È davvero una squadra compatta la maggioranza, come dice il presidente del Consiglio comunale Massimo Trignano?
Senza se e senza ma. Mi sostengono e io ricambio la fiducia delegando. Ciascuno si occupa di un argomento specifico, che segue in prima persona, interfacciandosi con me. Poi c’è un buon clima, creatosi anche grazie all’appuntamento settimanale con la riunione di maggioranza, o l’incontro tra consiglieri che, di volta in volta, incontrano singolarmente gli assessori. Ancora, ci sono le commissioni dove i nostri sono quasi sempre presenti, mentre – ahimè – l’opposizione spesso e volentieri diserta.
Anche in giunta tutti d’amore e d’accordo?
Dopo il periodo problematico legato alla revoca dell’incarico di Laura Del Pezzo, abbiamo recuperato serenità ed equilibrio con il nuovo assessore al Bilancio, Daniela Gianna. Non mancano i confronti, anche duri, ma ogni decisione è assunta in modo collegiale. Del resto, ho fatto del dialogo e del confronto il tratto distintivo del mio modo di amministrare. Sia il sindaco del comune limitrofo o un cittadino, io non mi ritraggo dall’incontro. E rispondo sempre al telefono.
Cosa serve a Vico Equense?
Esattamente quello che stiamo provando a fare. Purtroppo ci sono dei tempi burocratici che ci rallentano molto. Penso, ad esempio, al risanamento dei mutui per realizzare delle opere. Stiamo lavorando per dotare la Città di infrastrutture importanti e sviluppare un sistema di mobilità sostenibile. Ci sono diversi progetti in itinere.
Si riferisce agli ascensori che collegheranno la stazione ferroviaria con la marina di Vico?
Quella è un’opera che sarà interamente curata dall’Eav, per rispondere all’assenza di parcheggi e consentire a cittadini e turisti l’accesso alle spiagge. Ma penso anche ad un altro importante progetto, solo momentaneamente accantonato, che consiste nel collegamento, tramite ascensore, della villetta Paradiso con la marina di Seiano. C’è da dire, però, che Gennaro Cinque è riuscito, prima da sindaco, poi da assessore, a realizzare tanti interventi che ci consentono, oggi, di poter guardare avanti e programmare, come l’interramento di fili elettrici, la separazione di acque bianche da acque nere o la realizzazione del gasdotto.
Parliamo del Faito?
Croce e delizia. La situazione non è semplice, a causa di problemi burocratici legati alle competenze. Il comune di Vico Equense è stato il primo ad intervenire nei giorni della frana, nonostante spettasse a Regione e Città metropolitana, in qualità di proprietari, gestire l’emergenza. La regione, attraverso il Genio civile, ha provveduto a due stanziamenti: 50mila per imbrigliature e reti e 25mila per pulitura di zanelle e impluvi otturati. Intanto è iniziata l’opera di rimozione del materiale lungo via Nuova Faito. Si stima che saranno circa quaranta camionette.
Trasporto pubblico locale. Poche corse, assenza di tabelle orario alle fermate, nessuna pensilina. Non crede sia prioritario dare una risposta agli utenti?
Le rispondo con una domanda: ricorda la situazione di due anni fa? Gli autobus erano tutti fatiscenti e, spesso, si fermavano lungo il tragitto per problemi meccanici. Oggi sono garantite più corse e mezzi sicuramente meno obsoleti. Per di più, abbiamo un tavolo permanente con l’Eav e ogni mese c’è un incontro. Abbiamo ottenuto molto, sia rispetto ai viaggi che all’affidabilità dei bus. In estate, poi, avremo le navette per le spiagge ogni mezz’ora, fino a mezzanotte. Partiremo già dall’inizio di giugno. Inoltre, sempre con l’Eav, è stato predisposto un progetto per riqualificare piazza Vesuviana. Per quanto riguarda le tabelle, l’azienda le consegnerà, mentre il comune si occuperà di installarle. Credo che l’immagine della Città sia importante, e ci sto lavorando tanto. Già ci stiamo occupando della cartellonistica e della segnaletica. Per quanto riguarda le pensiline, insieme con l’associazione Pizza a Vico, abbiamo pensato di realizzarle in ogni frazione utilizzando parte del ricavato dell’evento.
Possono i grandi eventi far crescere l’economia del Paese?
Io credo che siano dei veri pilastri dell’economia del Paese. Ne abbiamo cinque, e costituiscono una vetrina fondamentale per il Paese. Pizza a Vico, Capo d’Orlando, la festa degli chef stellati, il Social World Film Festival e il Natale. Ciascuno rappresenta un attrattore, anche per target diversi. Posso già anticipare la data del Capo d’Orlando: il 25 maggio. Nella prima settimana di giugno ci sarà la Festa a Vico e a luglio il Festival del cinema. Sui dettagli non posso essere più preciso perché, archiviata Pizza a Vico, inizieremo a concentrarci sugli altri eventi. Per ora, la Città si goda l’arte inimitabile dei nostri pizzaioli, mentre noi amministratori continueremo a lavorare dietro le quinte per garantire non solo la riuscita dei grandi eventi, ma la gestione della quotidianità. Perché chi governa la Città non si occupa solo di tagliare nastri o seguire le processioni, ma il sabato e la domenica resta in ufficio a leggere la posta e a rispondere alla corrispondenza, sacrificando il tempo da dedicare agli affetti per fare il bene della propria Città. Oggi, dopo due anni, sono un po’ meno Andrea, ma mi sento in pieno il sindaco di Vico Equense.
Nancy De Maio
Commenti
Una risposta a “Andrea Buonocore “Con me la Città cambia, in meglio””
Purtroppo però l’On.le Sindaco non passeggia lungo Via Filangieri in direzione Seiano e quindi non vede lo scempio del vallone del rivo D’arco, o in direzione opposta verso la stazione Circumvesuviana di Vico dove è senza fine l’aumen di volumetria di una costruzione che ormai si estende dalla strada della Marina alla strada sovrastante, più qualche altra costruzione in una area adibita a parcheggio per i bagnanti.