Fabio Aponte “Giornalisti e politici. Quanti errori!”

 Scontro tra il Presidente del consiglio comunale di S.Agnello, Gennaro Rocco, ed il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle. Le vicende sono note. C’è stata una mozione di sfiducia dei 5 Stelle nei confronti di Rocco, respinta dalla maggioranza. Sono seguiti scontri tra i contendenti, in consiglio comunale e sui social, fino ad arrivare alla diffida al Prefetto ed all’esposto trasmesso alla Procura della Repubblica, da parte dei 5 Stelle, nei confronti di Rocco  per il saluto romano fatto in occasione dell’ultimo Capodanno

 

Ospitiamo la replica del consigliere Fabio Aponte, che fa seguito all’intervista pubblicata al Presidente Rocco sul nostro sito on line Agorainforma.it. Precisando, fin d’ora, ai diretti interessati ed ai lettori,  che, nel caso ci fossero ulteriori richieste di dichiarazioni/interviste, in assenza di fatti nuovi rilevanti,  è preferibile utilizzare i social che garantiscono immediatezza alle comunicazioni per proseguire il confronto. Adottiamo il criterio che Agorà  segue sempre e che anche di recente è stato applicato ai politici del territorio, senza distinzione. Oltre al botta e risposta, il confronto, a nostro avviso, diventa stucchevole e noi non siamo interessati a proseguirlo all’infinito sulle pagine del nostro giornale. Se in ciò, qualcuno, vuole vederci complotti, o peggio, censure, faccia pure. I lettori hanno tutti gli elementi per valutare.

 

 

 

Partiamo dal saluto romano e dai vostri esposti nei confronti del Presidente del consiglio comunale Gennaro Rocco?

 

Al di là di quanto già detto. Vorrei ulteriormente precisare che la diffida per il saluto romano era un atto necessario per il rispetto dei cittadini di Sant’Agnello che da lui sono rappresentati in virtù del suo ruolo istituzionale a prescindere dal fatto che ciò costituisca possibilmente un reato. Tale atto non era stato da noi pubblicizzato ed è stato lui stesso a farlo emergere dopo  due mesi.

 

Ma perché il gruppo 5 Stelle polemizza spesso con il Presidente del consiglio comunale?

 

Viste le uscite pubbliche del presidente del consiglio comunale di Sant’Agnello, avverto la necessità di fare chiarezza su quel che sta accadendo al palazzo municipale.

Comincio subito con l’affermare che tutte queste situazioni sono create ad arte per distogliere l’attenzione pubblica e coprire le mancanze dell’amministrazione Sagristani, in primo luogo sulla spinosa questione Housing Sociale di cui non se ne sente più parlare, secondo il canile, terzo l’albergo degli anziani.

Quindi è chiaro l’intento di darci un falso nemico, un presidente del consiglio che più o meno consapevolmente, sta coprendo un ruolo che comunque non gli compete, essendo lui arbitro della partita; così il sindaco Sagristani pensa di ottenere anche il ruolo superpartes, quello del pacificatore delle opposizioni, quando poi è ormai palese che l’opposizione è rappresentata solo dal nostro gruppo. Ma c’è di più

 

Prego

 

Vi siete chiesti quante interrogazioni ha presentato il presidente Rocco?

Ve lo dico io, solo una, quella relativa ad un aquilone fatto volare per pochi minuti in una serata senza vento, da un privato cittadino, presumibilmente simpatizzante per il M5S; presumibilmente, infatti nessuno del nostro gruppo consiliare lo conosce.

Se sono questi i problemi di Sant’Agnello, allora non abbiamo capito nulla.

 

Qual è la vostra posizione su questa vicenda?

La sua interrogazione è stata fatta solo per ripicca, vista la nostra mozione di sfiducia. Avremmo dovuto ripeterla anche in occasione del gesto fascista, ma sarebbe stata rispedita al mittente, per cui abbiamo preferito diffidarlo e inviare la nota per conoscenza al Prefetto e alla Procura della Repubblica, in silenzio, senza clamore. Noi non cerchiamo visibilità: Rocco invece ha atteso due mesi, e con una tempistica sfalsata ha reso tutto pubblico con una teatralità di basso ordine, tirando in ballo nostre ipotetiche vendette e congetture perché volevamo la presidenza del consiglio, ignorando o meglio glissando sul fatto che riteniamo un comune con 9.000 anime come Sant’Agnello, non bisognoso del presidente del consiglio, ruolo che il TUEL prevede ricopra il sindaco. Le esigenze di S. Agnello sono altre.

 

Ci dice quali?

Ha piuttosto necessità di un segretario comunale a tempo pieno e non part time, condiviso con il comune di Massa Lubrense. Segretario comunale che addirittura vieta la discussione di una mozione di indirizzo, negando la prerogativa fondamentale del Consiglio comunale: quella di dare indirizzo politico al Sindaco e alla Giunta comunale. Anche questa questione non finisce qui.

 

Cosa intende?

Del presidente potrei dire che avevamo avvertito i cittadini già in campagna elettorale, che lui era un uomo del sindaco, ma gli elettori hanno preferito ascoltare politici e giornalisti dei comuni vicini, i quali ora non possono far altro che  ammenda, vedi ad esempio le recenti dichiarazioni di Rosario Fiorentino.

D’altro canto i profili fake affiliati a santi protettori di gole che parlano a comando, mai come ora tacciono e attaccano la donna di minoranza, gesto onorevole che fa comprendere lo spessore umano e politico di queste persone che si nascondono dietro un monitor.