“Pari opportunità negate nelle frazioni”

Una mamma che non vuole rimanere a guardare. È così che si definisce Luisa Cinque, che da martedì sera è presidente della Commissione Pari Opportunità di Vico Equense. Una donna che, per i valori in cui crede, è disposta a metterci la faccia e soprattutto il cuore. È di qualche mese fa la notizia della costituzione di Cibele, un’associazione di donne che punta alla tutela dei diritti e al rispetto della dignità delle persone. Di questo sodalizio è socia fondatrice. Intanto, è stata nominata componente della Cpo, poi eletta presidente.

Cosa ti ha spinta ad entrare nella Commissione Pari Opportunità?
Io mi sento parte di tutte le categorie rappresentate in questa Commissione. In primis madre, ma anche figlia di due genitori anziani, sorella di un fratello – che amo più di me stessa – disabile in seguito ad un incidente stradale -, tutrice di una persona sola e disabile, membro di associazioni onlus, vicepreside in una scuola di frontiera dove, da oltre vent’anni, mi interfaccio attraverso sportello ascolto e sportello famiglia con problematiche di diverso tipo, dalle devianze al bullismo.

Da “osservatrice partecipante”, quali sono i problemi più urgenti a Vico Equense?
Di problemi Vico Equense, come tutti i comuni italiani ne ha tanti. Già per la tipologia di territorio vasto e articolato su più frazioni presenta problematiche varie diverse in ogni frazione. In primis, a mio parere è importante informare e formare i giovani vicani sulle opportunità lavorative. Ho apprezzato il convegno su “Resto al SuD” organizzato dall’amministrazione insieme all’ordine dei commercialisti e spero che iniziative simili non restino isolate ma diventino un modus operandi costante. Confido inoltre in un piano concreto per la tutela della diversabilità e degli anziani, poiché insieme con i giovani sono le categorie che necessitano di una maggiore attenzione.

Ci sono condizioni di “Pari Opportunità” tra le frazioni e il centro?
Assolutamente no! Parlo da persona che vive in una frazione dove i disabili per uscire dalla propria abitazione devono usare ponti mobili, dove non vi è un centro per gli anziani e dove i residenti hanno problematiche grandissime anche solo per poter accompagnare i propri figli a scuola, autotassandosi e restando spesso bloccati per lavori pubblici che durano anni.

Vico Equense è una Città per i giovani?
Lo può diventare…. Io sono molto ottimista e credo molto nei giovani…vanno ascoltati, guidati e sostenuti. I giovani sono il nostro futuro ma bisogna dare loro le opportunità e soprattutto Pari Opportunità.

Ritieni che in questa Cpo siano rappresentate tutte le componenti della società civile?
Devo dire che questa commissione è composta da molte componenti della società civile. Ho conosciuto tante belle persone, serie, attente e molto motivate. Credo che insieme potremo fare un ottimo lavoro, anche sostenuti dal sindaco, l’assessore alle Politiche sociali e dai consiglieri che compongono la commissione.

C’è un obiettivo a breve termine che vorresti fosse conseguito grazie all’impegno della Commissione?
Come Presidente della Commissione ho proposto incontri periodici costanti a cadenza anche mensile se necessari. Cercheremo di non tralasciare nessun evento importante per informare/ formare su tematiche vicine ad ogni singolo. Partiremo con il 27 febbraio, giornata dedicata alle malattie rare per sensibilizzare il nostro Paese e le istituzioni, continueremo con l’8 Marzo …

Quali credi possano essere le priorità di questa CpO?
Le priorità sono sintetizzate in queste parole chiave:
Ascolto- Formazione- Informazione – Servizi – Inclusione – Solidarietà.

Il vicepresidente è Antonello Sannino, rappresentante della comunità LGBT. Si è già pensato a qualche forma di collaborazione?
IL vicepresidente Antonello si è reso disponibile come tutti gli altri componenti della commissione a collaborare fattivamente per realizzare qualcosa di reale. Non solo parole ma soprattutto fatti questo il nostro motto…le parole devono essere supportate da cose concrete. Inoltre Antonello ha la mia particolare simpatia perché vive a Torre Annunziata. Per personale esperienza conosco i torresi come persone vere ed autentiche, disponibili e con un grande cuore, che non usano maschere per apparire ciò che non sono, ma fiere del proprio essere. Antonello lo vedo proprio cosi: vero e autentico.
Se dovessi rivolgere un messaggio al sindaco, cosa gli diresti?
Carissimo Sindaco, vi ringrazio per l’augurio e la disponibilità all’ascolto e alla collaborazione che ci ha offerto. Onorata di essere Presidente di questa commissione le chiedo di esserci per supportarci nelle iniziative che andremo a proporle. Sappia che noi facciamo sul serio, lavoreremo collaborando perché siamo una squadra che condivide un obiettivo comune.

Un augurio per i componenti della Commissione?

Come diceva Ford “mettersi insieme è un inizio, rimanere insieme è un progresso, lavorare insieme è un successo e se a tutto questo ci aggiungiamo ciò che portiamo nel cuore, allora potremo davvero valorizzare e dare un senso reale alla Commissione Pari Opportunità.