Apertura o chiusura al traffico del nuovo Corso Italia? Alla fine è arrivata una decisione salomonica: dalle 18 alle 6 del mattino stop al transito, dalle 6 alle 18 apertura alla circolazione. Stop totale, invece, agli scooter ed alle biciclette che non possono transitare, anche negli orari in cui la circolazione è consentita. La ragione per cui sono state bandite le due ruote dal Corso punta a garantire maggiore sicurezza e soprattutto ad evitare la sosta selvaggia. E così con 12 ore al giorno di chiusura totale e 12 di apertura, fatta eccezione per la domenica, quando l’orario di chiusura è esteso anche al mattino dalle 10.30 alle 13.30, si è trovata al momento la quadratura del cerchio. Sul tema si è aperto, nelle ultime settimane, un ampio dibattito in città tra gli operatori commerciali, l’Amministrazione e l’intero consiglio comunale. Mercoledì scorso si è tenuto l’incontro decisivo, nella sala Giunta del Comune, alla presenza dei capigruppo di maggioranza e minoranza e dei rappresentanti di commercianti ed albergatori. La decisone sarà ufficializzata a breve. Perché questa scelta? Anzitutto, perché la soluzione adottata non scontenta troppo nessuno. Le attività presenti lungo il Corso, ormai risistemato, possono beneficiare del passeggio serale e notturno, ed al tempo stesso utilizzare i benefici delle circolazione nell’altro periodo della giornata. In questo modo non si appesantisce il carico di traffico all’incrocio di Marano e lungo Via degli Aranci. Una decisione nata, appunto, per contemperare le esigenze di tutti. Ma potrebbe essere, nelle intenzioni, anche una prova generale per verificare le reazioni di tutte le parti interessate e, magari, convincere i più renitenti che tenere il Corso parzialmente aperto produce più disagi che benefici. Tra l’altro, proprio in queste ore si diffonde una preoccupazione: l’uso promiscuo della strada potrebbe compromettere la nuova sistemazione dell’area caratterizzata dalla presenza della pietra lavica, bella ma soggetta a sconnessione. Una condizione questa che il transito, specie di mezzi pesanti, può senza dubbio favorire. Nel mentre, si pensa anche a come risolvere il problema della congestione del traffico a Marano e lungo Via degli Aranci. Alcuni rimedi sperimentati nei mesi scorsi hanno prodotto qualche risultato, come l’eliminazione delle strisce blu in alcuni tratti di Via degli Aranci, e l’apertura del parcheggio presso l’ex tribunale. Due soluzioni che hanno contributo, in una condizione critica, a limitare gli effetti negativi del Corso chiuso. Allo studio c’è l’ipotesi di dare una stretta al carico e scarico merci, uno dei fattori che maggiormente contribuisce ad alimentare il traffico. C’è già una ordinanza a favore dei mezzi elettrici che possono transitare senza limitazioni di giorno o di orario. Il salto di qualità, cui si lavora, potrebbe essere assicurato definendo modalità diverse per la fornitura alle attività con l’individuazione individuando aree destinate all’ interscambio. Zone dove i fornitori incontrano i soggetti da rifornire e questi possono trasportare i materiali con carrelli o mezzi elettrici.