E’ omonimo del sindaco di Vico Equense, Andrea Buonocore, ma alla politica ha preferito la divisa. Si tratta del vice presidente dell’Associazione nazionale Carabinieri Sez. Sorrento – Sant’Agnello e ha una lunga carriera alle spalle. Nel 1982 la sua strada si incrociò con quella di Giancarlo Siani. All’epoca, infatti, Buonocore era un sottoposto del comandante della compagnia dei Carabinieri di Torre Annunziata, Gabriele Sensales, interlocutore privilegiato del corrispondente de “Il Mattino”. “Con Giancarlo ci interfacciavamo ogni giorno – racconta il carabiniere -. Era un ragazzo gioviale e generoso e, quando si tratteneva a dormire a Vico Equense, mi chiamava e mi chiedeva se volessi la delizia al limone. Era da noi molto spesso, gli eravamo affezionati e, più di una volta, in un contesto cruento e pericoloso, avevamo provato a proporgli di lasciare la sua Mehari e uscire con noi, per ragioni di sicurezza. Ma lui riteneva di dover combattere la camorra con le sue fonti e i suoi strumenti. Lui era un giornalista giornalista ed era convinto che informare fosse un suo dovere. Noi avremmo creato imbarazzo ai suoi interlocutori, che avrebbero smetto di rivelargli informazioni, dettagli, episodi. Così, ha preferito difendersi con il coraggio. E’ questo il motivo per cui, anche dopo quel brutale assassinio, la sua memoria vive, come luminoso esempio per queste e per le prossime generazioni”.