Non risponde alle interrogazioni. Pronti a denunciare il Sindaco

Il Sindaco non risponde alle interrogazioni della minoranza, nonostante i solleciti. E così l’opposizione intima: se continuate così vi denunciamo e chiediamo l’intervento del Prefetto.

La dura presa di posizione è stata assunta da Ciro Maffucci, Maurizio Cinque e Luigi Vanacore. Il motivo del contendere è stato dettagliata dai consiglieri in un a nota scritta in cui si afferm

“nonostante le rituali interrogazioni, il Sindaco ed il Segretario (nonché gli uffici competenti), ad oggi non ha fornito risposta alcuna

considerato che

il comportamento omissivo del Sindaco, del Segretario (nonché degli uffici competenti), viola l’art. 43 D.lvo 267/2000, il quale prevede il diritto dei Consiglieri comunali di presentare interrogazioni e mozioni, di ottenere dagli uffici competenti tutte le notizie e le informazioni in loro possesso utili all’espletamento del proprio mandato e l’obbligo per il Sindaco, o gli assessori esso delegati, di rispondere entro 30 giorni alle interrogazioni ed ad ogni altra istanza di sindacato ispettivo presentata dai Consiglieri comunali;

il Regolamento per l’organizzazione ed il funzionamento del Consiglio comunale all’ art. 17, comma 6 prevede che il termine di risposta alle interrogazioni è di 15 giorni;

la condotta omissiva del Sindaco, integra il reato di omissione di atti d’ufficio, art. 328 c.p.;

la mancata risposta alle interrogazioni dei Consiglieri è da considerarsi a tutti gli effetti come una mancata risposta alla cittadinanza tutta;

detta violazione pregiudica il diritto dei Consiglieri comunali di poter esercitare con pienezza il mandato consiliare;

la stessa costituisce grave e perdurante violazione di legge, tale da giustificare lo scioglimento del Consiglio comunale;

presentano

formale denuncia nei confronti del Sindaco e del Segretario del Comune di Vico Equense, destinatari delle interrogazioni di cui sopra per il reato previsto e punito all’art. 328 c.p. o per tutti gli altri reati riscontrabili nei fatti sopraindicati, chiedendo la giusta punizione del colpevole e di essere avvertiti ex art. 408 cpp in caso di archiviazione o richiesta di proroga delle indagini;

chiedono

al Prefetto di Napoli Dr.ssa Carmela Pagano, di valutare la sussistenza dei motivi di grave ed urgente necessità per l’adozione dei provvedimenti di cui all’art. 141 D.lvo 267/2000, ovvero delle misure ritenute opportune stante l’importanza di assicurare il rispetto dei diritti dei Consiglieri comunali”.