Morte Luigi Nica/ Oggi la nomina del Consulente della Procura. Tanti gli interrogativi a partire dalle dimissioni dall’ospedale

Oggi la nomina del Consulente della Procura

Prosegue l’inchiesta per accertare le cause del decesso del 40enne Luigi Nica. Nella giornata di oggi infatti la Procura provvederà a nominare il medico legale incaricato di redarre la consulenza. A lui toccherà accertare se quella morte poteva essere evitata, se quella morte non rappresenta l’ennesimo caso di malasanità.

Una prima risposta la potrà fornire certamente l’autopsia i cui esiti si attendono per i prossimi giorni.

Giovedì già i primi malori

Intanto alcuni elementi da chiarire già iniziano ad emergere. Innanzitutto Luigi già nella giornata di giovedì aveva iniziato ad accusare i primi malori. Per cui chiamava il proprio medico di fiducia il quale gli prescriveva l’utilizzo di farmaci per il trattamento di disfunzioni gastrointestinali.

Nella prima mattinata di venerdì, però, i dolori si facevano più intensi, così come la sudorazione. Di qui la scelta di chiamare il 118. La corsa in ospedale, dove arriva pochi minuti dopo le 6 e 30.

Anche qui gli vengono somministrati farmaci contro problemi di natura gastro-intestinale. Non solo però. Perché Luigi riceve anche un trattamento con medicinali indicati per cardiopatie e problemi pressori. Gli viene anche effettuato un elettrocardiogramma e viene disposto persino un monitoraggio elettrocardiografico. L’ultimo farmaco ricevuto gli servirà ad alleviare i forti dolori addominali. Dopo un’oretta le condizioni migliorano.

Il giallo delle dimissioni di Luigi Nica

Alle 8 e 35 viene così dimesso dalla struttura ospedaliera.

La diagnosi parla di dolore epigastrico. Nessuna prognosi. Come prescrizione farmaci contro i forti dolori, dieta leggera e successivi controlli clinici.

Sulla copia della scheda di dimissione rilasciata al paziente nessuna delle caselle risulta barrata e manca persino la firma di Luigi o di altra persona che era con lui. Ora si tratterà di verificare se queste apparenti lacune esistono anche sugli originali presenti al nosocomio e già sequestrati dai Carabinieri.

In ogni caso Luigi Nica torna a casa. Tuttavia nel corso della giornata il quadro clinico peggiora. Nuova chiamata al medico di base. Nuova prescrizione. Non ci sarà nemmeno il tempo per somministrare questi ulteriori medicinali. Ai sanitari in servizio sull’autoambulanza, chiamati per la seconda volta nel giro poco più di dodici ore, non resterà che constatarne il decesso. Inutili tutti i tentativi di rianimazione.