La nascita nel 1608
Terzo appuntamento con il “dietro le quinte” delle congreghe carottesi che organizzano le Processioni della settimana santa.
Oggi rendiamo visita all’Arciconfraternita della Santissima Annunziata, nella sua storica sede posta alle spalle della Basilica di San Michele Arcangelo.
La sua fondazione risale al 1608 e la si deve a Jacopo Agnello Pollio. L’assenso regio, però arrivò quasi un secolo e mezzo dopo. Il 30 maggio 1753.
Successivamente venne aggregata all’Arciconfraternita del Gonfalone eretta sotto il titolo della SS. Vergine Annunziata nella Chiesa di Santa Lucia in Roma con decreto del Papa Benedetto XIII il 19 febbraio 1723 con tutti i privilegi connessi.
Gli scopi e le obbligazioni a carico dei confratelli, originarimanente consistevano in:
1°) Confessarsi, e comunicarsi ogni prima domenica di mese, ed in tutte le feste della SS. Vergine, e del Signore.
2°) Associare i cadaveri degli ascritti nelle Esequie, ed intervenire alle altre funzioni a richiesta del Priore.
3°) Pagare ogni mese una cinquina, ossia carlini tre annualmente sino alla somma richiesta di ducati 12,50 o pure in una sola volta in vita ducati 9,00 dentro la Parrocchia, o ducati 12,50 fuori la Parrocchia in vita.
A fronte di queste partecipazioni si godeva di esequie, sepoltura, messe e suffragi vari.
La storia della processione negli scritti di Nino Cuomo
Come riportato nel testo “Le Processioni della Settimana Santa in Penisola Sorrentina” di Nino Cuomo con illustrazioni di Bruno Balsamo, pubblicato nel mese di marzo del 1986…
La processione parte dalla Confraternita, subito dopo la fine della messa in «Coena Domini» e viene aperta da dodici lampioni argentati; seguono i tamburi come segnale del sopraggiungere del corteo e una grande vela azzurra a sei fiocchi con al centro una riproduzione dell’ Annunziazione. Alle spalle della vela cominciano a scorrere le immagini dell’ultima cena rappresentate dal pane e dal vino, dal bacile e dalla tovaglia della lavanda dei piedi, per poi continuare con il tradimento, l’arresto, l’interrogatorio, la tortura di Gesù ed infine la morte e la deposizione dalla Croce. Sono tutti quadri composti da simboli ed incappucciati vestiti di bianco (alcuni recanti mozzetti azzurri bordati in oro). Oltre al tradizionale coro del «Miserere», da qualche anno, anche in questa processione, è stato inserito un nuovo complesso corale femminile (numeroso quanto il primo) che canta il salmo «Parce Domine». Il corteo che reca all’inizio dei simboli («misteri») il Vangelo «quale fonte diretta di ciò che viene rappresentato», percorre le principali vie di Piano di Sorrento, (cambiando ogni anno percorso) e visita «un numero dispari di Sepolcri» chiudendo in segno di omaggio con la visita a quello allestito nella Basilica Parrocchiale di S. Michele.
A guidarci è il Primo cerimoniere Michele Russo
Attuale Priore della Congregazione è Giuseppe Cuccaro.
Al nostro ingresso nella chiesa sede del sodalizio siamo accolti da una sorta di “manichini” che indossano gli abiti dei “processanti”. Com’è consuetudine sull’altare sono in mostra i simboli della Passione. In fondo alla navata a destra si accede al “quartier generale”. Purtroppo il Priore non c’è. Troviamo la disponibilità di Michele Russo. Maestro di cerimonie.
Russo inizia illustrandoci le modalità con cui vengono distribuite le vesti. Ci racconta un po’ di storia della Congrega e poi ritorniamo all’interno della Chiesa. All’altare. A quei simboli esposti che ci vengono ad uno ad uno illustrati. Partendo dal libro dei Vangeli.
Sono circa 900, compreso coro e banda, a partecipare alla Processione della SS. Annunziata.
Buona visione.
Johnny Pollio
(Foto e video by Nino Lauro)