“Io assessore a Piano di Sorrento? Tu vedresti il centravanti della Juventus giocare all’attacco della Juve Massa?”.
Sono queste le parole con cui l’ingegner Antonio Elefante ha liquidato la fantasiosa ipotesi che lo vedeva in corsa per un posto in Giunta in un fantomatico rimpasto dell’Esecutivo guidato dal Sindaco Vincenzo Iaccarino.
Parole inequivocabili! Piano di Sorrento non è alla sua altezza. E’ davvero poca cosa. Lui merita palcoscenici da Champions League, non campetti sterrati in cui si sfidano scapoli ed ammogliati.
Parole che qualcuno ha giudicato offensive, primo fra tutti l’ex Consigliere comunale Giovanni Iaccarino, seguito a ruota dall’ex Presidente della Pro Loco Domenico Cinque.
Cinque, che attualmente è dipendente comunale presso il Municipio carottese, ha così commentato:
“Mi spiace che una persona intelligente si sia lasciata sfuggire una frase così infelice. Mi spiace che non ho visto sui social una levata di scudi di noi carottesi a difesa del nostro paesino”.
Poi ha aggiunto:
“…per me, e spero per tanti di voi, Piano non ha nulla da invidiare agli altri comuni italiani (fatte ovviamente le debite proporzioni). La sua storia, le sue tradizioni, la sua gente sono preziosi tesori. Piano non è la Juventus (per fortuna) ma per me è e sarà per sempre il top club a cui ogni giocatore deve onorarsi di appartenere. Piano, la mia, la nostra Piano, aspetta le scuse dell’Ingegnere che sono certo arriveranno a breve”.
L’ultimo, in ordine di tempo, a prendere posizione è stato poi Antonio D’Aniello, il rappresentate del Partito Democratico in seno all’attuale civico consesso.
“Antonio Elefante alla sua età ancora non ha imparato che essere il primo della classe e dirlo sono due cose diverse”.
Ha scritto D’Aniello. Un commento che è costato al piddino una serie di improperi sciorinati sui social dallo stesso Elefante.
In mezzo tanti commenti di cittadini più o meno comuni, ma soprattutto un offensivo silenzio: quello dei rappresentanti istituzionali. Un silenzio che ha irritato lo stesso D’Aniello che ha così commentato:
“Il mio commento è sembrato roboante, in confronto al silenzio assordante di tutti gli altri amministratori locali che non hanno sentito l’esigenza di difendere la nostra città”.
E’ proprio quel silenzio tanto offensivo quanto assordante che merita un approfondimento.
Una riflessione.
Già, perché è mai possibile che un Sindaco, come Vincenzo Iaccarino, che monitora i social e la stampa locale h24 possa restare muto di fronte ad un affronto simile alla Città che rappresenta?
E’ mai possibile che un Sindaco, come Vincenzo Iaccarino, che risponde stizzito anche all’ultima delle massaie che si lamenta su facebook per un sanpietrino sconnesso, non riesca ad articolare la benché minima replica a quanto scritto maldestramente dall’ingegnere Elefante?
No! Non ci crediamo. Nessuno può crederci.
Quel “silenzio” offensivo, assordante e persino pavido ha una spiegazione. Deve avercela per forza.
Quel silenzio è frutto di una verità che tutti sanno, ma che nessuno ha il coraggio di confessare.
L’ingegner Antonio Elefante è un untouchable e la sua intoccabilità deriva dal fatto che, tramite il vice-Sindaco Pasquale D’Aniello, rappresenta uno degli “azionisti” di maggior peso dell’attuale maggioranza che governa la Città.
Questo Vincenzo Iaccarino lo sa. Così come lo sa il Presidente del Consiglio comunale Mario Russo e tutti gli altri “…amministratori locali che non hanno sentito l’esigenza di difendere la nostra città”. Lo sa persino Antonio D’Aniello che, molto timidamente, ha provato ad alzare la voce.
Lo sanno e per questo tacciono, offendendo la Città molto più di quanto ha fatto lo stesso Elefante.