A TE CHE VIVI IN ATTESA

Cara lettrice, caro lettore,

ti scriviamo dalle scomode scrivanie delle nostre case, che sono mense ma anche  postazioni pc, tavoli da gioco, ricreazione e progettazione. Com’è cambiata la tua casa in queste ultime settimane? Come stai in questo nuovo dis-ordine?

Ti scriviamo una lettera senza cappelli introduttivi, né citazioni scientifiche, né rimandi dotti, perché vorremmo entrare un po’ nella tua casa e lasciarti entrare nella nostra, e così ci siamo preparate bene. I capelli sono acconciati, un velo di trucco e anche le unghie sono laccate: una rossa, l’altra rosa. In queste settimane avrai letto tanto, non solo su quello che sta accadendo ma anche su quali sono le dritte migliori per vivere al meglio, o “al meno peggio”, questo strano periodo. Articoli, post, perfino seminari su come gestire l’ansia! Se ci segui sui social saprai che anche noi stiamo provando a tenervi informati, a suggerirvi simpatici e stimolanti giochi da fare con i piccini, strategie per gestire le emozioni. Tutto, veramente, molto bello! Ma come voi forse, siamo stanche dei dictat, di suggerimenti e routine da seguire. Siamo tutti in attesa che arrivi la fine, che ci dicano di poter uscire di nuovo liberamente, in attesa di sentirci di nuovo al sicuro fuori e dentro le nostre case. Facciamo come i bambini allora, fingiamo d’essere nei nostri soggiorni insieme, anzi no, in cucina che è più intima. Prepariamoci un tè e chiacchieriamo delle nostre attese, delle speranze che danno i tramonti mozzafiato delle ultime sere, una natura molto meno inquinata che urla la sua bellezza così forte che anche quando proviamo a mortificarla con foto e video lei niente, non ce lo lascia fare. Raccontiamoci di quella volta che ci siamo sentiti così, anche se non c’era la quarantena e il virus malefico, e di come ce l’abbiamo fatta; suggeriamoci nuove ricette ed esercizi per il fitness miracolosi.

Ancora un po’ di tè, grazie- voglio raccontarti della paura e di come le impedisco di prendere il sopravvento e dei sogni per un domani difficile che richiederà tutta la nostra tenacia e creatività e voglia di vivere.

Ancora qualche minuto- voglio raccontarti delle candele, delle preghiere al vento, dei pensieri d’amore per chi si sente solo, per chi va a lavoro ed ha paura, per chi a lavoro non ci può andare più e teme di perderlo per sempre. Per ognuno di loro, ti giuro, un pensiero d’amore al giorno, milioni di pensieri d’amore che mi fanno dimenticare il rubinetto aperto, il lavoro iniziato e da completare, la mail da inviare. Non mi importa. E adesso dimmi di te, raccontami della tua attesa, dei desideri inespressi, della voglia che hai di fiorire oggi, in casa, ma anche domani, sempre!

La quaresima e Pasqua sono metafore meravigliose del viaggio dal dolore alla gioia, dalla morte alla rinascita. La quaresima si è conclusa e facciamo che finisca anche dentro di noi per lasciare spazio alla speranza. Che tu possa sentire calore e vicinanza, che i tuoi pensieri siano d’amore e le notti colorate di sogni bellissimi. Che sia per tutti noi un’attesa feconda, che ci regali giorni pieni di luce.

Vi abbracciamo uno ad uno, senza distanza, ora.

Anna e Margherita