“Stop alle trivelle della legge Renzi che consentiva alle multinazionali anche in Campania la perforazione dei territori per l’estrazione e lo stoccaggio degli idrocarburi liquidi e gassosi. Una battaglia cominciata l’anno scorso dal gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale con la presentazione dell’emendamento ‘Santuari dell’acqua’ al collegato al Bilancio poi irresponsabilmente bocciato dalla maggioranza”. Lo dice la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Maria Muscarà dopo l’approvazione all’unanimità in Commissione Ambiente del documento finale nato dal lavoro del tavolo tecnico che con la tutela e la conservazione delle acque superficiali e sotterranee esistenti sul territorio regionale destinate al consumo umano, vieta l’estrazione degli idrocarburi. “Una proposta nata proprio dal nostro emendamento sui Santuari dell’acqua – spiega Muscarà – che ha dato vita a una serie di audizioni in Commissione Ambiente e l’istituzione di un tavolo tecnico a cui hanno partecipato scienziati e associazioni come il professore Franco Ortolani e Italia Nostra”. “La svolta l’11 gennaio scorso con la costruzione di un documento – evidenzia la consigliera – finalizzato a proteggere le aree a rischio della nostra regione”. “Con l’approvazione all’unanimità della proposta di legge in ‘Misure in materia di tutela delle risorse idriche regionali’ in Commissione Ambiente – sottolinea Muscarà – si vieta la ricerca, l’estrazione e lo stoccaggio di idrocarburi nonché la realizzazione delle relative infrastrutture tecnologiche nelle aree di affioramento di rocce carbonatiche così come sono riportate nella cartografia idrogeologica del Piano di gestione delle acque del distretto idrografico dell’Appenino Meridionale”. “Per chi prefigurava di trasformare pezzi del territorio campano in una gruviera facendo le spalle larghe grazie ad una indegna legge partorita dal governo Renzi deve rassegnarsi – puntualizza – mi riferisco alla Shell già in pole position per richiedere autorizzazioni per trivellare”. “Il Movimento 5 Stelle è soddisfatto di aver condotto una battaglia di civiltà e partecipazione – conclude Muscarà – per bloccare il tentativo di sfruttamento e devastazione del territorio campano in difesa del patrimonio acqua”.