Una tegola cade sull’Avf, la storica associazione volontari del Faito, fondata da Gennaro Cinque ed oggi presieduta da Giuseppe Buonocore, impegnata da anni nella tutela e valorizzazione dell’area montana del territorio e che conta su un centinaio di collaboratori. L’associazione è stata cancellata dall’Albo regionale delle associazioni di volontariato per gravi inadempimenti amministrativi. La notizia ha la sua rilevanza. Infatti, l’Avf, a Vico Equense, dal 2007 ad oggi, gestisce in convenzione con il Comune il servizio di protezione civile con attività antincendio e avvistamento nell’area del Monte Faito, ricevendo un rimborso spese per i volontari. Il provvedimento di esclusione è contenuto nel bollettino ufficiale della Regione Campania del 3 febbraio scorso che richiama una determina dirigenziale del 27 gennaio in cui è disposta la sanzione verso il sodalizio, a seguito di una attività ispettiva e di monitoraggio nei confronti delle associazioni presenti nell’Albo. Motivo della cancellazione? Mancato rispetto delle norme che impongono alcuni obblighi alle associazioni iscritte. In concreto, il regolamento regionale fa riferimento, tra le cause che determinano l’esclusione dall’Albo, la mancata presentazione del bilancio negli ultimi due anni e l’assenza del report che attesti l’attività svolta. Queste sarebbero, quindi, con ogni probabilità le ragioni che hanno portato la Regione alla sanzione. L’ufficio regionale, il 18 novembre scorso, ha scritto alle associazioni non in regola di perfezionare la propria posizione, dando il termine del 22 dicembre per gli adempimenti. Questa data deve essere spirata senza conseguenze. Inoltre, nel provvedimento regionale si dice anche che sono state concessi ulteriori trenta giorni all’associazione per poter contro dedurre e motivare le proprie ragioni. E’ evidente che le controdeduzioni non sono state esposte o se esposte non sono state accolte. Ora, all’Avf, resta solo il ricorso giurisdizionale. Ma il punto vero è legato alle conseguenze che il provvedimento della Regione comporta. L’inclusione nell’albo regionale consente alla associazioni iscritte la possibilità di ricevere contributi pubblici e di stipulare convenzioni con gli enti locali. Pertanto sulla base di questo presupposto è da ritenere che, se le’esclusione fosse confermata, l’Avf non potrà per il futuro ottenere il rinnovo della convenzione per il servizio antincendio nell’ambito della protezione civile comunale, né svolgere altre attività in convenzione con il Comune. Sulla questione abbiamo sentito il presidente Aldo Buonocore che minimizza l’accaduto ” siamo pronti a rifare l’iter per ottenere l’iscrizione nuovamente”.