I primi due mesi dell’anno turistico hanno portato nelle casse comunali 678 mila euro. 24mila in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Un risultato che oltre a rifocillare l’erario cittadino fa ben sperare rispetto al vivo della stagione turistica che entra nel pieno proprio nel periodo estivo. Nel dettaglio, il mese di aprile ha portato complessivamente 286 mila euro, così divisi: 231mila dalle strutture alberghiere (erano stati 220mila ad aprile 2016) e 55mila da quelle extralberghiere ( 49 mila nello stesso mese dello scorso anno). Maggio, invece, ha portato 392mila euro, di cui 318 dagli alberghi (314 mila nel 2016) e 74mila da b&b e affini (erano stati 71mila nel 2016). Il dato conferma lo stato di buona salute dell’economia sorrentina fondata in prevalenza sul turismo e sui servizi legati agli ospiti. Il trend della tassa di soggiorno offre il quadro di una evoluzione costante del movimento turistico. Dal 2012 al 2016 si è registrato un aumento di ben 600mila euro nel gettito legato alla tassa di soggiorno.
Infatti, nel 2016 il Comune ha incassato 2 milioni e 752mila euro, mentre nel 2012 erano stati 2milioni e 140mila, per crescere nel 2013 a 2 milioni 181mila, 2 milioni e 296mila nel 2014, più significativo l’incremento nel 2015 con 2 milioni e 465mila euro. Se nel 2012 gli hotel contribuivano con quasi due milioni di euro ed i b&b con 176 mila, oggi il rapporto si è riequilibrato. Nel 2016 gli extralberghieri versano un quarto.
Interessante anche la crescita dell’importo legato alle strutture extralberghiere che nel 2012 contribuivano al gettito dell’imposta con poco più di 176mila euro ed oggi nei soli primi due mesi dell’anno portano all’erario cittadino 129mila euro. Mentre lo scorso anno l’articolata galassia di b&b, affittacamere e case vacanza ha contribuito al gettito dell’imposta con 467mila euro. Un dato questo da leggere sia in termini di incremento evidente dei posti letto messi a disposizione dal comparto extralberghiero, in costante crescita – si stima che sono circa 500 le strutture di questo tipo a Sorrento con richieste in aumento esponenziale– sia come effetto diretto dei controlli e del monitoraggio costante che su questa tipologia di struttura ricettiva svolge la polizia municipale. Sullo sfondo resta ancora da chiarire l’aspetto relativo all’aumento della tassa, prevista già nel bilancio di Sorrento, fino ad oggi vietata dalla legge, ma di recente è arrivato il via libera nell’approvazione dell’ultima manovra finanziaria. Cosa farà il Comune?