Sì al collegamento porto-parcheggio Lauro: il retroscena della lettera in Regione

Dapprima una mobilitazione spontanea di cittadini, allertati dalla rocambolesca perdita di un finanziamento pubblico e dalla nefasta ipotesi di vedere finire il parcheggio Achille Lauro in mano “privata”. Poi, una lettera di un movimento locale, recapitata direttamente in Regione Campania lo scorso 17 giugno, per chiedere chiarimenti sull’esistenza di un nuovo finanziamento, necessario per completare l’opera. Infine, una missiva del sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo, convertito intanto alla “gestione pubblica”, per capire se c’era la possibilità di riacciuffare qualche contributo regionale.

Sono i “retroscena” che hanno scandito gli ultimi mesi della vicenda del collegamento, con tappeti mobili e ascensori,  tra lo scalo portuale di Marina Piccola e il parcheggio Achille Lauro. Un’opera che – a quanto pare – sarà finanziata con soldini tutti pubblici (e rimarrà in mano “pubblica”), stando almeno alle recenti dichiarazioni del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.

“Dopo aver perduto, in modo rocambolesco, un finanziamento pubblico determinante al completamento dell’opera e aver paventato l’ipotesi di affidare a privati la costruzione e la relativa gestione (attraverso il ricorso al project financing), l’amministrazione comunale di Sorrento potrà finalmente dare seguito alla realizzazione del famigerato percorso meccanizzato tra l’area di Marina Piccola e il parcheggio Achille Lauro – spiegano dal Movimento 22 dicembre, autore, in merito, di un’iniziativa in Regione -. A dispetto di un silenzio “locale”, a tratti, inspiegabile, la circostanza di voler realizzare l’opera con finanziamenti pubblici, in realtà, sembrava già nota a febbraio 2014, quando la Regione Campania, con la delibera 39, sembrava avere inserito il progetto nel programma d’intervento ‘Smart Stations”, inserito a sua volta nel Por Campania 2014-2020. Circostanza seguita dalle dichiarazioni del Presidente De Luca di destinare nuove risorse per la mobilità sostenibile nelle costiere amalfitana e sorrentina. Per tali ragioni, avevamo già provveduto, a giugno scorso, ad elaborare una richiesta al Presidente regionale, per chiedere dei chiarimenti”.

 Il resto è storia dei giorni nostri.