Parte da Sorrento e Massa Lubrense la rivoluzione bio destinata a trasformare le mense scolastiche. La cooperativa Prisma ha vinto l’appalto per il servizio di refezione per i prossimi tre anni nella città del Tasso e per il biennio 2016/2018 a Massa Lubrense.
La scelta di puntare sulla qualità, secondo un modello già sperimentato ed apprezzato nei nidi e nella scuola d’infanzia gestiti da Prisma, ha premiato la cooperativa. Infatti, la genuinità, il carattere biologico e la filiera corta hanno fatto la differenza rispetto alle altre offerte
Ulteriore elemento che assicura ai servizi affidati uno standard elevato è dato dalla presenza di parametri stringenti indicati nei bandi. Come l’esibizione dell’Iso 9001, una certificazione di qualità che prevede il rispetto dei protocolli più avanzati per assicurare prodotti genuini. Questa richiesta ha, di fatto, operato una preselezione, fornendo agli utenti e alle loro famiglie la garanzia di una buona offerta. Prisma ha riempito lo spazio tra il buono e l’ottimo, con prodotti bio, locali e freschi. Il km 0 rappresenta, da sempre, una scommessa di Prisma per aggiungere alla tavola i sapori della terra sorrentina. Qualche esempio? Pomodori, mele e legumi rigorosamente locali. L’olio extravergine prodotto dai frantoi della Penisola sorrentina. Il pane impastato con lievito madre e cotto nei forni di Sant’Agnello dalla stessa Coop Prisma.
L’impegno a portare qualità e gusto a tavola è un lavoro che crea un nuovo modello di offerta, coinvolgendo i coltivatori del territorio. Un percorso, questo, che oltre al miglioramento degli standard qualitativi, afferma una nuova concezione del fare impresa che punta a sostenere la rete delle produzioni locali. E così Sorrento e Massa Lubrense sono i primi Comuni in Costiera ad aver scelto una formula di refezione scolastica dove protagonista è il territorio.
Un altro dato significativo è il risparmio di circa 100mila euro che si è registrato a Massa rispetto al precedente appalto. L’Amministrazione guidata da Lorenzo Balducelli potrà scegliere di investire quel tesoretto in progetti che creino sviluppo o sostengano famiglie, occupazione, reddito. A Sorrento, invece, il costo si aggira intorno al 1 milione ed 800mila euro, in linea con i precedenti appalti ed assicura il servizio mensa ad una platea scolastica formata da circa duemila studenti tra scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado.
Il menù, ovviamente, segue le prescrizioni indicate dai due Comuni, rispettando la composizione dei piatti approvata dal Dipartimento prevenzione dell’Asl Napoli 3 Sud. Ciò consente non solo di seguire le linee studiate dagli esperti per una sana e corretta alimentazione, ma di aggiungere il sapore e la genuinità delle produzioni del nostro territorio.
N.D.M.