“Con tutti i problemi gravissimi della Campania, con la povertà in aumento, il record di suicidi da disoccupazione, la priorità dei consiglieri di maggioranza e del centro-destra, che già guadagnano stipendi da capogiro, è assicurarsi una pensione di favore”. Lo dice il capogruppo del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino, nel giorno in cui il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio illustra la proposta di delibera che il MoVimento 5 stelle ha presentato all’ufficio di presidenza di Camera e Senato per eliminare il trattamento pensionistico di assoluto privilegio per chi siede in Parlamento, quello che la stessa Ciarambino aveva bollato come ‘vitalizio contributivo’ in occasione del tentativo della maggioranza Pd di estenderlo ai consiglieri regionali della Campania. “In Regione Campania lo scorso dicembre grazie alla battaglia del Movimento 5 Stelle abbiamo evitato che passasse il famigerato articolo 5 della Legge di Stabilità, che introduceva in Consiglio regionale lo stesso trattamento pensionistico dei deputati, un nuovo privilegio alla casta” – sottolinea Ciarambino – “Quell’articolo è stato stralciato e rimandato in Commissione, dunque la battaglia non è finita”. “Il nostro principio è che i politici non debbano avere trattamenti di favore – evidenzia il capogruppo – ma lo stesso trattamento dei normali cittadini, che devono lavorare almeno 20 anni per percepire una pensione spesso da fame a 66 anni e 7 mesi”. “Se la maggioranza di De Luca proverà a introdurre lo stesso sistema della Camera dei deputati – denuncia Ciarambino – ossia che per consiglieri e assessori non eletti da nessuno bastano 4 anni 6 mesi e 1 giorno di contributi per far scattare la pensione a 65 anni nel caso di un unico mandato, e addirittura a 60 anni in caso di secondo mandato, noi ci batteremo perché il trattamento dei consiglieri sia equiparato a quello dei dipendenti pubblici e non a quello della casta”. “Siamo di fronte a uno scandalo enorme – tuona il capogruppo – la Campania spende oltre 11 milioni all’anno per 250 vitalizi ed è tra le pochissime regioni a non aver minimamente ridotto questo privilegio assurdo e insensato”. “Invece di discutere di una legge su un ‘vitalizio pensionistico’ – conclude Ciarambino – si calendarizzi subito e si approvi immediatamente la proposta di legge del M5S sul taglio dei vitalizi e sul divieto a percepire doppi o tripli vitalizi, che giace in un cassetto da mesi e che ci farebbe risparmiare almeno 3 milioni e mezzo all’anno. Il taglio dei vitalizi è contenuto anche in un nostro emendamento al Collegato al bilancio che verrà discusso in Commissione nei prossimi giorni. Lo si approvi subito, è una questione urgente di equità sociale”.