Dimagrire con scienza. La “ricetta” di Tiziana Stallone

Con la Dieta persona di Tiziana Stallone si dimagrisce con Scienza

Presentata anche a Sorrento, il 13 ottobre, presso l’Hotel Conca Park, la Dieta persona, il nuovo metodo per dimagrire ideato dalla famosa biologa nutrizionista Tiziana Stallone, che sta furoreggiano in tutta Italia.  La dottoressa Stallone è un volto popolare presso il grande pubblico per la sua attività di divulgatrice della cultura dell’alimentazione in diverse trasmissioni televisive e radiofoniche su Rai, La7, TV2000 e altre emittenti nazionali, oltre ad aver ideato e condotto la trasmissione La Dolce Linea su web radio Rai. Presidente Enpab, l’Ente previdenziale dei Biologi italiani, una dolcezza disarmante e una capacità comunicativa fuori dal comune, la professionista vanta un curriculum dorato: laureata in Scienze Biologiche con lode presso l’Università degli Studi “Tor Vergata” di Roma, Dottore di ricerca in Anatomia, dermatologia e chirurgia plastica, assistente di Anatomia presso il corso di Laurea in Medicina e Chirurgia e docente incaricato di Anatomia e Fisiologia e membro di commissioni di esame presso il Corso di Laurea in Tecnico di Radiologia medica e Chimica e tecnologie Farmaceutiche presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia  dell’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma, Master di II livello in dietetica e nutrizione clinica applicata presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, Laurea Specialistica in Scienza della Nutrizione Umana con lode all’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, docente nel Corso di Laurea magistrale in Scienza della Nutrizione umana dell’Università di Roma Tor Vergata, nel Master di II Livello in Nutrizione personalizzata: basi molecolari e genetiche all’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” e nel Master di II Livello in Nutrizione, Nutraceutica e Dietetica Applicata dell’Università di Camerino. E’ anche membro del comitato editoriale della rivista “L’attimo fuggente”, direttore responsabile della testata giornalistica on-line www.lascuoladiancel.it, membro del comitato scientifico dell’evento Nazionale Spazio Nutrizione e del Comitato Consultivo Nazionale LILT (Lega Italiana per la Lotta ai Tumori). La presentazione del volume a Sorrento è stata organizzata da “SLAM- Corsi e Formazione”, associazione nazionale a carattere scientifico-culturale nata nel 2016 per favorire, promuovere e sostenere iniziative su tutto il territorio italiano atte a divulgare il sapere scientifico più aggiornato, attraverso corsi di formazione e aggiornamento per professionisti che si occupano del benessere nel settore Salute, Nutrizione, Sicurezza Alimentare e Ambientale, Psicologia e Fitness, nonché corsi di divulgazione scientifica rivolti a tutta la popolazione.  Ad orchestrare la presentazione, tre dei quattro soci fondatori, i biologi nutrizionisti Salvatore Ercolano, Lavinia Castellano e Michelina Petrazzuoli (mancava Antonino La Monica) e il responsabile settore Medicina e Chirurgia dell’associazione, il pediatra Carlo Alfaro.

