Circum. M5S: “Chiederemo a “Chi l’ha visto” dov’è l’ammodernamento dei treni”

“I vertici della Tfa, ex Firema, l’azienda che si sta occupando del famoso revamping dei treni della linea della Circumvesuviana, ci hanno negato l’ingresso. Considerando i ritardi accumulati e il nuovo cronoprogramma perché il precedente non è stato rispettato volevamo avere notizie e vedere a che punto è il riammodernamento del primo treno che doveva essere pronto   mesi addietro”. Lo dicono i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Tommaso Malerba e Vincenzo Viglione, componenti della Commissione Trasporti che accompagnati dal portavoce alla Camera Luigi Gallo e al portavoce al Sentato Sergio Puglia si sono recati in delegazione presso lo stabilimento casertano. “Più volte abbiamo sollecitato i vertici della Tfa per effettuare un sopralluogo – sottolineano Malerba e Viglione – nonostante carteggi e atti ufficiali la società ha mostrato sempre una ferrea indisponibilità”. “A quel punto abbiamo deciso insieme ai nostri parlamentari di recarci fuori i cancelli – sostengono – e chiedere di parlare con i vertici dell’azienda”. “Un diniego intervallato da scuse e distingui – aggiungono i due consiglieri regionali – alla fine constatate le difficoltà e l’imbarazzo abbiamo preferito andare via”. “Proprio sul tema Revamping abbiamo presentato due interrogazioni e chiesto più volte ufficialmente alla TFA di effettuare il sopralluogo per visionare lo stato di avanzamento dei treni – evidenziano Malerba e Viglione –  Da ottobre 2016, per ben tre volte, ci hanno negato l’accesso, l’ultimo proprio nei giorni scorsi con una comunicazione che non ci ha convinto molto”. “Il ritardo accumulato rispetto alla tabella di marcia più volte aggiornata è significativo – spiegano – ci chiediamo a che punto è il mock up? e l’autorizzazione dell’Ustif: entrambe avrebbero dovuto essere già pronte per inizio Febbraio 2017”. “I campani, i tanti turisti sono privati di un trasporto dignitoso – concludono Malerba e Viglione – vogliamo solo ricordare che l’Eav ha una grande responsabilità nella gestione dei 600 milioni di euro da poco ricevuti dal governo centrale nel pagare le maestranze ridando così ossigeno alle aziende agonizzanti che aspettano da anni il saldo delle forniture e più che altro rendere il trasporto campano efficiente”.