di Gigi Buoninconti
Nel dipartimento di Giurisprudenza della Federico II ha avvio – come per gli scorsi anni con la partecipazione di tantissimi studenti – il Corso di diritto parlamentare del prof. Umberto Ronga. Un percorso dinamico, di grande interesse nella platea studentesca sensibile ai temi istituzionali, che si rinnova annualmente nei contenuti, e in cui la ricostruzione giuridica si coniuga alla osservazione della prassi, anche mediante specifici approfondimenti sulle questioni di più stringente attualità politico-istituzionale, con ospiti, accademici e istituzionali, di primissimo piano. «La congiunzione di queste due dimensioni – spiega il docente – consente di acquisire, sul piano teorico, le categorie e gli istituti per conoscere il Parlamento e le sue regole; ma anche di sviluppare, sul piano problematico e applicativo, capacità critiche per capire le dinamiche politico-istituzionali».
Come ogni anno, il calendario delle attività prevede il “Ciclo di seminari istituzionali”: occasioni di confronto, riservate agli studenti del corso, con illustri personalità dell’Accademia e delle Istituzioni. Tra gli studiosi, soprattutto i direttori di Master e Corsi post lauream sui temi del diritto parlamentare, anche con l’obiettivo di avvicinare la dimensione formativa del corso alle opportunità specialistiche e professionali dello stesso. Tra i gli interlocutori privilegiati, soprattutto quanti abbiano operato o operino nelle istituzioni. Per dare solo qualche anticipazione: sono previsti gli interventi di un ex Presidente della Camera dei deputati, del Capo dell’Ufficio legislativo del Ministero dell’Economia e delle Finanze, del Presidente Agcom, del direttore dell’Istituto per gli Studi e le Ricerche parlamentari “Silvano Tosi” di Firenze.
A confermare la natura peculiare di questi incontri è Fabiana Maresca, borsista di ricerca nel Dipartimento di Giurisprudenza: “Ho conosciuto la realtà del corso di diritto parlamentare prevalentemente da laureata, e sono rimasta fortemente impressionata dalla passione dei ragazzi: riescono ad aggirare il loro timore reverenziale nei confronti di ospiti illustri, talvolta costringendoli ad intrattenersi molto più del previsto per quanto, con le giuste argomentazioni, frutto della loro preparazione, diventa incalzante la curiosità degli intervenuti”.
Per citare soltanto alcuni dei temi che saranno trattati: le dinamiche della forma di governo italiana; le procedure di raccordo tra Parlamento e Unione europea; il ruolo del Governo e del Parlamento nel corso dell’emergenza epidemiologica da Covid-19; le tendenze recenti della legislazione; la configurazione di Camera e Senato dopo il taglio dei parlamentari; le sorti del Parlamento dopo l’emergenza.
“Il grande interesse al metodo del corso – sottolinea Mario D’Errico, corsista di diritto parlamentare e rappresentante degli studenti – risiede nella possibilità di affrontare questioni anche di grande contingenza politica con spirito critico, sempre neutrale, da un punto di vista esclusivamente tecnico”.
Le attività didattiche hanno poi esito nella consueta “Giornata di studio in Parlamento”: un appuntamento ormai noto, in cui, nelle precedenti edizioni, i corsisti hanno incontrato il Presidente della Camera e gli alti funzionari di Montecitorio, nonché assistito ai lavori dell’Aula, dopo avere compiuto una visita guidata per i siti istituzionali.
“Tutto ciò – spiega Raffaele Piscitelli, laureato in diritto parlamentare con una tesi in tema di manovra di bilancio – dimostra che la cattedra del professore Ronga è una scuola che vive oltre il semestre delle lezioni: è una continua occasione di incontro e di discussione, nel merito, di temi di grande importanza per il paese (come da ultimo è stato con una iniziativa di studio in preparazione all’ultimo referendum costituzionale, in cui sono stati anche messi a disposizione materiali di studio per chiunque volesse formarsi sul tema)”.
Una particolare novità, infine, riguarda l’approdo – dopo anni di lavoro sul tema – di una Convenzione con la Camera sui temi del diritto parlamentare: il docente si è riservato di darne adeguata informazione nei prossimi giorni ma ha anticipato che si tratta di un “evento davvero straordinario: una risposta concreta all’entusiasmo di tutti quegli studenti che, oltre ogni prevedibile aspettativa, hanno scommesso sin dal primo momento, con la propria partecipazione responsabile e il proprio impegno rigoroso, su questa piccola-grande realtà”.