L’idea del metodo La Dieta persona nasce dalla ultradecennale esperienza di studio, ricerca e attività professionale della Stallone, ma anche dai dati raccolti attraverso il progetto di informazione e sensibilizzazione della popolazione la “Giornata Nazionale del Biologo Nutrizionista”, organizzata e patrocinata dall’Enpab, e giunta nel 2018 alla sua quinta edizione. Spiega la dottoressa: “In Italia oggi una persona su tre è al di sopra del proprio peso ideale, complici le diffuse cattive abitudini di stile di vita. La quota di persone obese o in sovrappeso è aumentata negli ultimi dieci anni, più marcatamente tra i più giovani. Patologie correlate all’obesità quali l’ipertensione, l’intolleranza glucidica, il diabete, la steatosi epatica, solo per citare qualche esempio, non sono più esclusive delle persone adulte ma iniziano, in maniera preoccupante, ad interessare i bambini in età scolare. Il progetto della Giornata Nazionale del Biologo Nutrizionista, attraverso un intervento capillare su tutto il territorio nazionale, rivela errori grossolani nelle abitudini alimentari degli Italiani, quali una prima colazione scarsa o assente, un consumo di acqua insufficiente per fascia di età e stile di vita, un inappropriato consumo di frutta e di verdura, un consumo di carne e derivati animali in eccesso, la disabitudine diffusa al consumo di legumi, la frequente sostituzione di pranzo e cena con pasti consumati frettolosamente fuori casa, junk food, fast food, maxi porzioni, alimenti iperconditi e bibite zuccherate, lo scarso consumo di prodotti integrali, la diseducazione al movimento. Al problema della malnutrizione sono correlate disfunzioni metaboliche che possono minare seriamente la salute della popolazione”. Una risposta al problema può essere la rivoluzionaria metodologia di approccio svelata nel libro La dieta persona.

Un’altra motivazione che l’ha spinta alla pubblicazione del manuale, la constatazione dell’elevato indice di fallimento delle diete abitualmente consigliate: “Secondo la FENS, Federazione Europea delle Società di Nutrizione- spiega- oltre l’80% delle persone che inizia una dieta non riesce a completare il percorso di dimagrimento. La maggior parte abbandona dopo pochi mesi, il resto riprende il peso perso entro cinque anni dall’inizio della dieta, alcuni arrivano a pesare addirittura di più. Molte persone vanno così incontro al fenomeno del ‘dieting’, ovvero di numerose diete che si susseguono dando luogo ad un pericoloso andamento del peso a yo-yo, in cui i chili si perdono e poi si riacquistano, con un notevole stress psicofisico. Questo perché chi è sovrappeso raramente intraprende un percorso di dimagrimento univoco e risolutivo, ma si disperde in più tentativi infruttuosi di dieta, dai risultati parziali e temporanei. Tutto ciò nasce dal fatto che un programma dimagrante generico non può essere adatto a chiunque. E’ necessario tenere conto di fattori fisiologici diversi per ciascun individuo. Spesso invece ci si affida a diete avventate, non si tiene conto della naturale fisiologia del percorso di dimagrimento e si desidera, anzichè dimagrire bene, farlo in fretta”.

In cosa consista la Dieta persona risulta chiaro dalla sintesi che ne fa nella prefazione il professor Andrea Ghiselli, Dirigente di Ricerca dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione: «Qual è la dieta giusta? Viene spiegato in questo libro: è quella che, prendendo in considerazione i nostri gusti e le nostre debolezze, ci accompagna in maniera facile e adeguata. Ognuno di noi infatti mangia per motivazioni completamente diverse (oltre a nutrirsi). La dieta perciò deve adattarsi alle persone come un vestito che cambia a seconda delle occasioni e delle situazioni. Non può esistere quindi la dieta X o la dieta Y, ma la Dieta persona, sulla quale ognuno può mettere il proprio nome».

