Il migrante | La “bellezza” dei banchi pieni e la versione “rivisitata” della favola di Cappuccetto Rosso

RUBRICA A CURA DI SALVATORE FOGGIANO
Cari lettori,
questo mese vi scrivo con animo più leggero, sono contento perché a scuola, proprio come auspicavo il mese scorso, gli alunni si sono tutti vaccinati e anche i miei colleghi e colleghe ammalati sono rientrati e vedere i banchi e le cattedre occupate mi solleva l’animo ogni mattina.

Con i miei ragazzi e ragazze, stiamo lavorando forte, si impegnano e seguono senza difficoltà il ritmo più veloce ma anche pesante che ho dato; stanno imparando i verbi e le parti del racconto e li vedo sforzarsi per ricordare bene, ma come al solito ( la mia idea di scuola è di un luogo dove si deve stare bene) ci divertiamo anche molto.

L’altra mattina come storia da analizzare ho scelto Cappuccetto Rosso e dopo aver chiesto a ciascuno di loro di scrivere la storia (con qualche aiuto dopo averla ascoltata, letta e vista alla L.I.M.) ho iniziato a leggere ciò che avevano scritto, ad alta voce; ho scoperto grazie alle loro versioni personali, che Cappuccetto alla nonna aveva portato di tutto: birra, vino, panini, pasta al forno, pizza, pane e porchetta e anche pasta al burro. Io alla fine della lettura di tutti i racconti ho provato a dire che era frutta e pasta ma sono stato zittito subito con un coro di ehhhhhhhh. Non solo ma siccome sono tutti alunni animalisti, hanno trovato il modo di far fare una brutta fine al cacciatore, ma qui mi sono astenuto dai commenti in quanto anche a me è sempre stato antipatico.
Per quel che riguarda la mia vita personale, non c’è proprio niente da raccontare al contrario di chi pensa e mi immagina a fare una vita smeralda, passo gran parte del poco tempo libero con il mio cane Stella nella villetta o nell’area cani; triste direte voi? Non proprio, infatti, per chi come me sta in un paese dove le conoscenze si limitano all’ambiente lavorativo è un ottimo modo per farne di nuove, come ad esempio un signore che porta il suo cane ed è un agente di commercio o qualcosa del genere e passa molto tempo a spiegarmi tutti i meccanismi economici che ci sono dietro al trasferimento di merci da un continente all’altro, il costo dei container, il vero valore delle valute e spesso ci divertiamo anche a fare previsioni socio- economiche insieme.

A pensarci bene, però, la vita smeralda la faccio perché ho la compagnia di mia madre e mia sorella e non lo considero mai scontato e con loro i sabati e le Domeniche che siamo qui, ci divertiamo a vedere nuovi luoghi di Roma o paesi vicini, anche se inevitabilmente il nostro pensiero torna spesso a Sorrento.
Bene, ora vi lascio e vi aspetto il mese prossimo.
Salvatore Foggiano