“Una persona che non respira a fondo riduce la vita del corpo. Se non si muove liberamente, limita la vita del corpo. Se non sente pienamente, restringe la vita del corpo. E se reprime la propria autoespressione, limita la vita del corpo”. Mente e corpo sono un’unica cosa e si influenzano vicendevolmente, sosteneva Alexander Lowen, e definiva “armatura” o “corazza”, quell’insieme di tensioni muscolari croniche che si stabiliscono nel corpo nel corso della crescita. Il nome sta ad indicare la funzione che svolgono, ossia di protezione. Secondo Lowen i bambini imparano molto presto a reprimere le emozioni spiacevoli trattenendo la respirazione e, se questo meccanismo di difesa diventa abituale, si instaurano nel corpo delle tensioni croniche (a livello diaframmatico ma non solo) che limitano la respirazione e la percezione delle emozioni, soprattutto di quelle contenute nella pancia. Ampliando la respirazione con precise tecniche si ottiene un aumento di energia nonché un migliore contatto con le emozioni represse, consentendo così di integrarle all’interno della propria personalità. Le attività fondamentali non vengono svolte in modo meccanico, nemmeno respirare, mangiare e muoversi sono semplici atti meccanici. Una persona infatti si esprime attraverso le proprie azioni e i propri movimenti. Quando l’espressione di sé è libera, il fatto di scaricare la propria energia procura un senso di soddisfazione e piacere. Soddisfazione e piacere stimolano nell’organismo una maggiore attività metabolica, che si riflette in un respiro più pieno e profondo: quando c’è piacere le attività ritmiche e involontarie della vita funzionano a livello ottimale. Non è possibile aumentare il livello energetico di una persona solo ampliando la respirazione – altrimenti gli sportivi sarebbero gli esseri più felici del mondo e sappiamo che non è così anche se lo sport fa bene alla salute – è necessario aprire anche le vie dell’autoespressione che sono il movimento, la voce e gli occhi. Poiché carica e scarica, costituiscono un’ unità, alcuni approcci come le arti marziali, la meditazione e lo yoga nonché alcune tecniche di rilassamento lavorano contemporaneamente su entrambi gli aspetti: elevano il livello energetico e aprono la strada al flusso delle sensazioni e all’auto-espressione. Oggi è scientificamente provato che praticare 20 minuti al giorno di meditazione ha effetti concreti su diversi fronti: migliora il sistema cardio-vascolare, si stabilizzano i disturbi del sonno (iposonnia – ipersonnia) e dell’apparato digerente, migliorano le capacità di concentrazione, aumenta la produzione di endorfine – sostanza (neurotrasmettitore) che produce benessere e permette di anestetizzare il dolore ad esempio si sprigiona mentre facciamo sport, riduzione nella produzione di cortisolo che ha molti effetti nocivi abbassando le difese immunitarie e producendo l’ invecchiamento dei tessuti, inoltre praticare il respiro yogico, detto pranayama, è un’attività profonda in quanto connette il gesto materiale, di natura fisiologica, con stati d’animo e visualizzazioni. Approfondendo questa pratica, si diventa in grado di influire sulla propria personalità, sulla salute e sulle proprie attitudini.
Questi solo alcuni dei numerosissimi benefici. Per tanto, segnaliamo che presso il Centro Metamorfosi di Sorrento, in via degli Aranci 37/e, sarà possibile, a partire da venerdì 24 marzo, partecipare ad incontri di rilassamento psicofisico condotti dalla dott.ssa Margherita Di Maio, psicologa esperta in tecniche di rilassamento e dal maestro Angelo Armano insegnate di aikido e yoga del respiro.
Dott.ssa Margherita Di Maio, psicologa ad approccio umanistico e bioenergetico.
Per info 331 7669068
Dott.ssa Anna Romano, psicologa-psicoterapeuta dell’età evolutiva. Per info 349 6538043