La “Dieta persona” rappresenta il primo, rivoluzionario e unico metodo dietetico contro sovrappeso e obesità basato sulla personalità e lo “psicotipo” del paziente. Il programma ideato dalla scienziata permette infatti di perdere peso tenendo conto di carattere, rapporto emozionale col cibo e profilo psicologico di ciascun individuo. La dottoressa Stallone ha individuato, con l’aiuto del marito, il famoso psichiatra e psicoterapeuta Domenico Mazzullo, con il quale condivide lo studio al centro di Roma, quattro diverse personalità corrispondenti ad altrettanti profili psicologici di rapporto con il cibo: il mangiatore malinconico, che usa il cibo come conforto; il compulsivo, che lo usa per combattere ansie e paure; l’edonista, che è attratto dal piacere del buon cibo; il mangiatore sociale, che cerca nel cibo l’aggregazione e affida al cibo la sua affermazione. “Ognuno di noi- spiega la nutrizionista- oltre che per nutrirsi, mangia per motivazioni che possono essere completamente diverse da un soggetto all’altro. La dieta perciò deve adattarsi alle persone come un vestito. Non può esistere una dieta valida per tutti, ma la ‘dieta persona’, sulla quale ognuno può mettere il proprio nome, in grado di accompagnarci per tutta la vita e in ogni momento. E’ importante che chi si mette a dieta sia consapevole del proprio rapporto psicologico con il cibo. Siamo diversi, anche dal punto di vista caratteriale. È utile quindi analizzare i diversi profili psicologici e la personalità dei mangiatori eccessivi, per ottenere informazioni importanti su come siano ingrassati e, quindi, come possano essere aiutati a dimagrire. E’ fondamentale per dimagrire partire dal chiarire il proprio rapporto con il cibo. Osservare l’atteggiamento che si ha nei confronti di ciò che si mangia permette di individuare gli errori e trovare le possibili soluzioni per cambiare gradualmente e per sempre le proprie abitudini alimentari e di conseguenza rimanere in forma. Il motivo per cui molte diete falliscono è che si concentrano solo su grammi e calorie, senza preoccuparsi delle ragioni che spingono verso la voglia di cibo. Non esiste un metodo per dimagrire. Esiste prendersi cura delle persone, delle loro debolezze, dei loro vuoti da riempire, delle loro gioie da assecondare. La Dieta Persona va in questa direzione. Per perdere peso in modo duraturo non serve solo mangiare di meno e muoversi di più. È necessario invece riuscire a controllare la fame e sentirsi gratificati, seguendo una dieta che prenda in considerazione i gusti e i comportamenti individuali. Ciascuna delle quattro categorie di persone descritte nel libro ha caratteristiche ben precise che determinano il proprio modo di mangiare. Chiunque abbia peso in eccesso potrà riconoscersi in uno dei profili e scegliere il metodo per dimagrire più adatto a sé”. La dottoressa propone un programma dimagrante specifico per ciascuno di questi 4 tipi psicologici. Per ognuno ha elaborato quattro diversi sistemi alimentari, individuando gli eccessi, le fragilità e le possibili soluzioni per cambiare gradualmente e stabilmente le proprie abitudini alimentari. Ma specifica: “Le personalità dei mangiatori eccessivi non devono essere immaginate come dei compartimenti stagni: chi appartiene a un particolare psicotipo può riconoscersi, almeno in parte, anche in un altro”.

Obiettivo del metodo, acquisire una profonda consapevolezza del proprio rapporto con il cibo e dei problemi che ne derivano e riuscire a controllare la fame senza però rinunciare al gusto della buona tavola, sentendosi così al tempo stesso gratificati: “Il metodo che scegliamo per perder peso, per essere davvero efficace, dovrebbe: essere sostenibile, procurarci entro i limiti del possibile il massimo piacere, restituirci benessere, fornirci gli strumenti per gestire la nostra alimentazione in piena autonomia, diventare uno stile di vita”.

Il piacere, la gratificazione che deriva dal cibo è al centro del programma, come spiega ancora l’esperta: “Alimentarsi non serve solo a nutrire il corpo, ma procura anche piacere. L’associazione cibo e piacere ha motivazioni legate alla sopravvivenza. Ma ciò comporta che gli alimenti possano divenire mitigatori di ansie, compensativi di frustrazioni e solitudine. Mangiare o non farlo, per molte persone, diventa la valvola di sfogo o modo per reagire a problemi e difficoltà. Si ipotizza anche che si possa sviluppare una la dipendenza da cibo, al pari di alcol, gioco d’azzardo o droghe. Una dieta dovrebbe tener conto del piacere. Una dieta è tanto più efficace quanto più preserva il piacere e la convivialità. A poco vale la privazione, poiché la ricerca del godimento è insita nell’uomo. Una dieta triste terminerebbe con la ricerca spasmodica di nuova gratificazione”. Piacere del cibo che significa anche convivialità: “La dieta dovrebbe preservare la convivialità. Un regime alimentare che ci costringa a girare con i contenitori di cibo in borsa è infruttuoso, meglio è invece il ragionare su come gestire gli incontri con parenti e amici”.

