Ambiente. M5S: “Commissario Arpac ammette le gravi criticità dell’agenzia”

“Un’audizione importantissima dove prendiamo atto che il Commissario dell’Arpac ha ammesso la gran parte dei gravi profili di criticità che abbiamo rilevato. Mi riferisco al sito web istituzionale che non è trasparente, manca del tutto di una serie d’informazioni fondamentali per la tutela della salute dei cittadini e dell’ambiente. E allora ci dicessero a cosa serve. I dati presenti nelle varie sezioni sono incompleti e in molti casi obsoleti e quindi non fruibili da parte dei cittadini, come quelli sulle rilevazioni delle centraline anche in aree fortemente inquinate”. E’ quanto ha affermato la Presidente della Commissione Regionale Trasparenza Valeria Ciarambino in occasione dei lavori della Commissione che si è riunita stamane sulla mancata trasparenza dell’Agenzia della protezione ambientale campana. “Ciò che ci preoccupa è anche la totale assenza dei dati sul personale – sottolinea Ciarambino – e questo in contrasto con la legge che obbliga alla trasparenza e pubblicazione di informazioni sui propri siti da parte delle pubbliche amministrazioni”. “Non si riesce a capire quanto personale è attualmente in dotazione all’Arpac – spiega il presidente – che inquadramento ha e quanto guadagna”. “C’è un altro aspetto che reputiamo grave e su cui faremo ulteriori approfondimenti – aggiunge –  e riguarda l’attuale struttura organizzativa dell’agenzia, che non corrisponde a quella prevista dal regolamento approvato dalla giunta regionale”. “Rileviamo addirittura – fa notare Ciarambino –  che sul sito è pubblicato il regolamento non vigente”. “A tal riguardo nel corso dell’audizione del commissario – evidenzia – abbiamo appreso che sono stati affidati incarichi dirigenziali sulla base del regolamento mai entrato in vigore e costituite strutture complesse rispetto a quelle semplici previste dal regolamento vigente”.  “Vista l’assenza odierna dei rappresentanti della Regione Campania, abbiamo ritenuto di riconvocare la Commissione Trasparenza sul medesimo tema – conclude Ciarambino – dobbiamo approfondire altri aspetti critici e questa volta alla presenza della Regione Campania, in quanto Arpac è un Ente strumentale che riceve finanziamenti regionali e quindi la Regione ha il dovere di esercitare una funzione di controllo. E da quanto emerso sembrerebbe che non lo faccia in maniera adeguata”. “Trovo scandaloso che oggi il commissario Arpac ammetta candidamente in Commissione Trasparenza – sottolinea il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Maria Muscarà, che aveva richiesto l’audizione odierna – che nonostante sia trascorso più di un anno dalle prescrizioni dell’Anac sulla scarsa trasparenza, nulla è stato fatto per adeguare il sito web e inserire i dati aggiornati sul monitoraggio dell’aria”. “L’agenzia che si occupa di ambiente non ha un efficace piano di monitoraggio – aggiunge Muscarà – le 88 centraline, sbandierate da De Luca, previste per il rilevamento degli inquinanti in realtà sono 52 e neppure funzionano tutte”. “Le informazioni sugli inquinanti se ci sono, nella migliore delle ipotesi sono pubblicate con 30 giorni di ritardo – attacca Muscarà – oppure addirittura dopo molti mesi”. “L’esempio più emblematico è quello di Napoli,  dove la centralina Osp. Nuovo Pellegrini per Pm 2,5 è stata eliminata all’inizio di gennaio – fa notare la consigliera regionale – si è perso così un elemento di monitoraggio di un inquinante killer”. “Non va meglio alla centralina Ferrovia, visto che da marzo 2016 non si acquisiscono più dati su anidride solforosa – aggiunge – mentre la centralina Argine ‘guarda’ il porto e per tutto il 2016 l’anidride solforosa non è stata monitorata”. “Ritengo grave la situazione di Arpac – conclude Muscarà – è davvero inaccettabile il burocratese che oggi ha inscenato il commissario, nonostante già da oltre un anno avessimo già denunciato tutte le criticità”.