La prima versione del post – memorizzata nelle cronologie di Facebook – era decisamente eloquente: “Così sono stati ridotti i servizi igienici per i disabili del settore ospiti dopo la partita di calcio Portici-Sorrento del campionato di serie D. La domanda sorge spontanea: ma ‘sti strunz che hanno sfasciato il lavabo, oltre ai danni provocati, quale soddisfazione avrebbero avuto?”. E giù l’immagine del lavabo adagiato a terra, dopo essere stato – evidentemente – “divelto” dalla propria sede di parete e tubature.
La paternità del post, poi parzialmente modificato esclusivamente nella parte relativa all’epiteto “strunz” (cambiato in “vandali”), proviene dall’account “Enzo Cuomo sindaco”, di fatto riconducibile al primo cittadino di Portici.
L’accusa – per quanto ci si voglia appellare meticolosamente alla semantica delle parole – risulta sufficientemente circostanziata: chi ha occupato, domenica scorsa, il settore ospiti dello stadio “San Ciro” di Portici? I tifosi del Sorrento. A chi, dunque, dovrebbe riferirsi il sindaco di Portici, se non ai supporter costieri?
Ora, per quanto le male marce possano annidarsi dovunque (e pertanto, vanno sempre perseguite e condannate), la tifoseria rossonera è da sempre una comunità di persone perbene, e, nel suo complesso, si è sempre distinta per comportamenti composti e corretti. Lo dicono le statistiche, lo dice la storia. E anche se volessimo entrare nel complicato – e spesso paradossale – “dizionario del tifo”, il rapporto tra le due tifoserie – quella del Sorrento e del Portici – storicamente non denota particolare “acredine”, tale da fomentare – mai giustificati – atti ostili.
Chi avrebbe, dunque, sfasciato il lavabo del bagno dei disabili? Leggendo la discussione scaturita dal post del primo cittadino, viene a galla prepotentemente anche un’altra ipotesi: il lavabo versava già in quelle condizioni prima della partita col Sorrento. Lo riferisce più di un utente, anche con dovizia di particolari: “(…) frequento il San Ciro quotidianamente, la situazione è da mesi così, non risale a ieri”. E ancora: (…) già in passato abbiamo avvisato gli addetti alle pulizie che c’era questo guasto (…) Sinceramente viste le condizioni dello stadio, non mi meraviglio che questa cosa sia passata in secondo piano. Non sono qui per fare polemica, mi fermo. Chiamare “strunz” persone a caso, non mi sembra corretto se poi non si ha neanche cura delle proprie cose. Spero venga rimesso a nuovo in breve tempo e non lasciato così da mesi… E può chiedere a chiunque sia entrato in quei bagni, gli unici agibili per chi non fa calcio”.
L’augurio – naturalmente – è che sia fatta luce – quanto prima – sull’accaduto, non sparando nel mucchio, ma individuando tutti i profili di responsabilità.