A Iaccarino non bastano i numeri
La sintesi del Consiglio comunale tenutosi ieri sera è tutta nelle cinquanta sfumature di imbarazzo assunte dal volto del Sindaco Vincenzo Iaccarino nel corso dell’assise.
E’ stata una “Caporetto” dal primo all’ultimo minuto. Dal primo all’ultimo argomento. E’ bastato un Raffaele Esposito giusto un po’ più tonico, per mettere a nudo l’impalpabilità di una compagine amministrativa che ha la consistenza del burro fuso.
Eppure al suono del gong la maggioranza si presenta compatta. Nessun assente. Per la minoranza ancora una volta invece il rappresentante dei 5 Stelle è costretto a saltare l’appuntamento a causa di altri impegni. Invia la giustifica e alcuni fedelissimi. Tra questi c’è anche chi ha maturato la speranza di poter intervenire per delega. Non se ne fa niente però. La legge non lo prevede. Così dopo un po’ anche loro salutano.
Poco male.
Raffaele Esposito c’è
Si capisce sin dalle prime battute che quelli di Podemos questa volta sono venuti in aula non solo a scaldare lo scranno. Le avvisaglie già al primo argomento.
Un’interrogazione presentata proprio dalla minoranza sull’adesione al GAL Terra Protetta. La replica tocca all’assessore Sergio Pontecorvo. La sua non è una risposta, ma una sorta di racconto alla Smemorato di Collegno. Il Podemos Esposito non gradisce ed inizia un aspro duello con il titolare della delega al settore tecnico. Duello che andrà avanti per tutta la durata del Consiglio.
Stesso copione anche sulla seconda interrogazione. L’atto ispettivo inizialmente dovrebbe occuparsi sugli abusi sorti fuori dal condono, ma presto scivola sulla cosiddetta “delibera cetrulo”, recentemente approvata dalla Giunta. Qui si registrano le prime crepe. Antonio D’Aniello ne prende le distanze: “Non faccio parte della Giunta”. Il Segretario generale Michele Ferraro va oltre: “Il mio parere era non favorevole”. Rossella Russo prova a sminuire: “Abbiamo ripetuto ciò che dice la legge”. Per la serie l’abbiamo per fatta per farla. Intanto Vincenzo Iaccarino, dopo appena pochi minuti di discussione, è già giunto alla settima sfumatura.
Sfumature che balzano in un sol colpo a ventidue quando si arriva a discutere della vicenda cimitero. La risposta di Pontecorvo è a dir poco sibillina. A seconda di come si piazza la punteggiatura si saprà se i loculi si faranno o meno.
Ci prova anche Michele Maresca
Archiviate le interrogazioni si passa alle mozioni. Sono due, entrambe di Podemos. Sale in cattedra il dottor Michele Maresca ed è qui che si capisce che la seduta di Consiglio è di quelle propizie. Persino le sue poche idee molto ben confuse mettono in crisi l’armata Brancaleone. Sulla qualità dell’aria prova a rispondere il Sindaco direttamente. Legge. Non si capisce un accidenti. Anche qui si rievocano i fantasmi della celebre abitante degli antri di Cuma. Alla fine Iaccarino esce dalla aula al momento di decidere come votare. I suoi si guardano stralunati.
“Che famo?”
“‘Ndò annamo?”
Fortuna vuole che Iaccarino torna e fa cenno con il capo che si vota no. In questo caso la sua mimica facciale è fuori concorso, non rientra nelle cinquanta sfumature.
Lo show di Costantino Russo
Si passa a discutere dell’area di sgambatura per i cani. Rulli di tamburi. Entra in scena Costantino Russo. Gelo in sala. L’assessore ripete per sette volte che la Città deve affrontare la terribile emergenza delle “defezioni canine”. Il simpatico Francesco Di Guida, presente in sala per conoscere l’esito della sua petizione, è preoccupato. Stringe a sé il fido Jack. Per fortuna si scoprirà che il problema non è tanto nelle “defezioni”, quanto nelle “deiezioni”.
Meglio così.
Riguardo al merito invece, Russo riesce a far di peggio. Se l’esito fosse stato oggetto di puntate da parte dei bookmakers, qualcuno ieri avrebbe fatto i soldi. L’assessore legge la nota che gli ha predisposto il funzionario. Non c’è speranza. Scordatevi l’area di sgambatura cani. Quella nota è un de profundis. La SNAI il passaggio della mozione l’avrebbe dato 1 a 3500. Per avere un’idea ad inizio campionato la vittoria dello scudetto da parte del Crotone era data a 3000.
La minoranza quasi insorge, quelli della minoranza ballano il rap sulle sedie. Francesco Di Guida, ripresosi dallo shock per la sorte di Jack, a momenti si trasforma in Jean Claude Van Damme.
Serve una pausa di riflessione. Il navigato Presidente Mario Russo capisce e chiama la sospensione della seduta del Consiglio. Si torna in aula dopo aver limato la mozione a colpi di cotton fioc. E’ praticamente come prima. Nonostante tutto passa all’unanimità ed anche con il voto favorevole dello stesso Costantino Russo.
