Vaccini e autismo, un binomio da sfatare

 

Con questo articolo cercheremo di fare chiarezza in merito ad una paura che affligge molti genitori di bambini “autistici”. A guidarci in questo argomento il dottor Natale Maresca, pediatra di Vico Equense.

Dottore buongiorno, lei è un pediatra affermato ormai da anni nel settore, oggi anche impegnato nelle vaccinazioni presso il presidio ospedaliero di Moiano, vero?

Si, parzialmente.

In che senso?

Nel nostro distretto abbiamo aderito ad un progetto molto innovativo, normalmente il distretto assume dei medici addetti alle vaccinazioni, noi, invece, per sopperire inizialmente ad una reale esigenza, ciascun pediatra vaccina i propri assistiti, io quindi non sono un medico vaccinatore ma, come i miei colleghi di Vico, vaccino i miei assistiti. Questo rientra tra i compiti che il pediatra può assolvere. Quando c’è stata l’emergenza meningococco, quando siamo stati assaliti dai bambini per le vaccinazioni, ci siamo aiutati reciprocamente tutti i pediatri. Normalmente somministro il vaccino solo ai miei pazienti.

Grazie per il chiarimento, non tutti, ed io per prima, conoscevamo questa realtà. Aprendo internet, troppo spesso si legge “danni da vaccinazione, emergenza AUTISMO”, pensiero che sta prendendo sempre più forma radicandosi nella mente dei genitori dei bambini autistici e non. È doveroso dunque fare chiarezza in merito.

Io non esprimo un pensiero ma RIPORTO DATI SCIENTIFICI. La relazione tra l’autismo e un vaccino, quello del MORBILLO, risale a qualche decennio fa, quando su una rivista scientifica della Gran bretagna, si riportavano datti a favore della relazione tra l’autismo e il vaccino anti morbillo. Per un certo periodo, se non ricordo male, la vaccinazione anti morbillo fu sospesa, fino a che si scopri che: I DATI RIPRORTATI DA QUESTO RICERCATORE NON ERANO VERITIERI. La rivista si è scusata, l’articolo ritirato e IL MEDICO IN QUESTIONE E’ STATO ESPULSO DALL’ORDINE DEI MEDICI. Al momento quindi non esercita più e dunque questa presunta relazione tra morbillo e autismo NON E’ DIMOSTRABILE IN NESSUN MODO. Tra l’altro l’autismo è diagnosticabile nel secondo anno di vita ma i primi campanelli d’allarme si possono prima di tale epoca: il così detto “bambino anguilla” (che non riesce a tenere in braccio), lo sguardo assente, le difficoltà relazionali, etc.  Inoltre sono stadi studiati danni “biologici” all’encefalo presenti in alcuni bambini con questo disturbo.

QUINDI DANNI DERIVATI DALLA SOMMINISTRAZIONE DEL VACCINO NON SONO DIMOSTRATI GIUSTO?

Gli unici danni gravi dimostrati da vaccino si verificavano nel caso della poliomielite, una malattia che, per fortuna e merito dei vaccini, non conosco per esperienza diretta, ma solo per averla studiata all’università. La POLIOMIELITE è una malattia gravissima che ha dato in Italia, prima dell’introduzione della vaccinazione di massa, l’ultima grande epidemia alla fine degli anni 50. In questa occasione furono colpiti alcune centinaia di bambini di cui 1/3 non superarono la malattia, 1/3 la superò con molto danni e i restanti riuscirono a superarla. Il vaccino SALK, somministrato fino a quel tempo, risultò troppo leggero e fu somministrato il vaccino SABIN (dal nome del suo inventore) che prevedeva l’ingerimento orale di un virus attenuato della malattia. Questo conferiva immunità permanente senza dare una malattia grave. Purtroppo in un caso ogni 300000 dosi somministrate poteva capitare che il bambino, a causa di condizioni legate al sistema immunitario, potessero essere infettato e sviluppare una malattia grave con esiti invalidanti. Questo lo si sapeva già ma il vaccino Sabin si era dimostrato comunque prezioso per salvaguardare la vita e la salute di milioni di bambini. In questo momento questo vaccino non si pratica più in Italia, per un motivo molto chiaro. L’Europa è stata definita POLIO-FREE’. Cioè in Europa non si segnalano più casi di poliomielite. Quindi, in Italia, per prevenire questa malattia si somministra il vaccino Salk che non comporta questi rischi e è quindi molto più sicuro. Ovviamente, come tutti i farmaci I vaccini possono provocare effetti indesiderati quali: Febbre, malessere,Ved in rari casi, 1 ogni 2000000 di vaccinazioni allergia ad un componente del vaccino, shock anafilattici che si trattano al momento, per questo motivo il personale si raccomanda sempre di non allontanarsi per almeno ½ ora.

Dottore grazie ma ora una domanda di tante mamme: a cosa è dovuto dunque l’incremento “AUTISMO” degli ultimi anni?

Io penso che in gran parte oggi non ci sia un aumento reale della patologia ma delle DIAGNOSI. In passato l’autismo non veniva diagnosticato, molti bambini autistici venivano classificati come bambini psichiatrici, ritardati, disadattati, … Oggi c’è un rinnovamento delle tecniche diagnostiche e una maggiore sensibilizzazione dell’ambito sociale, della Scuola, delle Istituzioni. Io penso sia questa la ragione principale anche se non si può escludere che ci sia un aumento effettivo dei casi che è stato oggetto di numerosi studi che hanno preso in considerazioni diversi fattori come, ad esempio, l’inquinamento atmosferico, l’età dei genitori o altri ancora. Ad ogni buon conto tutti gli studi che hanno esaminato la relazione vaccino-disturbo pervasivo dello sviluppo hanno escluso un rapporto causale.

La diagnosi veloce quindi è fondamentale ma quale è il percorso corretto?

Sì, la diagnosi veloce è importantissima e il primo passo spetta ad pediatra come osservazione dei sintomi tra il 4° e il 5° bilancio. Da tale osservazione poi si demanda al neuropsichiatra procedendo nell’iter.

IN CONCLUSIONE

Io capisco i dubbi relativi a questa vicenda ma: BISOGNA STARE ATTENTI A NON RIDURRE LE COPERTURE VACCINALI. Vico Equense fortunatamente ha un’alta copertura vaccinale ma, il morbillo non è una malattia banale, è una malattia che colpisce tutte le fasce d’età e se il 95% della popolazione non si vaccina può SCOPPIARE UN EPIDEMIA. In tal caso i soggetti più a rischi sono quelli con basse difese immunitarie quindi quelle già con patologie, si pensi ai circa 1500 bambini con tumore, che ci sono già in Italia, che non si possono vaccinare e che hanno un sistema immunitario compromesso. Qualcuno tra loro potrebbe non superare l’epidemia.

OGGI NON E’ PIU’ AMMISSIBILE LA MORTE DI UN BAMBINO PER UNA MALATTIA CHE SI PIUO’ PREVENIRE CON UNA VACCINAZIONE.

 

dott.ssa Anna Pollio,

neuro e psicomotricista dell’età evolutiva, tecnico ABA, pedagogista, educatrice professionale,  TMA, LIS, ippoterapista, … .

Presidentessa dell’associazione Cresco, imparo, gioco.

Vico Equense via Roma 7

3382971211

 

Vi aspettiamo tra due settimane con la dott.ssa Pelo Genoveffa con le “strategie per l’incremento delle abilità comunicative nel bambino autistico”