Meningite, spavento e rassicurazioni corrono su Whatsapp: “L’insegnante sta bene, forma non contagiosa”

“L’insegnante ora sta bene: ha una sospetta meningite a liquor torbido, che non è né da meningococco, né da pneumococco, né emofilo. State sereni”.

La “rassicurazione” circola sugli smartphone, attraverso lo stesso mezzo dal quale, dal primo pomeriggio di oggi, a Massa Lubrense, era divampata la grande paura della presunta “meningite”, contratta da una insegnate in servizio negli istituti “Bozzaotra” e “Pulcarelli”, ora ricoverata all’ospedale “Cotugno” di Napoli.

Allarme che aveva assunto contorni ufficiali con una nota pubblicata sul portale dell’Istituto comprensivo “Pulcarelli Pastena”: “Come da accordi con il dottor Imperatore, referente per il Sep (Servizio epidemiologia e prevenzione) dell’Asl – si legge nel comunicato -, pur non avendo ancora certezza sulla natura microbiologica dell’evento morboso, in ossequio a quanto previsto dal protocollo medico, si trasmette, per opportuna conoscenza, lo schema farmacologico di profilassi per meningite da Neisseria Meningitis, da applicare ai contatti diretti (coloro che hanno soggiornato per almeno 2-3 ore in ambiente chiuso con soggetto ammalato)”.

E via via, l’elenco dei medicinali da assumere. Tra i quali uno sciroppo per bambini, andato praticamente a ruba (ma, a quanto pare, sarà rifornito nella giornata di domani nelle farmacie della zona). Nota che chiude con la decisione di sanificare l’ambiente scolastico per l’indomani. Sanificazione che compare, qualche minuto più tardi, anche in un’ordinanza del sindaco del Comune di Massa Lubrense, che, sulla scorta di una informativa dell’Asl e delle istituzioni scolastiche, dispone – per la giornata di domani – la chiusura dei comprensivi scolastici per consentire la “disinfezione delle attrezzature e suppellettili”.

Tanto basta per scatenare (e anche legittimamente) il terrore tra i genitori degli alunni delle scuole di Massa. Terrore che si riversa sui centralini degli ambulatori pediatrici e sui telefoni “privati” dei medici dell’area sorrentina.

Il tam tam diventa asfissiante su Whatsapp, dove il panico oramai sembra prendere il sopravvento. Fino alle rassicurazioni, sotto forma di messaggi scritti e di file audio, da parte di medici e di portatori “autorevoli” di notizie credibili: “La forma di meningite non è contagiosa, la maestra adesso sta bene”. Qualcuno “scrive” anche di eccesso di precauzioni, nell’attivazione del protocollo di profilassi antibiotica, e nella disinfestazione delle scuole. Ma tant’è. Di certo, restano le condizioni della docente (giudicate in ripresa) e l’interruzione delle lezioni per domani. Tutti “segni” di una giornata vissuta sul filo dell’incertezza e della paura.  Che, molti, vorrebbero cancellare presto.