La Fondazione “Asilo Infantile S.Ruggiero” di Meta è titolare, a decorrere dall’1.9.2004, di un contratto di uso gratuito trentennale sullo stabile di proprietà del Comune ubicato in Meta alla Piazza Vittorio Veneto n.10. L’atto transattivo tra Comune e Fondazione, stipulato qualche anno fa a seguito di un lodo arbitrale, poneva finalmente termine al lungo contenzioso circa la rivendicazione del diritto d’uso perpetuo sull’immobile di Piazza Salvatore Ruggiero, già appartenente all’Ente Morale “Asilo Infantile” e poi divenuta sede della scuola dell’infanzia statale. Come a dire: tutto è bene quel che finisce bene.
La Fondazione, dunque, ha il legittimo uso dell’immobile di Piazza Vittorio Veneto, già sede del Liceo-classico “P.V. Marone”.
Ora avviene che la Giunta Municipale, con atto n. 16 del 30.1.2017, abbia deliberato “di concedere in comodato d’uso alla Città Metropolitana il primo piano e secondo/copertura dell’immobile sito alla Piazza V. Veneto n.10 di cui alle allegate planimetrie, oltre all’uso della palestra per n. 2 giorni la settimana da concordare, per utilizzo da parte del Liceo P.V. Marone”.
L’intenzione è sicuramente delle migliori: il Liceo-classico “P.V. Marone”, fortemente in crescita per le nuove sezioni di linguistica e di scienze umane, è carente di aule tanto che, negli anni passati, alcune classi vennero ospitate presso la sede della S.M.S. “Antonino Fienga” di via Marconi – Meta.
Il relativo contratto precisa che a carico della Città Metropolitana è posto “un rimborso forfettario annuo dei consumi e servizi connessi alle utenze e le manutenzioni riguardanti le parti comuni in favore del Comune di Meta pari ad €. 12.000,00 e che il rimborso comprende: oneri di riscaldamento in orario antimeridiano e di manutenzione ordinaria e straordinaria dell’impianto e dei corpi scaldanti; Utenza energia elettrica; Utenza acqua; Utenza telefonica ed ADSL; Manutenzione ordinaria e straordinaria ascensore; Manutenzione ordinaria e straordinaria impianto idrico antincendio; Verifiche impianto di terra.”
Il pagamento è previsto “alla scadenza di ogni anno di utilizzo mediante bonifico su c/c bancario intestato alla Tesoreria Comunale di Meta.”
A sua volta il Comune (bontà sua!) con successivo atto di Giunta Municipale, ha deliberato di devolvere la detta somma alla Fondazione di Meta, “a ristoro delle spese dalla stessa sostenute”.
Tutto chiaro? Non è proprio un affare per la Fondazione che naviga in cattive acque e sta per affondare o è già affondata.
La proposta ventilata da qualche parte di trasformare l’immobile in “ostello della gioventù”, per sopperire ai debiti della Fondazione, sembra dunque una chimera.
Ma a questo punto anche a un profano di diritto sorgerebbe spontanea una domanda: la Giunta Municipale di Meta era legittimata a concedere questi locali “in uso alla Fondazione”?
E il sindaco Tito, anche componente del Consiglio della Città Metropolitana con delega alla “Sicurezza delle coste e risorsa mare”, non avrebbe fatto meglio a mantenere una posizione più neutrale? (l.g.)