“Se si guardano alle possibili complicazioni e ai dati statistici e scientifici disponibili, farsi un tatuaggio è più pericoloso che vaccinarsi”.
Lo ha detto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, componente della Commissione sanità, citando quanto detto nel corso del primo Vaccino day tenutosi a Napoli, nella sede provinciale dell’Ordine dei medici e organizzato dallo stesso ordine, rappresentato dal presidente, Silvestro Scotti, dai Verdi e dall’Associazione Tutte, fondata dalle mamme di Chiaia e guidata dalla consigliera della Municipalità Benedetta Sciannimanica.
“Al primo Vaccino day erano presenti tanti medici e tante mamme, ma mancavano del tutto invece i rappresentanti dei vari movimenti che si riconoscono nei No Vax, i contrari alla vaccinazione obbligatoria e ai vaccini in genere nonostante avessero annunciato la loro presenza con medici sostenitori della loro tesi” ha aggiunto Borrelli per il quale “la motivazione resa da alcuni di loro, non riconoscere l’attendibilità degli intervenuti, lascia davvero senza parole perché, nei fatti, conferma che, come emerso anche nel corso dell’incontro all’Ordine dei medici, chi contesta le vaccinazioni lo fa sulla base di teorie prive di qualsiasi fondamento scientifico e senza tener conto dei pareri di medici e scienziati che sono gli unici titolati a parlare di cose del genere”.
“Purtroppo, è emerso anche che la Campania è una delle regioni dove è più alto il numero delle persone non vaccinate e questo potrebbe portare a campagne denigratorie nei Paesi stranieri dove c’è molta attenzione sulle vaccinazioni, al punto che i turisti tendono a escludere quelle città dove vivono molti non vaccinati” ha continuato Borrelli per il quale “è importante la disponibilità dell’ordine dei medici a riproporre gli incontri informativi ogni mese”.