38 mila euro destinati al contrasto alla povertà partono dal Comune, passano al PSZ, poi al Pellicano ed infine…

Le perplessità del Consigliere Maria Cappiello

La vicenda l’aveva timidamente ripresa nel corso dell’ultima seduta del Consiglio comunale la rappresentante del gruppo “Podemos” Maria Cappiello. Poi però durante la discussione si era lasciata sopraffare dalle giustificazioni addotte dall’Assessore al ramo Rossella Russo.

Tutto si era fermato lì.

Ci riferiamo ai costi sostenuti dal Comune di Piano di Sorrento per i servizi del Piano sociale di Zona, relativamente all’annualità in corso.

I 38.621,22 euro destinati al contrasto alla povertà finiscono all’associazione “Il Pellicano”

La notizia era stata già riportato sull’edizione cartacea dell’11 marzo scorso. Nel piano approvato con la delibera di Giunta numero 46 del 16 febbraio 2017, veniva indicato che nel programma 4 (riservato agli interventi per i soggetti a rischio di esclusione sociale) era previsto un impegno complessivo pari 53.621,22 euro.

Di questo importo 15 mila da utilizzarsi per le misure di contrasto alla povertà. Più  del doppio, vale a dire 38.621,22, da versarsi all’Equipe Multidisciplinare.

Cosa è l’Equipe Mutidisciplinare?

A spiegarlo è il capitolato speciale d’appalto, pubblicato sul sito del Piano sociale di Zona. L’Equipe Multidisciplinare costituisce…

…l’organismo di Servizio Sociale Amministrativo, articolato in attività di Funzionamento Ufficio di Piano di Zona, attività di Segretariato sociale e attività di Pronto intervento sociale.

Il servizio “Equipe Multidisciplinare” risulta affidato alla Cooperativa “Il Pellicano Televita”. A stabilirlo una determina adottata il 24 febbraio del 2016 dal Dirigente del I Settore del Comune di Sorrento (Comune capofila del Piano sociale di Zona).

I 38.621,22 euro che il Comune di Piano di Sorrento versa all’Equipe Multidisciplinare, e quindi alla Cooperativa “Il Pellicano Televita” per il tramite del Piano sociale di zona, non rientrano tra quelli facenti parte del cosiddetto “Fondo comunale condiviso”. Non rientrano in pratica tra i soldi  che vengono versati dai singoli Comuni in base alla propria popolazione residente. Sono infatti una voce a parte. A carico del solo Comune di Piano di Sorrento.

Insomma, il Comune di Piano di Sorrento usufruisce di un servizio aggiuntivo. Il servizio gli viene prestato dall’Equipe Multidispilinare” e quindi dalla Cooperativa “Il Pellicano Televita”.

Questo servizio aggiuntivo corrisponde ad una prestazione di servizio.

In pratica l’Equipe Multidispilinare” (e quindi la Cooperativa “Il Pellicano Televita”) sostanzialmente distacca un proprio dipendente presso il Comune di Piano di Sorrento.

Anche per il passato era così, però…

In realtà, sino al 31 dicembre scorso, le ragioni di questo “distaccamento” consistevano nel fatto che l’Assistente sociale in forza al Comune carottese, il dottor Gennaro Izzo, era a sua volta distaccato presso il Piano sociale di zona con la funzione di coordinatore.

Dal 1° gennaio 2017, il dottor Izzo è tornato in servizio a Piano di Sorrento. Eppure il servizio aggiuntivo prestato dall’Equipe Multidispilinare” (e quindi dalla Cooperativa “Il Pellicano Televita”) è rimasto.

La vicenda è alquanto singolare, ma per capirla in tutta la sua portata occorre fare un passo indietro.

Era il 24 ottobre del 2016, quando il Segretario generale del Comune di Piano di Sorrento, dottor Michele Ferraro, scriveva una nota al proprio Sindaco Vincenzo Iaccarino. La nota  aveva come oggetto: “La situazione organizzativa del servizio sociale”.

In quelle righe il dottor Ferraro precisava che sarebbe stato opportuno far rientrare Gennaro Izzo al Comune di Piano di Sorrento (cosa che è poi avvenuta).

Non solo.

Provvedeva anche a prendere posizione in merito alla ventilata necessità di prevedere un secondo assistente sociale nell’organico del Comune.

In particolare Ferraro così scriveva…

Non può giustificarsi allo stato una nuova assunzione tale circostanza trova prova nella comunicazione…con cui il Responsabile del settore III (il dottor Carlo Pepe n.d.r.)…evidenzia che allo stato, non vi sono esigenze di ulteriore personale oltre quello oggi assegnato, valutazione da ritenersi siffatta anche alla luce dell’imminente conclusione del distacco”.

