Sul destino degli alberi di Villa Fondi, il Presidente della sezione “Terra delle Sirene” del WWF, Claudio d’Esposito, è partito alla controffensiva e nella giornata di ieri ha inviato una dura nota alla Direzione Generale per le politiche agricole della Regione Campania, chiedendo di fare luce sulle cause che hanno portato al peggioramento delle condizioni delle grosse alberature insistenti nel parco.
“Nel comune di Piano di Sorrento – ha scritto così d’Esposito – nell’area esterna di pertinenza della Villa Fondi De Sangro, sono presenti 10 superstiti esemplari arborei di grosse dimensioni della specie Pinus pinea che, assieme ad un esemplare di leccio, un cedro del libano ed un albero del corallo, dopo la morte delle palme causata dal micidiale Rhynchophorus ferrugineus e di diversi lecci per infestazione da cerambix cerdo, rappresentano l’ultima testimonianza di alberature storiche del parco, testimoni del tempo, della storia e delle vicende umane, dall’indubbio valore botanico e paesaggistico.
Premesso che Il WWF già si interessò delle piante del Parco della Villa nel febbraio del 2014, allorquando l’amministrazione comunale intervenne sulle alberature con operazioni di potatura e di spostamento di alcuni alberi. Il WWF, in quell’occasione, espresse dure critiche sugli interventi di potatura che interessarono la quasi totalità delle piante, compresi gli esemplari arborei secolari, e portarono a drastici tagli di capitozzatura equivalenti ad amputazioni delle strutture arboree tali da danneggiare la stessa vitalità delle piante. Vista l’enorme importanza rappresentata dalla Villa Fondi De Sangro e dal suo tipico giardino in stile metà ottocento impreziosito da piante ed alberi, ci si chiese infatti se le operazioni di modifica della forma degli alberi, di riprogettazione degli spazi esterni e di eliminazione di talune essenze fossero state supportate da tutte le autorizzazioni necessarie degli enti sovraordinati e rispondessero ad un preciso disegno paesaggistico botanico e/o architettonico.
A tali interrogativi ad oggi non si è avuta risposta!!!
L’unica certezza è stato il constatare e documentare, all’indomani degli interventi, un progressivo e veloce peggioramento delle condizioni vegetazionali dei grossi esemplari di Pinus pinea che ha portato alla morte di due di essi.
A tale grave perdita si aggiunge il fatto che, su alcuni esemplari di pino, sono stati avanzati dubbi per quanto concerne il timore di una pericolosità strutturale a seguito di analisi e perizie effettuate dalla dott.ssa Agr. Elena De Marco e dalla Facoltà Agraria di Portici, su incarico dell’amministrazione, che giungono a richiedere l’abbattimento immediato degli alberi. Il WWF ha espresso perplessità motivate sulle conclusioni delle perizie commissionate dal comune e, nelle more di produrre ulteriori approfondimenti agronomici e/o di valutare interventi di messa in sicurezza delle alberature atti ad evitarne l’abbattimento, l’area dove vegetano tali essenze arboree è stata opportunamente transennata e interdetta al pubblico. Di recente infine, a causa di un forte vento di scirocco, si è verificato il crollo di una branca di un esemplare.
Visto che
Gli esemplari arborei di Pinus pinea della Villa Fondi di Piano di Sorrento rappresentano gli ultimi pini superstiti presenti sul costone tufaceo della città di Piano di Sorrento e costituiscono senza ombra di dubbio, per la loro mole e notevole altezza, un elemento indiscutibile del paesaggio e della geografia dei luoghi
Si chiede
Un Vs. urgente sopralluogo atto ad accertare le cause del disseccamento e della morte dei due esemplari di pino ed a predisporre eventuali misure di difesa fitosanitaria contro organismi nocivi che, qualora presenti, potrebbero minare la sopravvivenza futura anche degli altri alberi, provocando un grave ed irreversibile depauperamento del Patrimonio Arboreo Storico e del Paesaggio della Città di Piano Sorrento”.
Allegata alla nota una corposa documentazione fotografica che pubblichiamo.
Testo comunicato