Pensavano di spogliarsi in web cam dinanzi alla vera “Ornella”, la donna avvenente che aveva chiesto amicizia su Facebook e, in chat, aveva cominciato ad esprimere qualche desiderio piccante. Ma dall’altra parte del monitor si sono ritrovati un truffatore, un ricattatore di professione che, dapprima ha acquisito le immagini del video intimo, e poi ne ha minacciato la pubblicazione. Una minaccia accompagnata da una richiesta ben precisa: “Se vuoi evitare la diffusione. devi pagare”. Migliaia di euro. E la vera Ornella? Un fake, un account falso, un nome di fantasia che accompagnava le foto di una donna bella sì, ma ignara di tutto. Foto praticamente rubate.
La chiamano sextorting: si tratta di una pratica illegale con la quale si acquisiscono immagini o video ritraenti soggetti in attegiamenti intimi, e poi si chiede una sorta di riscatto alla vittima per evitare che tali materiali siano divulgati. Ed è proprio quello che è accaduto negli scorsi giorni in Penisola Sorrentina. Tramite un account falso, creato utilizzando il nome di fantasia Ornella, e le immagini reali di una donna particolarmente attraente ed ignara di tutto, sono state inviate centinaia di richieste di amicizie. Decine di utenti della penisola hanno accettato. Il secondo step è stato quello di carpire la fiducia dei “nuovi amici” ed indurli ad intratternersi in videochat in atteggiamenti hot. Immediatamente dopo la videochat, è stato posto in essere un vero e proprio ricatto, cifre a tre zeri (pure 4500 euro!) per evitare la pubblicazione dei video online e la trasmissione dei video a famigliari ed amici. Diverse sono state le denunce presso il locale commissariato di Polizia, tuttavia non è dato sapere quanti invece hanno deciso di pagare per mettere a tacere il tutto.
L’ESPERTO | L’AVVOCATO GIULIANO DE LUCA
“MAI PAGARE
ATTENZIONE SULLA RICHIESTA DI AMICIZIE”
«Si tratta di una attività basata fondamentalmente sull’ignoranza e sulla pressione psicologiga –sottolinea l’avvocato Giuliano De Luca specializzato in diritto delle nuove tecnologie – che va contrastata innanzitutto in via preventiva, evitando di accettare amicizie da parte di soggetti non riconducibili alle reali conoscenze personali. Laddove si dovesse cadere nella trappola, è fondamentale non cedere alla richiesta di denaro, perché questo innescherebbe un vortice di ulteriori richieste. E’ bene sporgere una denuncia contro ignoti fornendo il maggior numero di dettagli, e segnalare ai gestori dei Social Networks i profili sospetti».