Uscirà il 1 marzo nelle sale italiane “Un figlio a tutti i costi”, commedia diretta da Fabio Gravina con Roberta Garzia, Ivano Marescotti, Paola Riolo, Maurizio Mattioli, Stefano Masciarelli, Beppe Convertini, Angelo Di Gennaro, Emanuela Tittocchia, Gianni Ciardo e Gino Cogliandro.
Il film affronta con leggerezza ed ironia un tema molto delicato, quello della fecondazione eterologa da parte di coppie che hanno difficoltà ad avere figli. Una pratica vietata in Italia fino al 2014, quando la Consulta ne ha stabilito la liceità abrogando il precedente divieto sancito dalla legge 40. Temi d’attualità che ancora oggi continuano a interrogare (e dividere) la società civile ma che, nella pellicola, vengono affrontati tra gag e risate. Nella commedia, Orazio e Anna, interpretati da Fabio Gravina e Roberta Garzia, dopo aver tentato qualsiasi strada per avere un figlio si rivolgono ad un “inseminatore professionista”, Nettuno Tritone, interpretato da Beppe Convertini. “Il mio personaggio – spiega l’attore e conduttore – è un artistoide che fa di tutto per sopravvivere, è attore, è modello e si offre anche alle coppie che non possono avere i figli per mettere incinte le mogli. Non tramite donazione del seme ma “naturalmente”, avendo rapporti con le donne. Fatto questo che naturalmente scatenerà equivoci, problemi, gag e risate a volontà”. Si ride ma si riflette anche. “In Italia – continua Convertini – siamo ancora molto indietro su temi quali fecondazione assistita e adozioni per tutte le coppie che non riescono a coronare il sogno di un figlio. Restano da compiere molti progressi perché si tratta di coppie che sostengono spese enormi andando quasi sempre all’estero per realizzare questo desiderio”. Dalla commedia al thriller: a fine marzo, infatti, uscirà nelle sale italiane anche un secondo film che vede la partecipazione di Beppe Convertini, di genere però completamente diverso. “Le grida del silenzio”, opera prima di Sasha Alessandra Carlesi, in cui un gruppo di ragazzi della “Roma bene” si avventura in un bosco per un weekend selvaggio e trasgressivo che cambierà le loro vite. Nel cast, oltre a Beppe Convertini, ci sono Alice Bellagamba, Luca Avallone, Manuela Zero, Roberto Calabrese, Martina Carletti, Luca Molinari, Lucia Batassa e Alessandra Carlesi. “In questo noir – aggiunge Convertini – interpreto Maurizio, un bancario che sconvolge la sua quotidianità per partire alla ricerca di questo gruppo di ragazzi scoprendo di avere in sé delle doti, anche di inventiva, che non credeva di avere. Diciamo che mi trasformerò in una sorta di Indiana Jones per vivere un’avventura emozionante”. Due ruoli diversi per due opere completamente diverse e ugualmente interessanti. “Entrambi i personaggi – continua l’attore – sono stati due belle sfide da interpretare perché completamente diversi da me. Con Nettuno Tritone ho avuto la possibilità di incarnare un personaggio che non vivresti altrimenti, poliedrico, dalle mille sfaccettature, perché difficilmente si trova in giro uno con il catalogo dei figli che ha contribuito a mettere al mondo con le moglie altrui”. “Un figlio a tutti i costi” e “Le grida del silenzio” sono solo gli ultimi due tasselli della carriera cinematografica di Beppe Convertini, divenuto noto al grande pubblico soprattutto per la soap “Vivere” e la fiction “Le tre rose di Eva”. “Ho girato circa una ventina di film – spiega Beppe – collaborando con nomi del calibro di Michele Placido, Alessandro Benvenuti, Carlo Vanzina, Giancarlo Giannini e Nino Manfredi. Artisti da cui c’è tutto da imparare, sia professionalmente e umanamente. Abbiamo tanti attori e registi straordinari in Italia, premi Oscar quali Tornatore e Salvatores, è difficile scegliere un nome con cui mi piacerebbe lavorare in futuro, anche se sarebbe bellissimo collaborare con Matteo Garrone, amico che stimo”. Tra fiction, cinema e teatro, una miriade di personaggi interpretati: dal condannato a morte a Mr. Big nella versione teatrale di “Sex and The City”, dal prete al giornalista di “Vivere” passando per il losco proprietario di locali notturni de “Le tre rose di Eva”, per giungere a Luca, il Casanova di “Ricette d’amore”, commedia di Diego Ruiz con cui Convertini sarà in tournée per tutto il 2018. Ma c’è un personaggio che l’attore e conduttore pugliese ancora non ha avuto la possibilità di interpretare: “Mi piacerebbe calarmi in un personaggio di un’altra epoca – continua Convertini – magari per un film epico o in costume. Sarebbe bello immergersi in un’altra vita spostandosi indietro nel tempo”. Due film al cinema, una tournée teatrale fino alla fine dell’anno ma tanti nuovi progetti sono già in cantiere: “Ci sono già delle opzioni in vari campi – conclude Convertini – ma è ancora presto per parlarne. Dopo aver condotto “Chi c’è c’è” su Rete4, “L’Italia sul 2″ su Rai Due e vari programmi radiofonici, mi piacerebbe che si concretizzasse un talk show perché sarebbe un bel coronamento del mio lavoro”.