De Gennaro (Pd). Per cultura legalità, non basta Piazza dedicata a Siani

Tommaso De Gennaro è il segreatario del Circolo cittadino del Pd di Vico Equense, intitolato a Carlo Fermariello. Con lui abbiamo trattato i temi dell’attualità politica municipale.

Una piazza intitolata a Siani, bello no?

E’ stata una tre giorni emozionante. Giancarlo Siani è stato, suo malgrado, il simbolo di una generazione che non ha mai smesso di credere in un mondo migliore. Un giornalista per bene e coraggioso che raccontava gli intrecci fra politica e camorra e denunciava corruzione e  malaffare. Per questo fu “giustiziato” barbaramente in quel lontano 23 Settembre di 33 anni fa. Con Vico aveva un rapporto speciale ed è giusto che la città oggi gli intitoli una piazza. Vorremmo però che la sua commemorazione non si esaurisca col suono di una fanfara o con una targa scoperta di fronte al municipio. Vorremmo che il ricordo di Giancarlo Siani si concretizzasse con un modo di amministrare e fare politica trasparente.

Brava questa amministrazione perché ha voluto intitolare questa piazza a Giancarlo. Adesso mostri di saper interpretare quei valori sino in fondo. Quando però accade che si vanno ad attribuire in capo allo stesso funzionario (il Segretario Generale del Comune), funzioni che generano palesi situazioni di conflitto di interesse (responsabile dell’anticorruzione e della trasparenza e nel contempo della Centrale Unica della Committenza e dei Procedimenti Disciplinari), facendo della stessa figura amministrativa sia il controllore che il controllato, il segnale che si mostra è quello di andare in una direzione totalmente opposta allo spirito delle celebrazioni di questi giorni.

Il PD questa contraddizione la ha segnalata alla pubblica opinione (e all’ Anac)  oramai da tempo. Per tutta risposta qualche settimana fa abbiamo appreso di una ulteriore attribuzione funzionale in capo alla stesso funzionario, quella del Servizio Ecologia.

Asilo infantile in SS. Trinità

Confusione. La Amministrazione Comunale aveva una strada semplice da seguire. Recuperare il complesso di Pietrapiano sfruttando i finanziamenti che la Regione metteva a disposizione. In questo modo avrebbe recuperato un bene del Comune e nel contempo si sarebbe dato il primo asilo nido pubblico alla città. Invece si è colpevolmente voluta seguire un’altra strada, proponendo un progetto di un asilo nella SS. Trinità. Ricordo che così facendo, questa amministrazione ha perso l’opportunità di utilizzare questi fondi della Regione facendosi bocciare il progetto in quanto mancava la disponibilità della struttura. Adesso ci si è infilati in questo nuovo progetto, che vediamo già pieno di insidie, fra contratti di fitto in scadenza e locali fatiscenti.

Probabilmente ci sono altri ragionamenti di fondo attorno alla SS. Trinità, e riteniamo che non riguardino di certo l’asilo.

E’ il PD?

Ci sono due livelli su cui ragionare. Uno Nazionale e uno locale.

Il PD nazionale sta vivendo un momento di enorme difficoltà e confusione. Ed è normale che sia così dopo aver perso due elezioni politiche – nel 2013 e nel 2018 (e dal mio punto di vista la sconfitta del 2013 fu più bruciante perché si era convinti della vittoria) – e ogni altra competizione elettorale, ultime Europee escluse. Sicuramente nessuno ha capito che di fronte alla più grande e lunga crisi economica di sempre, ai veloci cambiamenti epocali che sta vivendo il nostro mondo, in un paese come l’Italia che si porta dietro problematiche secolari, il disagio e il malcontento che ha investito  ampi strati della società, stava diventando il problema dei problemi. Tenendo conto di quello che è accaduto, ci si dovrebbe preoccupare di proporre e fare qualcosa, invece di aspettare il prossimo errore di questo nuovo governo.

C’è poi il piano locale. Se si guarda agli ultimi 15 anni si viene presi dallo sgomento. Come sia stato possibile disperdere un patrimonio umano e di esperienza politica così vasto è uno dei più grandi misteri irrisolti della nostra storia cittadina.

Il Circolo del PD si è ricostituito nell’estate dello scorso anno. Stiamo lavorando per provare a ricostruire partendo proprio dai rapporti umani e dalle relazioni fra le persone, provando a superare pregiudizi e diffidenze. Sul piano più prettamente politico stiamo lavorando per alzare il livello del ragionamento verso una prospettiva di città diversa e migliore senza dimenticare di evidenziare le contraddizioni e spesso i limiti di questa Amministrazione. Credo che con umiltà bisogna che tutti tornino a fare politica, nel senso di occuparsi della cosa comune ( magari uscendo dai social ), consapevoli che per ricostruire questo paese occorra il contributo paziente e costruttivo di tutti.