Per dimagrire efficacemente, suggerisce la Stallone, “bisogna usare la testa e ragionare su ogni singola tappa del percorso di dimagrimento. A poco vale una dieta tecnicamente perfetta e ineccepibile se non è ragionata e di buonsenso”.

Il punto di partenza, è che la dieta è “per sempre”, uno stile di vita che ci deve accompagnare come percorso di salute permanente: “La dieta che funziona è una palestra per il futuro. Non esiste nessun metodo di dimagrimento che garantisca, finita la dieta, di riprendere a mangiare senza regole. Quindi è bene partire già preparati al futuro con l’idea che la dieta non si lascerà mai e diverrà nel tempo uno stile di vita, anche se, quando non dovremo più perdere il grasso in eccesso, saranno concesse delle deroghe senza rischi. In questo discorso sono insite una ‘cattiva’ e una ‘buona’ notizia. La cattiva notizia è che la dieta non si lascerà mai e diverrà nel tempo uno stile di vita. La buona è che quando non dovremo più perdere il grasso in eccesso, nel fine settimana (ad esempio) potremo mangiare di più e stare rilassati”.

Il secondo punto è che la dieta deve essere sostenibile, cioè pratica e facilmente attuabile: “La dieta che funziona è quella che si riesce a fare. Proprio perché sarà la nostra dieta, dobbiamo immaginarla non come un supplizio, ma in modo che sia pratica e compatibile con il nostro stile di vita”.

In tal senso, è utile anche lasciare spazio alla libertà: “Non c’è dieta senza pasto libero. Il pasto libero è funzionale al corpo, evitando flessioni del metabolismo, e alla mente, dando una boccata di respiro alla dieta. In più è molto importante allenarsi anche durante la dieta a provare le leccornie (una pizza, un gelato o una birra ad esempio) per poi trovare la forza e la costanza di riprendere il percorso. E poi è possibile stravolgere ogni tanto le regole. Non c’è (pseudo)regola che non possa essere stravolta con gli opportuni accorgimenti del caso. Un piatto di pasta di sera o un pezzo di cioccolata possono essere accettabili, anche quando si sta a dieta. Una buona dieta non è sempre troppo virtuosa”. A tal proposito l’esperta cita Ippocrate, quando diceva: “è preferibile un cibo anche un po’ nocivo ma gradevole, a un cibo indiscutibilmente sano ma sgradevole”.

La dieta inoltre non deve mirare, secondo l’esperta, solo alla perdita di peso, ma alla qualità del dimagramento: “La bilancia non è tutto. Non è importante solo la perdita di peso, ma la riduzione del grasso corporeo e la conservazione della massa muscolare. Pertanto è inutile concentrarsi sulla bilancia e scoraggiarsi se non risponde (apparentemente) alla dieta, meglio sarebbe sostituirla con un centimetro”.

I “trucchi del mestiere” della dottoressa mettono in guardia dai cibi tentatori, che possono diventare i peggiori nemici della dieta: “Attenzione agli alimenti e alle situazioni scatenanti. Non è sempre valido il discorso mangia un pò di tutto, ci sono degli alimenti ai quali, alcuni di noi, non riescono a dire basta. Un pacco di biscotti aperto, una tavoletta di cioccolata, potrebbero scatenare abbuffate. Pertanto se un alimento viene riconosciuto dalla persona come scatenante, non portiamoci il ‘nemico’ in casa, tanto vincerebbe lui (almeno agli inizi). Lo stesso vale per le situazioni scatenanti, come ad esempio quella di scegliere la via che ci conduca davanti la nostra pizzeria o gelateria preferita. Meglio cambiare strada!”.