Ad ottobre quindi al Comune di Piano di Sorrento non c’erano necessità aggiuntive. Non c’era bisogno di una nuova assunzione, anche in funzione della conclusione del distacco di Izzo al Piano sociale di zona.

Insomma, con il rientro di Izzo al Comune sarebbe dovuto venir meno anche il servizio aggiuntivo prestato dall’Equipe Multidispilinare” (e quindi dalla Cooperativa “Il Pellicano Televita”).

Almeno così si capiva.

Rientra Gennaro Izzo, ma la spesa resta

A febbraio 2017, però, con l’approvazione della delibera di giunta numero 46 e quindi con l’approvazione del programmazione finanziaria del piano per il 2017 arrivava la sorpresa.

Oltre che nella voce pari ad oltre 38 mila euro inserita nell’allegato, anche in un passaggio della stessa delibera, si faceva menzione delle mutate esigenze, seppure in maniera un po’ criptica…

La presente programmazione comunale delle attività dei servizi del PSZ di cui all’allegata scheda di programmazione finanziaria, che costituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, scaturisce dalla esigenze funzionali comunali rappresentate dal Responsabile del Settore III dell’Ente sulla scorta delle indicazioni ricevute dall’Assessorato interessato – tanto a riscontro della comunicazione del Sig. Sindaco di cui alla nota prot. n. 29011 del 14.12.16, cui si rinvia integralmente, esigenze, che con la sottoscrizione, in calce alla presente, si attestano.

Quindi a giustificare il servizio aggiuntivo prestato dall’Equipe Multidispilinare” (e quindi dalla Cooperativa “Il Pellicano Televita”) ci sarebbero “..esigenze funzionali rappresentate dal Responsabile del III settore”. Esigenze funzionali riscontrate a dicembre. Fino al 24 ottobre del 2016 però no. Vale a dire non prima della lettera del dottor Ferraro in cui si evidenziava invece “…che allo stato, non vi sono esigenze di ulteriore personale oltre quello oggi assegnato”.

In pratica fino a quando Izzo è restato distaccato a Sorrento non serviva altro personale, con il rientro di Izzo è sorta l’esigenza.

Sembra quasi un paradosso.

Si raddoppiano i costi

Ricapitolando: grazie a queste nuove esigenze funzionali sorte tra ottobre e dicembre del 2016, il Comune di Piano di Sorrento si trova a dover spendere 38.621,22 in più rispetto agli anni passati.

Già perché se è vero che per il passato veniva prestato il servizio aggiuntivo dall’Equipe Multidispilinare” (e quindi dalla Cooperativa “Il Pellicano Televita”) è altrettanto vero che fino al 2016 lo stipendio del dottor Gennaro Izzo veniva solo formalmente pagato dal Comune di Piano di Sorrento.

Quei soldi poi venivano ristornati all’Ente carottese dal Comune di Sorrento, capofila del Piano sociale di zona, dove Izzo era distaccato.

Dal 2017 invece si paga Izzo, non più solo formalmente, ed anche i 38.621,22 euro del servizio aggiuntivo dall’Equipe Multidispilinare” (e quindi dalla Cooperativa “Il Pellicano Televita”).

Quasi dimenticavamo.

Ricordate in cosa consiste questo servizio aggiuntivo dall’Equipe Multidispilinare” (e quindi dalla Cooperativa “Il Pellicano Televita”)?

Nel distacco di un suo dipendente presso il Comune di Piano di Sorrento.

Quindi quei 38.621,22 euro iscritti nel programma 4 (riservato agli interventi per i soggetti a rischio di esclusione sociale) rappresentano la paga del dipendente della Cooperativa “Il Pellicano Televita” che presta servizio presso il Comune di Piano di Sorrento. La paga lorda di un dipendente di livello “D” delle cooperative sociali e del settore socio sanitario-assistenziale-educativo, maggiorata di IVA e spese generali.

Quasi dimenticavamo anche questo.

Sapete chi è il dipendente della Cooperativa “Il Pellicano Televita” che presta servizio presso il Comune di Piano di Sorrento?

La dottoressa Dora Trapani, moglie dell’attuale Consigliere di maggioranza Marco d’Esposito.

Chissà se il Consigliere del gruppo “Podemos” Maria Cappiello, che nel corso dell’ultima seduta di Consiglio comunale aveva provato a fare luce sull’argomento, se ne era avveduta di tutto ciò.

jp