Fermento, partecipazione, quel pizzico di “sana tensione” che accompagna la vigilia delle “grandi occasioni”. Occasioni che, almeno in questo caso, si rinnovano ogni anno. Ma ogni anno è un po’ come “la prima volta”.
Quando stamani le telecamere di Agorà hanno “varcato” la soglia della chiesa dell’Annunziata, tra la “nuova” piazza Veniero e i vicoli del cuore antico della città, i pensieri e la devota preparazione di decine di confratelli-volontari (giovani e meno giovani) dell’Arciconfraternita di Santa Monica erano già proiettati alla notte di domani, quando più 500 incappucciati, alle 3 di venerdì mattina, vestiti col saio bianco, si incammineranno lungo le strade della città per il tradizionale percorso della processione della Passione e della “visita agli altari della reposizione”.
Oggi, intanto, chiesa “aperta” ai visitatori, specie ai “piccoli alunni” delle scuole della città, per approfondire la storia e la simbologia della storica processione “bianca”. Nei lati, gli “oggetti” della Passione (i cosiddetti “martiri” di Cristo), fiaccole, lampade e “crocette”. In sottofondo, le note delle celebri marce funebri. Al centro, l’antica effigie della Madonna Addolorata, fresca di restauro.
Nell’aria, tanto fermento e tanta cordialità. “Volete il priore? – ci chiede uno dei giovani confratelli – Venite con me”. E comincia qui la nostra visita “dietro le quinte” della “bianca” di Sorrento (video in alto).
(Giuseppe Damiano – Intervista di Nino Lauro).
Commenti
Una risposta a “Aspettando le processioni | Dietro le quinte della storica “bianca” di Sorrento ”
Le processioni a Sorrento andrebbero sospese per qualche anno, le persone delle confraternite han creato un fanatismo intorno a questo evento tale da far allontanare molte persone da questi ambienti.
La fede é altro, questo é solo spettacolo per i turisti.
Buona serata