Ma ammettono anche la possibilità dello “sgarro”: “Le ‘scivolate’ si perdonano. Non siamo perfetti e oltre ai successi dobbiamo mettere in conto anche le defezioni. Se ‘scivoliamo’ e cediamo ad una tentazione, perdoniamoci e andiamo avanti! Il corpo non è una calcolatrice che tiene conto in maniera millimetrica di un eccesso calorico momentaneo”.

Un metodo dietetico preciso, analitico, scientificamente validato da una ricca bibliografia, come quello proposto dalla dottoressa Stallone, è una boccata d’ossigeno contro l’imperante “Far West” di proposte dimagranti improbabili e avventurose. Esemplare la recente condanna dell’Autorità Antitrust contro il “metodo Panizironi”. Il giornalista Adriano Panzironi e le società coinvolte nella vendita e promozione degli integratori alimentari “Life 120” attraverso un sito internet Life120.it e la trasmissione televisiva “Il cerca salute”, diffusa sul territorio nazionale da numerose emittenti televisive locali, sono stati condannati ad un totale di oltre 500 mila euro di multa per “divulgazione di informazioni ingannevoli e pratica commerciale scorretta con pubblicità occulta”. ln dettaglio, l’Autorità ha accertato due condotte scorrette: la prima, concernente la divulgazione di informazioni ingannevoli sulle caratteristiche degli integratori alimentari “venduti dalla società Life 120 Italia S.r.l.s., presentati come idonei a determinare o favorire effetti benefici o curativi anche di gravi malattie, senza alcun fondamento scientifico”, la seconda, riguardo le modalità non trasparenti di promozione degli integratori attraverso la trasmissione “Il cerca salute”, che ha un contenuto “apparentemente informativo, ma è in realtà volta ad occultare le reali finalità promozionali perseguite dai professionisti. Lo scopo promozionale di tale trasmissione viene dissimulato attraverso un format nel quale il signor Adriano Panzironi, argomenta la possibilità di prevenire e curare una ampia serie di patologie mediante uno stile di vita ed un regime alimentare che prevede un significativo uso di integratori alimentari, descritti in un libro, Vivere 120 anni, di cui il giornalista stesso è autore e promossi in occasione di tale trasmissione”. L’Antitrust spiega di proseguire così la sua azione “di contrasto ad una pratica particolarmente insidiosa, idonea a disorientare il pubblico dei consumatori, aggirandone i naturali meccanismi di difesa e reazione, impedendo loro di esercitare il necessario controllo critico delle informazioni diffuse dai professionisti, indispensabile per decodificare un comportamento commerciale teso alla promozione di determinati beni e/o servizi, tanto più grave nel caso di specie in quanto riferito a temi attinenti la salute”. Proprio nell’ottica di restituire dignità alla scienza e a tutti i professionisti che lavorano al servizio di essa, contro la “nutrition fake”, i falsi miti e il business di integratori, pillole e pasti sostitutivi privi di alcuna validità, va la bellissima “Preghiera di un Biologo Nutrizionista alla Ragion Perduta” della dottoressa Stallone, riportata nel libro: “Liberaci dalla fendimetrazina, dalla fluoxetina, dalla metformina, dalle benzodiazepine, dalla tiroxina e da qualsiasi altro mix di farmaci prescritti -senza motivazione clinica- per dimagrire. Svincolaci dai ciclostili e dalle diete in fotocopia e da qualunque prescrizione priva di etica. Aizzaci contro i trenta grammi di pasta e i venti grammi di pane, i sessanta grammi di yogurt e qualsiasi altra porzione priva di praticità. Discostaci dalla monotonia di bistecca e insalata, dalle barrette, dalle polveri, dalle capsule, dalle soluzioni e da qualsiasi altra cosa commestibile, che non sia cibo. Distoglici dal nutrizionista che non si qualifichi e non sottoscriva la propria prescrizione. Allontanaci da colui che vende ciò che consiglia. Ragione, infine, guida me stesso a non anteporre la nozione alla saggezza, la scienza all’arte e l’intelligenza al buonsenso, a non trattare le persone come casi e a non rendere la dieta più penosa dello stesso sovrappeso”.

Carlo Alfaro