Per fortuna su eventi simili non si scommette, altrimenti qualcuno – dopo il “calcio scommesse” – avrebbe potuto evocare il “politica scommesse”.
Silenzio! Parla Marialaura
Con il primo argomento all’ordine del giorno, la maggioranza può tirare un piccolo sospiro di sollievo, prima dell’ecatombe: i PIP. In sala ci sono molti imprenditori. Vorrebbero sapere. Mentre il capogruppo Marilena Alberino si smaterializza, prende la parola uno spento Antonio D’Aniello. E’ lui il vero proponente. Non fa in tempo a finire che torna in auge Raffaele Esposito. Si alza in piedi. Si gira verso gli uditori. Inizia il suo racconto ab urbe condita. Un’enfasi ed un incipit di narrazione che infastidiscono persino la tussaudsiana Maria Laura Gargiulo che interrompe Esposito. Ne nasce un simpatico siparietto a termine del quale la Gargiulo fa sapere che interverrà. La notizia fa il giro della rete. Per assistere all’evento si collegano allo streaming del Consiglio persino da Timbuctù. L’evento in effetti ci sarà. Non durerà molto, ma ci sarà. Poche parole. Una frase embrionale da destinare agli annali.
La disfatta dei PIP
Esposito riprende la sua arringa. Stigmatizza l’assenza strategica della Alberino. Parla di una perdita di tempo. Di una pezza. Si stanno solo continuando a prendere in giro gli imprenditori. Non è quella la strada da prendere. Propone un concorso di idee. Nella maggioranza ricominciano a ballare il rap. Questa volta balla anche il Sindaco Iaccarino.
“Che famo?”
“‘Ndò annamo?”
La mancata replica della maggioranza getta più sconforto delle parole di Esposito.
Sono tutti spaesati. Non c’è un copione, ognuno recita a soggetto. Viene da chiedersi cosa faranno mai nelle loro consuete e ripetute riunioni di gruppo. Tirate di tombola?
Alla fine votano. Non si sa cosa, ma votano. Pare che la proposta sia stata emendata, in cosa però mica lo si capisce. Gli imprenditori lasciano l’aula. Pensavano di veder alzare la Coppa alla loro squadra del cuore ed invece si sono ritrovati ad assistere alla eliminazione nel corso dei preliminari. Frustrante.
Anche quest’anno le tasse dimunuiranno l’anno prossimo
C’è ancora da discutere delle aliquote IMU e TASI, addozionale IRPEF e TARI, ma chi ce la fa?
Prende la parola il Sindaco Vincenzo Iaccarino e si gioca così le ultime sette/otto sfumature a disposizione. Ripete più volte di non avere la bacchetta magica, di mettercela tutta. E’ sconsolato, abbattuto, spaesato. In una parola dimesso, anche se per il momento solo emotivamente.
Morale della favola anche quest’anno le tasse verranno ridotte l’anno prossimo. Negli ultimi minuti di seduta di Consiglio si finisce così con il fare accademia. Di parlare della Città che tutti vorremmo. Una sorta di Sim-city versione 2017.
Sono quasi le 23. Se si fa una corsa a casa si riesce a vedere il finale del Commissario Montalbano.
Non si capirà niente, ma almeno si scoprirà chi è il colpevole. Meglio comunque delle sorti politiche del paese, dove oltre a non capire niente non si sa nemmeno chi è il colpevole.
j.p.
Commenti
4 risposte a “Ieri seduta di Consiglio comunale alla “Io speriamo che me la cavo””
per i non addetti ai lavori,
cosa sarebbe la “delibera cetrulo”?
Cara lettrice, la domanda è più che legittima. Ne abbiamo dato ampio risalto sull’edizione cartecea della nostra testata, in ogni caso l’argomento verrà ripreso a breve anche sull’on line. Buona giornata.
Che io abbia idee scarse e confuse su un argomento credo sia normale, ma credo anche che questo valga per tutti, compreso l’esperto estensore di questo pampleth. Però sulla prevenzione dei danni ambientali alla salute ed i metodi per evitarli credo di saperne qualcosa, essendo da anni, tra l’altro, componente di Associazioni che su questi temi fanno informazione e promozione su tutto il territorio campano. Nella fattispecie il sottoscritto ha già presentato 2 interrogazioni ed una mozione in Consiglio Comunale, costringendo l’amministrazione a richiedere all’ARPAC l’installazione di un laboratorio mobile per l’analisi dell’aria ( e non di centraline così come erroneamente richiesto da altri male informati paladini dell’ambiente). Pertanto invito lo scrivente ad informarsi meglio sulle persone oggetto dei suoi strali, ed avere per loro un po’più di rispetto. Una cosa è la satira, o presunta tale, ed altra l’offesa gratuita e pretestuosa!
Egr. Dottore, è sempre un piacere averLa tra i nostri lettori, pur nella diversità delle opinioni. Buonanotte.