Storia di un coach ante litteram, ovvero “dell’ottimismo Leopardiano”

 

In un’epoca caratterizzata dalla totale assenza di buoni maestri, e con questo termine mi riferisco a “persone esemplari, punti di riferimento civile, culturale, politico e sociale”, arriva sugli scaffali delle librerie il nuovo libro di Alessandro D’Avenia, “L’arte di essere fragili”.

Un saggio, in realtà, scritto con la fluidità e la modernità stilistica che contraddistingue D’Avenia, che rende la sua personale retrospettiva su Giacomo Leopardi un vero e proprio cammino di consapevolezza.

Un viaggio attraverso le fasi dell’esistenza del grande poeta recanatese, che in realtà sono le fasi della nostra stessa esistenza, riviste alla luce dell’esperienza di insegnante dell’autore, e alla luce della sua crescita personale e della giovane età che lo avvicina a quello che egli stesso definisce il suo autore preferito.

In realtà, Giacomo Leopardi entra nelle nostre vite in un momento particolarmente delicato (l’adolescenza) attraverso i libri di scuola e le interpretazioni stereotipate, che lo rendono “uno sfigato” agli occhi dei giovani studenti.

E invece… invece Leopardi è un vero coach ante litteram, sicuramente inconsapevole di tale ruolo, ma per questo ancora più incisivo ed esemplare.

D’Avenia ci guida alla riscoperta del suo “ottimismo eroico”: sì, avete letto bene! Ottimismo eroico, una spinta irrefrenabile verso la vita e le passioni, un’indomita fiducia nel futuro e nelle sue infinite possibilità.

Giacomo Leopardi ci si svela, attraverso le pagine di questo saggio narrativo, in tutta la sua delicatezza e in un insospettabile vigore. Un talento per la vita, l’amore, la cultura, l’azione…

Un maestro delle Lettere, della Poesia, della Contemplazione, che diventa per i giovani di oggi un coach che li guida verso una consapevolezza di se stessi, che diventa azione consapevole all’interno dei vari contesti di vita e di cultura, di aggregazione e di relazione, in cui finalmente trovare senso e sostanza, diventando protagonisti della propria vita, e non anonimi spettatori!

 

Rosa Gargiulo

 

 

ALESSANDRO D’AVENIA – “L’arte di essere fragili”, Mondadori


Commenti

Una risposta a “Storia di un coach ante litteram, ovvero “dell’ottimismo Leopardiano””

  1. Rosalba Filardi

    Un libro semplice nella scrittura e nei concetti,un racconto su un Leopardi inedito ma autentico ,una lettura che piacerà ai ragazzi che affrontano lo studio del nostro amato poeta e sarà gradito agli adulti che ricordano ancora a memoria le poesie studiate da adolescenti.Scrivere un libro su Leopardi sarebbe stato un azzardo se D’Avenia non avesse trovato la chiave vincente che caratterizza un aspetto della vita adolescenziale: la fragilità ed è questa qualità umana che fa diventare i ragazzi adulti consapevoli che dona a questo romanzo-saggio il piacere della lettura.