Santa Maria delle Grazie: tre curiosità tra politica, business e turismo

Tra poco comincerà in consiglio comunale l’attesissima discussione sul contratto che il Conservatorio S.Maria delle Grazie ha stipulato con un privato per la durata di 18 anni in previsione innanzitutto di imponenti lavori di ristrutturazione che abbatteranno le barriere architettoniche da sempre presenti in quella porzione di edificio e riqualificheranno lo stesso per poi destinarlo ad attività ricettiva. Tante le polemiche scatenatesi su carta stampata, social e web. Sono in molti a gridare allo scandalo soprattutto per gli intrecci tra pubblico e privato che ci sono in questa vicenda. Ma alcune curiosità non da poco sembrano non essere state sviscerate. In questi locali ci sono stati negli anni studi professionistici privati, un centro linguistico e poi … il deserto. Proprio così. Da anni in molti hanno visitato i locali e si sono mostrati interessati all’affitto degli stessi ma poi all’atto pratico tutti si sono arresi di fronte all’imponenza dei lavori da fare. Nessuno ha provato, però, a fare i conti di quanti soldi “pubblici” in questi anni non sono entrati nelle casse dell’ente a causa di questo lungo periodo di vacatio. Anche il mancato utile a volte può considerarsi una “perdita”. Ma questa storia di mancati utili, per 18 anni sembra non dovrà esistere più. Seconda curiosità, Marco Fiorentino, leader di opposizione, si scaglia con forza contro l’operato del CdA dell’ente, presieduto proprio da quel Tonino Pollio fortemente voluto da lui, in qualità di allora Sindaco, a Capo dell’Ente. L’operato di Pollio improvvisamente non è più segno di equilibrio ed oculatezza come lo stesso Fiorentino gli riconosceva circa dieci anni fa? I tempi cambiano. Sono le stagioni della politica. Ultima curiosità, non da poco. Si sono lette tante affermazioni sulla destinazione urbanistica dell’immobile, sulla creazione di un B&B in questo edificio e sui vincoli esistenti del PUC. Strano che tutto ciò esce fuori a distanza di anni dall’apertura proprio nello stesso stabile (anche se non sotto la responsabilità del Conservatorio) di un B&B chiamato “Il Palazzetto” in cui si offrono già servizi di un certo standing incluse suites da 60mq e numerosi servizi come si apprende dal sito internet della struttura. Lo stabile è lo stesso anche se la responsabilità nell’affidamento a privati fa capo a soggetti diversi. In questo caso, però, nessuno ha gridato allo scandalo o ad incompatibilità urbanistiche. E’ possibile semplicemente che oggi come allora c’erano gli estremi urbanistici per affidare questi permessi e consentire interventi di recupero e valorizzazione dei quali in entrambi i casi l’edificio storico ha beneficiato (e beneficerà). Nel caso del recente contratto c’è l’ulteriore elemento degli introiti garantiti per il Conservatorio e quindi per le casse pubbliche. Vedremo ora gli elementi che emergeranno nel corso della discussione nel civico consesso.