Premio Biagio Agnes. Massimo Ranieri inaugura stasera la cerimonia di premiazione

Sorrento. Superospite a sorpresa per la cerimonia di premiazione del premio internazionale di giornalismo “Biagio Agnes” che si terrà stasera, sabato 24 giugno, alle ore 21, nello scenario di Marina Grande a Sorrento. Sarà infatti Massimo Ranieri ad aprire ufficialmente la serata, che vedrà la partecipazione anche di altri volti noti del piccolo schermo, come Fiorello, Alberto Angela e Carlo Conti, che, in veste di premiati, ritireranno i riconoscimenti rispettivamente per le sezioni “Nuove frontiere del giornalismo”, “Televisione” e il premio speciale per la direzione artistica di qualità del Festival di Sanremo e di Radio Rai.

Alle star della tv, si affiancheranno firme autorevoli del giornalismo italiano ed internazionale a partire da John Micklethwait, direttore di Bloomberg News (Premio Internazionale); Gianni Clerici (Premio alla Carriera); Maurizio Molinari, direttore de La Stampa (Premio per la Carta Stampata); Carmela Giglio, inviata Giornale Radio Rai (Premio per la Radio); Mario Ajello, autorevole firma de Il Messaggero (Premio Cronaca e Attualità); Massimo Gramellini, editorialista de Il Corriere della Sera (Premio Giornalista Scrittore); Giorgio Mulè, direttore del settimanale Panorama (Premio per la Stampa Periodica); Carla Massi, responsabile sezione Salute de Il Messaggero (Premio Medicina e Informazione Scientifica); Caterina Dall’Olio, videomaker e inviata di Tv2000 (Premio Giovani Under 35). Premi speciali anche a Uno Mattina (per i 30 anni di messa in onda); Scarp de’ tenis, mensile di impegno sociale dedicato alle persone senza dimora; El Correo de Andalucia, secondo giornale più antico di Spagna per la capacità di coniugare edizione cartacea e formato digitale. Riconoscimento alla memoria a Ettore Bernabei, storico direttore generale della Rai scomparso meno di un anno fa.

Oltre a Massimo Ranieri, altri momenti musicali si alterneranno alle premiazioni, grazie alla presenza di Silvia Salemi, Ricchi e Poveri, Carly Paoli e Ron con i passi di danza di Samanta Togni e Samuel Peron, maestri di “Ballando con le stelle”.

La manifestazione sarà presentata dai giornalisti Francesca Fialdini e Alberto Matano e andrà quindi in onda su Rai Uno venerdì 30 giugno in seconda serata e domenica 9 luglio alle ore 16:15.

A precedere la cerimonia di premiazione, oggi pomeriggio, alle ore 17.30, nella sala consiliare del Comune di Sorrento, il dibattito “Femminicidio senza fine. Aumentano i casi in Italia” per porre l’accento sulle continue violenze di cui sono vittime le donne. All’incontro, moderato dal giornalista e scrittore Duilio Giammaria, parteciperanno il magistrato Simonetta Matone, la criminologa Roberta Bruzzone, il professore Guglielmo Gulotta, il presidente dell’Osservatorio Regionale sulla Violenza di genere, Rosaria Bruno, e Giovanna  Ferrari, madre di una vittima.

La giornata inaugurale della manifestazione si era aperta ieri con un primo dibattito su un altro tema di attualità: le fake news, le bufale mediatiche, un tema quanto mai pressante nell’era in cui la digitalizzazione e i nuovi media hanno reso tutti produttori di notizie, con indubbi riflessi sulla credibilità dell’informazione. Al dibattito dal titolo “Libertà di informazione. Fake news e post verità” sono intervenuti esperti di comunicazione e di politica: Antonello Giacomelli (sottosegretario al ministero dello Sviluppo economico con delega alle Comunicazioni), Virman Cusenza (direttore de “Il Messaggero”), Antonio Martusciello (commissario Agcom) e Giorgio Mulè (direttore del settimanale “Panorama”). A moderare l’incontro, Emilio Albertario, caporedattore centrale di Rai Due. “Nell’era di internet che accorcia le distanze e supera le barriere – ha affermato Simona Agnes, Presidente Fondazione Biagio Agnes – diventa sempre più importante il ruolo del giornalista. Verifica delle fonti e correttezza dell’informazione sono due dei principi deontologici alla base di chi fa questo mestiere”. “Ho il terrore – ha affermato Antonello Giacomelli, Sottosegretario di Stato al Ministero dello Sviluppo Economico – che si crei un’Autority della verità. Si corre il rischio di scivolare nella censura. Io credo che contro le fake news, non ci sia nessuna difesa più efficace della professionalità del giornalista”.

 

Claudia Esposito