Capita piuttosto spesso che ci vengano richiesti suggerimenti o consigli relativamente a tematiche specifiche, al di fuori dello spazio consulenziale. Alcune di queste domande toccano argomenti di interesse ad ampio raggio, così abbiamo pensato di rispondere ad esse. Potete porcele scrivendoci in privato alla pagina Facebook dello studio (Studio Psicologico Romano-Di Maio) oppure ai numeri sotto indicati. Buona lettura!
Buongiorno dottoesse mi chiamo G., ho 20 anni, sono iscritta al secondo anno di università. Apparentemente nella mia vita va tutto bene, studio e ho buoni risultati, i rapporti con la mia famiglia e con gli amici sono buoni, tuttavia mi sveglio spesso la mattina con un peso sullo stomaco o la sera, qualche volta, non riesco a prendere facilmente sonno. In alcuni periodi mi sembra di faticare anche a respirare. Secondo il vostro parere dovrei preoccuparmi?
Carissima, grazie per averci scritto. Nella tua domanda sembra fare capolino già la risposta. Non vuole essere una battuta marzulliana alla “fatti una domanda e datti una risposta”, ma è nell’uso delle parole che scorgiamo qualche indizio. Ci chiedi se dovresti pre-occuparti, cioè se devi occuparti prima di qualcosa. La domanda a questo punto te la facciamo noi: di che cosa ti preoccupi? O meglio: cosa ti fa sentire tesa, agitata, insonne ecc? Prova a collegare queste manifestazioni con il momento che stai vivendo. Accade nei periodi di stress, ad esempio sotto esame? Quello che fai, che vivi, ti soddisfa? Un’attenta analisi dei tuoi vissuti può essere una buona mappa per trovare il capo, l’origine di qualcosa che, sicuramente, il tuo corpo ti vuole comunicare. Comincia quindi con l’occuparti e non con il pre-occuparti. Alcune volte è necessario ritrovarne la radice per sciogliere i nodi, altre basta imparare a gestire.
Quando siamo sovraccarichi è più facile che il corpo ne risenta, a causa delle sostanze che entrano in circolo quando siamo stressati e perché ci de-concentriamo da noi. Ci lasciamo prendere, catturare a volte, dal lavoro, dallo studio, dagli impegni fino a perdere il contatto con noi stessi. Siamo convinti che solo il weekend fuori ci possa salvare, o le ferie o un miracolo. Certo, sono tre validi aiuti, ma nel frattempo non c’è proprio niente che possiamo fare? E se imparassimo a dedicare un tempo per stare e non per fare, ogni giorno? Il tempo per sé, anche 15 minuti al giorno, è sacro e va rispettato come il tempo per il lavoro e per la casa. Ci si arriva gradualmente, cominciando con pochi minuti. Fino ad imparare a guardare meno l’orologio e rifiutarsi di rispondere in tempo reale agli stimoli esterni. Imparare a stare, nelle emozioni, nelle situazioni, ci aiuta a vivere con maggiore consapevolezza. Un modo per farlo ce lo offrono le tecniche corporee come la Mindfulness, il Training autogeno o lo Yoga. Strumenti che ci insegnano che il weekend fuori porta ci aiuta solo se lasciamo i bagagli emotivi di troppo a casa, che è nel caos che è opportuno imparare a stare. A lavoro, a scuola, in macchina nel traffico: sono questi i momenti in cui il respiro, la visualizzazione e la presenza ci aiutano. Scappare, negare, accantonare, rimandano solo il problema.
Se hai voglia si saperne di più, di smontare qualche falso mito sulle tecniche psico-corporee e di provarne qualcuna, ti aspettiamo venerdì 25 ottobre alle 19 presso la LIBRERIA UBIK di VICO EQUENSE in via Santa Sofia n°9 ne “IL SALOTTO DELLA PSICOLOGA”. E’ gradita la prenotazione.
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Dott.ssa Margherita Di Maio, psicologa-psicoterapeuta ad approccio umanistico e bioenergetico. Per info 331 7669068
Dott.ssa Anna Romano, psicologa-psicoterapeuta dell’età evolutiva. Per info 349 6538043