Nicola Corrado, avvocato, già vice sindaco di Castellammare di Stabia, leader della sinistra napoletana, membro dell’Assemblea nazionale del PD, interviene sulle elezioni amministrative di Vico Equense. In particolare Corrado ha voluto replicare alle dichiarazioni rese dall’ingegnere Carmine Ferraro, esponente cittadino di Fratelli d’Italia, sull’ultimo numero del settimanale Agorà in edicola.
Vico Equense si prepara al turno di ballottaggio. L’ingegnere Carmine Ferraro, esponente di Fratelli d’Italia, ha invitato al ritiro il candidato sindaco Maurizio Cinque per senso di responsabilità. Dice: non avrebbe la maggioranza, quindi, c’è il rischio di instabilità permanente. Cosa c’è che non va in questo discorso?
Le argomentazioni a sostegno di questa tesi nascondono una concezione della democrazia infantile e pericolosa. Infantile nel senso di non matura, non consapevole della ratio alla base della legge elettorale che disciplina l’elezione diretta da parte dei cittadini del Sindaco. L’Ingegnere Ferraro, per quanto molto giovane, è rimasto ai tempi della Prima Repubblica, agli anni 90’ del secolo scorso, quando i Sindaci venivano eletti nel Consiglio dai consiglieri comunali: oggi non è così, la legge riconosce solo ai cittadini il diritto di scegliersi il proprio Sindaco, e domenica i cittadini di Vico Equense possono scegliere liberamente Maurizio Cinque come Sindaco della città nel pieno rispetto della legge.
Dicevo una concezione della democrazia infantile ma anche e soprattutto pericolosa; l’ingegnere Ferraro dice che in caso di elezione di Maurizio Cinque è già pronta una mozione di sfiducia per mandarlo a casa: un vero e proprio schiaffo ai cittadini di Vico Equense, che sono in tal modo “avvisati”, possono scegliere Maurizio come Sindaco ma la loro volontà non conta niente perché “loro” hanno già deciso.
Ripeto questa concezione della democrazia è molto pericolosa e per certi versi in sintonia con quella fiamma fascista che arde nel simbolo elettorale della lista che Ferraro rappresenta.
Allo stesso tempo sono convinto che le donne e gli uomini di Vico Equense sapranno esercitare il proprio diritto di voto liberamente affermando i valori autentici della democrazia.
In ogni caso, la coalizione che sostiene Maurizio Cinque non avrebbe i voti in consiglio comunale per realizzare, in modo autonomo, il proprio programma. Ferraro dice: il sindaco Cinque sarebbe disposto a rinunciare al proprio programma per realizzare quello degli avversari?
Anche rispetto a questa affermazione mi sento di richiamare l’attenzione dei cittadini ai tempi che stiamo vivendo; ma mi sbaglio o in Italia c’è un governo che tiene insieme quasi tutti i partiti dell’arco Costituzionale? La risposta è si. E allora io mi domando perché, se a livello nazionale è possibile, sulla base di un programma condiviso, governare il Paese, a Vico Equense questo percorso non sarebbe realizzabile? Già gli altri due candidati Sindaci, esclusi al ballottaggio, hanno espresso alla luce del sole la propria convergenza sulla candidatura di Maurizio Cinque, e sono convinto che in Consiglio altri saranno pronti a dialogare e a governare nell’esclusivo interesse della città.
Detto ciò posso aggiungere un ulteriore elemento di verità?
La verità è che hanno paura perché da un punto di vista politico hanno già perso queste elezioni; hanno messo in campo una straordinaria macchina elettorale chiamando alle armi i potentati locali, hanno schierato direttamente o indirettamente decine e decine di professionisti che si interfacciano quotidianamente con l’ufficio tecnico del Comune, e tutti sappiamo quanto questo argomento possa essere “persuasivo” nei confronti di una parte dell’elettorato, hanno mosso il cielo e la terra, ma il “loro” candidato si è perso quasi mille voti per strada: quasi mille cittadini, pur votando i candidati consiglieri della coalizione di Aiello, hanno preferito Maurizio Cinque come Sindaco, questa è la verità che nascondono ed è per questo che hanno già perso da un punto di vista politico.
Ho sempre pensato che i cittadini sono più avanti dei politici che li rappresentano e sono convinto che domenica i cittadini di Vico Equense apriranno le finestre ed i balconi delle proprie case per fare entrare un po’ di aria fresca e poi andranno a votare e voteranno Maurizio Cinque per portare una ventata di cambiamento nel Comune e nella città.