Libri | “Fai il possibile perché ciò che ti piace non diventi un passatempo da coltivare solo nel fine settimana”

La trama | Erri Gargiulo ha quaranta anni, è figlio di genitori separati e per questo motivo è cresciuto un po’ con la madre e un po’ con il padre. Entrambi i genitori si sono rifatti una vita e per questo adesso Erri si ritrova con una scombinata famiglia allargata composta da due padri, una madre e svariati mezzi fratelli come li definisce lui stesso. Erri è un uomo fragile e incapace di scegliere o di imporsi ma quando la moglie Matilde lo lascia Erri sarà costretto a fare i conti con se stesso e con le sue paure se non vuole rischiare di perdere quello che ha di più caro.

Il parere |  Lorenzo Marone, già autore del vendutissimo “ La tentazione di essere felici” torna con altro interessantissimo romanzo. Devo dire che dopo aver lasciato Cesare Annunziata, il burbero dal cuore buono, temevo di rimanere delusa ma per fortuna mi sbagliavo. Anzi vi confesso che tra gli ultimi due libri dello scrittore partenopeo, quest’ultimo mi è piaciuto un po’ di più.

Il tema affrontato è della famiglia allargata ma le chiavi di lettura e gli spunti di riflessione sono tanti. Il protagonista è davvero un bel personaggio perché vero e reale, un uomo come tanti, un anti- eroe che si presenta al lettore così com’ è: senza maschere e con tutte le sue incertezze e fragilità. Erri è estremamente insicuro, non ha mai il coraggio di esprimere le proprie emozioni e così le ricaccia puntualmente nello stomaco a danno di una gastrite che si porta dietro da tanti anni.

Va detto soprattutto che Erri è incapace di scegliere e per questo lascia sempre che siano gli altri a farlo per lui, è un uomo che ha sempre giocato in difesa, sempre impegnato a difendere se stesso dalla paura di soffrire ma questa volta le sue paure gli hanno fatto perdere di vista cose e soprattutto persone importanti. Ad un certo punto però capirà che nella vita ogni tanto è necessario imparare a giocare in attacco e per lui questo significa imparare a scegliere.

Il personaggio di Erri se da una parte tende a vittimizzarsi e adagiarsi nell’incapacità di cambiare vita o di fare delle scelte, dall’altra combatte ogni giorno con i suoi piccoli fantasmi, combatte ogni giorno per cercare di farsi accettare così com’è, con tutte le sue imperfezioni, fin quando capirà che per fare questo in fondo è necessario che sia lui per primo ad accettare se stesso.

Erri, per tutto il romanzo mi ha sempre dato l’impressione di un uomo che guarda il mondo da una porta appena socchiusa senza aver mai il coraggio di aprirla completamente. Un individuo che sino a quarant’anni ha vissuto sempre un po’ nell’ombra, cercando di non dare fastidio a nessuno.

Erri ha paura di soffrire ma allo stesso tempo quello che lo spaventa ( paradossalmente) è anche la felicità; perché non la conosce e probabilmente non saprebbe come gestirla: “il fatto che tu adesso sia mia moglie mi terrorizza, mi fa sentire responsabile della tua felicità ed io di felicità me ne intendo poco”. A volte – effettivamente – è più facile adagiarsi nella propria infelicità piuttosto che trovare da qualche parte la forza di reagire. È anche vero però che alla fine succede sempre qualcosa che ti costringe a fare i conti con te stesso. Seppur a modo loro, ogni componente della sua strampalata famiglia allargata gli sarà d’aiuto. Sì, perché Erri ha una madre che lui definisce il capo miliziano, un padre più o meno assente con il quale però alla fine riuscirà a ricucire un rapporto.  Poi c’è Mario, compagno della madre che è per lui un padre modello. Ci sono inoltre Valerio, Giovanni e Flo che lui definisce mezzi fratelli in quanto con ognuno di loro ha solo un genitore in comune; infine c’è Arianna, il personaggio più complicato della storia, l’unica con la quale Erri non ha nessun legame di sangue.

Lo stile di Marone è sempre molto piacevole, chiaro, semplice e diretto; anche questa volta torna con un romanzo ricco di riflessioni che ho sottolineato per poter rileggere di tanto in tanto. Devo dire che questo libro mi è piaciuto molto anche perché mi ha aiutato a riflettere su molti argomenti, mi ha fatto capire che nella vita non bisogna mai accontentarsi, e che seguire i propri sogni non solo è importante ma anche un vero e proprio atto dovuto verso se stessi. A tal proposito voglio condividere con voi una delle tante frasi che mi ha colpito: “fai il possibile perché ciò che ti piace non diventi un passatempo da coltivare solo nel fine settimana: è la via più diretta per trasformarsi in un infelice”. Questo romanzo è stato per me, in un certo senso, il libro giusto al momento giusto; e per questo sono doppiamente contenta di averlo letto.

Notizie sull’autore
Lorenzo Marone è nato a Napoli nel 1974. È laureato in giurisprudenza e ha lavorato per dieci anni come avvocato, prima di dedicarsi completamente alla scrittura. Ha pubblicato con Longanesi la tentazione di essere felici, e la tristezza ha il sonno leggero. Precedentemente ha scritto Daria a cura di Edizioni La Gru. e novanta edito Tullio Pironti.

MARIALUIGIA FOGGIANO

LA SCHEDA

LA TRISTEZZA HA IL SONNO LEGGERO
DI LORENZO MARONE
EDITORE: LONGANESI
DATA DI PUBBLICAZIONE : 7 MARZO 2016
GENERE: NARRATIVA CONTEMPORANEA
PREZZO: CARTACEO: 16.90
E-BOOK : 9.99