Emergenza in Via degli Aranci. 3 pedoni investiti in 15 giorni

Via degli Aranci si conferma un’arteria ad alto rischio, nonostante gli interventi finalizzati ad aumentare la visibilità, ampliare lo spazio utile della carreggiata ed a segnalare gli attraversamenti pedonali. Negli ultimi quindici giorni ben tre pedoni sono stati investiti sulle strisce bianche. In tutti i casi sono state sospese le patenti di guida come misura immediata e cautelare, mentre  gli atti sono stati inviati  in Prefettura per eventuali, ulteriori, valutazioni. Mentre per contestare il reato di lesioni stradali si attende, solo quando si superano i 40 giorni di prognosi, si può procedere d’ufficio. Le prognosi, al momento, non destano particolari preoccupazioni, ma confermano l’allarme per le condizioni di obiettiva criticità della strada. Una condizione di per sé  difficile per le caratteristiche dell’arteria, in gran parte definita  da un rettilineo che sollecita velocità elevate.

La prima impressione è che tale difficoltà sia sta  acuita dalla chiusura al transito del Corso Italia che inevitabilmente ha fatto crescere il numero di veicoli che la percorrono, aumentando la corrente di traffico giornaliero. Eppure, i dati forniti sui sinistri che si sono verificati nel corso del 2017, circa 100, sono in linea con gli anni precedenti, nonostante i dispositivi sulla circolazione stradale  hanno  reso spesso Via degli Aranci l’unica strada percorribile. E allora cosa succede? Nei tre incidenti degli ultimi quindici giorni, in due casi a far danno sono stati ciclomotori. E sempre mezzi a due ruote sono risultati, statisticamente, i maggiori responsabili di investimento dei pedoni nella città di Sorrento.

Per capire meglio le dinamiche della strada ci siamo fatti descrivere dal s. Tenente dei vigili urbani, Carmine Bucciero,  l’incidente  tipo in danno di pedoni. Ecco cosa succede: “una macchina si ferma, in presenza delle strisce bianche,  per consentire il passaggio dei pedoni, sopraggiunge da tergo un ciclomotore, il pedone si sente sicuro, percorre il tratto di strada, ma inevitabile arriva l’impatto”.

A questo punto nel mirino finiscono giovani e giovanissimi che alla guida delle due ruote, non rispettano regole e prudenza. Ed anche qui arriva una nuova, clamorosa, smentita. A parlare è sempre il vice comandate della polizia municipale Bucciero “ protagonisti degli incidenti sono  adulti che guidano scooter. Nella maggior parte dei casi si tratta di lavoratori che utilizzano i ciclomotori per andare o tornare dal lavoro, quindi si trovano in condizioni di particolare ansia da fretta o di stanchezza, entrambi fattori che fanno crescere la soglia di rischio”. In ogni caso c’è una buona notizia nell’ambito di una sequenza di fatti che desta preoccupazione: l’educazione stradale nelle scuole e tra i giovani produce effetti positivi. C’è invece da preoccuparsi dei loro papà e delle condizioni in cui vanno o tornano dal lavoro.

 

 


Commenti

Una risposta a “Emergenza in Via degli Aranci. 3 pedoni investiti in 15 giorni”

  1. Francesco Saverio Pollio

    Una volta esisteva il codice della strada; Io ce l’ho, un volume con la copertina blu con sopra disegnati i segnali stradali. Ai miei tempi conseguire una patente era alla pari di un esame di diploma, oggi, da incoscienti, si circola magari anche senza. Ho 78 anni e guido dal 1960, mai fatto incidenti ma rischio ogni volta che circolo per le strade di esserne coinvolto. Le regole vengono da noi cittadini usate ad personam, vedi l’uso delle luci d’ emergenza che nel loro significato andrebbero usate in caso d’emergenza, queste vengono usate per segnalare che si è intenti a fare la spesa, non viene rispettata la segnaletica orizzontale , limiti di velocità, sensi unici senza parlare del divieto di sosta, i marciapiedi sono diventati parcheggi e poi a pagarne le conseguenze sono i pedoni. Oggi siamo tutti nevrotici, vogliamo tutto per noi e subito e pensiamo che ciò che accade agli altri non accadrà mai a noi; pura illusione. Una cosa che poi è scoraggiante; NON C’E LA PENA SICURA. L’esuberanza dei giovani c’è sempre stata e ci deve essere sempre, però noi adulti dobbiamo far capire loro che ci sono delle regole da rispettare, Spero, che, difronte a tali situazioni vengano prese delle giuste misure, PREVENIRE E’ MEGLIO CHE CURARE.