Oltre 70 mila euro di bollette, a tanto ammonta la somma che il Funzionario responsabile del IV settore, il dottor Vincenzo Limauro, ha impegnato per le spese di fornitura idrica per l’anno 2016; una somma importante che non può che destare perplessità, quanto meno in alcune voci.
A svolgere la parte del leone sono gli uffici comunali che da soli consumano l’equivalente di 17 mila euro di acqua, addirittura 2 mila euro in più dei parchi e giardini pubblici che si fermano ad appena 15 mila – comunque non pochi se si considerano che alcuni sono chiusi ed altri in gestione esterna – e più del doppio delle scuole elementari ferme ad 8 mila euro a pari merito con le fontanine pubbliche, altro dato su cui riflettere, visto che quella di Piazza Cota sembra a gettito continuo.
La vicenda del Palazzo comunale in ogni caso è la più emblematica.
Un centinaio di dipendenti che consumano più del doppio di oltre quattrocento bambini proprio non convince, anche in considerazione del fatto che negli uffici l’utilizzo del servizio idrico di solito dovrebbe essere alquanto limitato.
A seguire ci sono le scuole medie (6 mila euro), il cimitero e le scuole materne con 4 mila euro, gli uffici di Polizia Municipale con 3 mila euro, il mercato ortofrutticolo con 2 mila e 500, gli impianti sportivi con 2 mila euro e a sorpresa gli idranti con mille e 500, sebbene di fatto risultino disattivati da tempo
Sotto i mille euro, si fermano la biblioteca (600), il Centro sociale anziani (500) e le aree antistanti i fabbricati comunali (200). Menzione a parte meritano il parcheggio PEEP di Trinità e l’ascensore di Marina di Cassano entrambi con 300 euro all’anno, importi che vengono generalmente spesi in condomini di media grandezza.
E’ chiaro che verrebbe da chiedere cosa accidenti si possa mai fare con 300 euro annui di acqua in un parcheggio o addirittura in un ascensore, chiaro che qualcosa non quadra.
In realtà, nonostante l’avvento del nuovo Sindaco Vincenzo Iaccarino, le somme sono le stesse che vengono riproposte da anni ed accantonate, questo perché – a detta degli uffici – il Comune continua a non pagare l’acqua alla GORI. Infatti da tempo il gestore non provvede ad inviare la bollettazione, né l’Ente a si prende la briga di richiederla; per i cittadini semplici, invece, le regole sono diverse: basta che non pagano una bolletta che si vedono piombare il contatore!