Sorrento. Parla Luigi Di Prisco

Luigi Di Prisco è il Presidente del consiglio comunale uscente. Ha deciso di appoggiare con una propria lista denominata “Viviamo Sorrento” il candidato sindaco Massimo Coppola. La scelta ha procurato polemiche ed apprezzamenti. Abbiamo incontrato Di Prisco per conoscer meglio ragioni ed obiettivi della sua scelta.

 

Perchè ha scelto di candidarsi con Massimo Coppola?

 

La scelta è nata dopo una lunga e approfondito confronto all’interno del gruppo civico ViviAmo Sorrento. La decisione è stata presa in maniera collegiale, mettendo da parte le ambizioni personali; le uniche “trattative” sono state sulle idee da portare avanti per la nostra Città.

Massimo ha accolto il nostro invito a parlare di punti programmatici che riteniamo fondamentali per Sorrento e con lui abbiamo avuto modo di confrontarci sulla visione di città che immaginiamo per il futuro, riscontrando una solida comunione di intenti.

 

Entrambi siete usciti dalla maggioranza. Cosa spinge due giovani politici sorrentini alla rottura con il gruppo dirigente uscente?

 

La decisione del movimento ViviAmo Sorrento è motivata dal sogno di tracciare per Sorrento un nuovo percorso e da un’esigenza che avvertiamo forte nei nostri concittadini: un’esigenza di rinnovamento, di idee e di classe dirigente. Il tutto logicamente senza rinnegare la nostra storia personale sia chiaro.

 

Un pregio ed un difetto del sindaco in carica

 

Intendo innanzitutto esprimere un sentito ringraziamento a titolo non soltanto politico, ma anche personale, al Sindaco Giuseppe Cuomo, per l’eccezionale lavoro che mi ha consentito di svolgere al suo fianco in questi anni.

Un primo cittadino leale, di parola, una persona perbene. Se fosse stato ricandidato non avrei avuto nessuna indecisione a schierarmi nuovamente con lui.

 

Com’è la situazione sociale di Sorrento vista dal suo osservatorio di responsabile di un ufficio di patronato?

 

La situazione è dura, molto dura. Come patronato facciamo il massimo per stare affianco alle persone, soprattutto i più deboli, ma bisogna reagire come comunità perchè le sfide sociali ed economiche poste dall’emergenza CoVid sono senza precedenti. Sorrento merita l’impegno di tutte le forze sane, a prescindere dalle bandiere di partito o di parte.

 

Il Comune cosa può fare per rilanciare l’economia cittadina?

 

Si può operare in varie direzioni. Ad esempio rilanciando il settore turistico, destagionalizzando l’offerta turistica ma anche puntando su risorse che ad oggi non sono “sfruttate” nel modo giusto.

Sorrento ha delle risorse ambientali e storiche uniche (Regina Giovanna, la Pineta delle Tore e i Cisternoni di Spasiano, sono solo alcuni esempi più eclatanti) che vanno messe a pieno recupero e valorizzate in modo adeguato, sia per preservarle alle nuove generazioni di Sorrentini che per un obiettivo concreto e immediato: creare occupazione con la cultura e le bellezze del territorio.

 

 

Cosa risponde a chi la accusa di non essere il nuovo?

 

Non ho nessun interesse ad apparire come il “nuovo”, tutt’altro. Ci tengo invece a ribadire con forza l’operato dei miei primi 5 anni in Consiglio Comunale: l’impegno in campo ecologico, le tante iniziative a tutela del mare e degli arenili che hanno portato alla conquista della Bandiera Blu per Sorrento, gli sforzi per la tutela di siti storici/ambientali del nostro patrimonio e al fianco dei più deboli.

Probabilmente la mia vicinanza a queste tematiche non affrontate in modo organico in passato ha dato un senso di novità ed innovazione. Io ci tengo a non passare per il nuovo ma a portare avanti ciò che di buono è stato realizzato e che appartiene alla mia storia politica. Da questo dobbiamo ricominciare.

 

E a chi l’accusa di aver tradito la maggioranza mantenendo però il ruolo di Presidente del Consiglio Comunale?

 

L’ attuale maggioranza vedrà concludere il proprio ciclo al termine di questo mandato, con l’impossibilità di rielezione del sindaco attuale per l’impossibilità del terzo mandato. Inizia una nuova storia e ognuno ha il diritto di scriverla come preferisce.

Il Presidente del Consiglio comunale invece è una figura istituzionale nello svolgimento delle attività del Consiglio, che si ispira a criteri di imparzialità. Sono orgoglioso di aver presiedere l’assemblea cittadina. La mia funzione è indirizzata al corretto funzionamento dell’istituzione ed è, quindi, del tutto neutrale.

È un ruolo di garanzia, non un ruolo interno alla maggioranza o dell’opposizione, chi sostiene il contrario lo fa in maniera strumentale.

 

Che aspettative ha per queste elezioni?

 

Per un politico il termometro è il rapporto con i cittadini. Gli attestati di stima in questi giorni si moltiplicano. Questo mi spinge ad andare avanti: con l’entusiasmo di sempre e con l’esperienza maturata in questi anni sono sicuro di poter dare un grande contributo per la nostra Sorrento.

Ma le aspettative non sono tanto personali quanto di squadra: la lista ViviAmo Sorrento è costituito da giovani e professionisti affermati e competenti, il giusto mix di cui ha bisogno la nostra Città. Sarà negli anni a venire un cantiere politico per tutti coloro che in modo concreto vogliono avvicinarsi alla politica cittadina ed offrire un contributo fattivo, al fine di creare una nuova classe dirigente. In questi giorni si sta verificando un copione già visto. In città i vecchi politici che fanno tanto i predicatori stanno candidando una marea di candidati, facendogli credere che sicuramente saranno eletti. Questa situazione creerà una grande frammentazione di voti  e pertanto invito i sorrentini a preferire un voto responsabile e a non sciupare la  grande opportunità di democrazia che hanno. Il mio appello è non dare il voto al parente che si ha in famiglia o all’amico di turno, ma di portare avanti delle idee concrete. Come spesso si dice il cambiamento va fatto con la matita in mano nella cabina elettorale; pertanto non sciupate il voto e votate secondo coscienza.