La tentazione di essere felici | “Se l’egoismo è perseguire il proprio benessere, ho fallito anche da egoista”

LA TRAMA. Cesare Annunziata è un vedovo di settantasette anni, con due figli e dal carattere bisbetico e rompiscatole. La sua, è una vita piuttosto ordinaria, fatta di bicchieri di vino bevuti in compagnia di Marino, il simpatico vecchietto del secondo piano, incontri con Rossana, un’infermiera che arrotonda intrattenendosi con i vedovi del quartiere e infine delle poche parole scambiate contro-voglia con Eleonora un’anziana donna che si prende cura dei gatti del quartiere. Un giorno nel condominio arriva Emma, giovane e bella donna sposata con un pessimo individuo. Cesare intuisce subito che quella coppia nasconde un segreto grave e, tendenzialmente, il suo carattere lo porterebbe a non ficcare il naso negli affari altrui, ma d’altra parte non può ignorare la silenziosa richiesta di aiuto negli occhi della ragazza. Sarà proprio quello che scoprirà su di lei a fargli comprendere anche molte cose su se stesso.

IL PARERE.  Questo romanzo è stato pubblicato l’anno scorso, ma io l’ho letto soltanto qualche mese fa. Ogni volta che mi recavo in libreria, vedevo questo libro adagiato lì, sullo scaffale, e mi stuzzicava molto: mi incuriosiva il titolo, l’immagine di copertina ( che credo sia il lungomare di Napoli) e, non ultima, la trama nella quale però scorgevo sempre qualcosa che mi faceva desistere dall’acquisto. Ora, dopo averlo letto, mi posso consolare dicendo meglio tardi che mai!!

Cesare è senza dubbio un personaggio fuori dal comune, cinico e dai modi poco garbati, però è anche un individuo molto particolare, dietro i suoi modi brutti si nasconde un cuore buono, un cuore che non ci pensa due volte ad aiutare chi gli chiede aiuto o chi è in difficoltà, basta solo non aspettarsi abbracci, parole dolci o qualsiasi altro tipo di sentimentalismo. Non saprei se definirlo simpatico o antipatico ma di certo non ci sono mezze misure nei suoi confronti: o lo adorerete o al contrario lo troverete insopportabile. È un uomo che tutti definiscono egoista ma questo, a mio avviso è vero solo in parte: a tal proposito mi ha colpito (tra le tante) una frase nel testo :”egoista è colui che persegue il proprio benessere ad ogni costo, io il benessere non l’ho mai raggiunto: anche come egoista ho fallito”. Se si è d’accordo con questa affermazione allora non si può nemmeno considerare egoista un uomo come lui, in fondo non è vero che Cesare pensa solo a se stesso:  più che egoista, io lo definirei piuttosto un uomo amareggiato, e imbruttito dalla vita, una vita che purtroppo è stata caratterizzata da poche gioie, svariati errori e scelte mancate.
Lo stesso Cesare ha le idee chiare su questo: “le persone accigliate, scontrose e sfiduciate non sono davvero cattive è solo che, a differenza degli altri non sono state in grado di reggere la verità e cioè che il mondo non è un posto per i buoni”.
Cesare, infatti, giunto a un’ età piuttosto matura ha la possibilità di riflettere con lucidità e obiettività sulla sua vita, sui successi e sui fallimenti, su quello che avrebbe potuto fare e non ha fatto. In fondo è un po’ quello che facciamo tutti, anche da giovani
Questo romanzo è caratterizzato anche da una serie di riflessioni molto profonde, che come è mia abitudine, ho sottolineato per poterle rileggere di tanto in tanto. Dobbiamo ricordare inoltre, che, con la dovuta cautela che l’argomento richiede, l’autore affronta anche il delicato tema della violenza sulle donne. Cesare infatti conosce la bella e fragile Emma, nuova inquilina del palazzo, vittima di violenze da parte di quell’orrendo individuo del marito. Emma – se vogliamo – è l’unica, che probabilmente, a causa dei suoi problemi, certamente non guarda al cinismo o alla presunta antipatia dell’uomo, ma sarà una delle poche persone in grado di arrivare al buon cuore di quello strano individuo.
La scrittura di Lorenzo Marone è semplice e lineare, ma uno stile allo stesso tempo profondo e introspettivo. La storia è ambientata a Napoli e a tal riguardo permettetemi un’ultima riflessione personale: in una parte del testo, Marone cita il famoso parco di Edenlandia, un parco giochi alle porte di Napoli che negli anni Ottanta e Novanta andava per la maggiore! Insomma chi in quegli anni era un bambino non può non ricordare! Ci andavo spesso da piccola e, leggendo i nomi di alcune giostre come “il trenino vecchia America” “jumbo” o la “casa degli specchi”, mi sono quasi emozionata. Vi ricordo infine che di questo romanzo sono iniziate le riprese per il film con la regia di Gianni Amelio e un grande cast di attori; film che andrò a vedere soltanto per curiosità perché devo dire che personalmente apprezzo raramente la versione cinematografica dei romanzi soprattutto se mi sono piaciuti molto come in questo caso.

NOTIZIE SULL’AUTORE.  LORENZO MARONE è nato nel 1974 a Napoli dove tuttora risiede. Ha lavorato come avvocato per quasi dieci anni ma successivamente ha deciso di dedicarsi completamente alla scrittura, sua grande passione. Nel 2015 viene pubblicato “La tentazione di essere felici”. Nel marzo 2016 viene pubblicato “la tristezza ha il sonno leggero” entrambi pubblicati da Longanesi. Sono opera dello stesso autore inoltre i romanzi “ Daria”( 2012) edito da edizioni LaGru e infine “Novanta”( 2013) edito da Tullio Pironti editore.

MARIALUIGIA FOGGIANO

La tentazione di essere felici
di Lorenzo Marone

Editore: Longanesi                                       prezzo: cartaceo 14.90
Genere: narrativa contemporanea            e-book 9.99
Data di pubblicazione: 8 gennaio 2015