Si mostra incredulo il vice-Sindaco Pasquale D’Aniello. Alla nostra richiesta di commentare lo “strappo” con il Partito Democratico sulla delibera condoni sembra cadere dalle nuvole.
Che è successo? Non ne so niente, ditemelo voi.
Gli riassumiamo il contenuto del comunicato stampa diramato dai piddini e la sua incredulità si trasforma quasi in irritazione.
Non ne sapevo niente. Nessuno ne sapeva niente. La delibera è di febbraio. Sono trascorsi tre mesi. Abbiamo fatto tanti incontri. Ci siamo visti tante volte. Perché il Consigliere Antonio D’Aniello non ci ha mai detto niente? Ne avremmo tranquillamente parlato. Può darsi ci avrebbe convinto.
A quel punto gli facciamo presente che quelli del PD sostengono di aver indirizzato una lettera al Sindaco Vincenzo Iaccarino. Addirittura la missiva risalirebbe a marzo scorso. In quella lettera già si annunciava che in caso di mancato riscontro il partito avrebbe preso le distanze dal contestato provvedimento.
Una lettera? Io non ne so niente. In mia compagnia c’è anche l’Assessore Costantino Russo. Nemmeno lui ne è a conoscenza.
Sembra sincero.
Possibile che quella lettera sia rimasta per tutto questo tempo a giacere indisturbata sulla scrivania del Primo cittadino?
Indipendentemente da questo adesso che la frittata e fatta che si fa?
Si mostra disponibile al dialogo il vice-Sindaco, ma sembra avere le idee chiare nel merito.
Ripeto ne vogliamo parlare in gruppo? Ok, parliamone. Ricordiamoci però che si tratta di un atto con cui sono stati forniti indirizzi agli uffici. E’ una delibera di Giunta. Non vedo perciò come se ne possano dissociare. In ogni caso è una delibera legittima che ha ricevuto il parere favorevole dall’avvocato convenzionato con il Comune.
Questo è quanto. Non aggiunge altro Pasquale D’Aniello.