Azzannata da un meticcio, ma nessuno è intervenuto

Spettabile Agorà,

mi chiamo MariateresaCaiafa, sono di Vico Equense e vi scrivo per raccontarvi uno spiacevole episodio di cui sono stata, mio malgrado, protagonista. Da quando ho subìto un’aggressione – senza alcun motivo o preavviso – da parte di un meticcio di grosse dimensioni presso il mio borgo, Santa Maria del Toro, ho sentito il bisogno di riportare l’attenzione sull’accaduto, per avere la possibilità di divulgare un messaggio a tutti coloro che hanno e amano il proprio animale domestico: “non sottovalutate la loro parte aggressiva; fate più attenzione al loro accudimento e ai loro bisogni psico-fisici, in modo da evitare conseguenze tali da sfociare in tragedia. Il senso civico non può risvegliarsi solo quando accade qualcosa, bisogna tenerlo acceso sempre, cercando, come in ogni altro campo della vita, di prevenire anziché curare”.

Era il 17 settembre, stavo rincasando dal mio allenamento in bici. Improvvisamente un’ombra nera si scagliasu di me, un dolore atroce alla caviglia mi attanaglia, un cane mi aveva appena azzannato. Riesco a liberarmi ma non a proteggermi dal secondo attacco, questa volta è il polpaccio a farne le spese, i canini hanno iniziato ad affondare e ancora oggi non capisco dove abbia trovato la forza e la freddezza nel districarmi. Nonostante il tutto sia avvenuto in un brevissimo lasso di tempo trovo la piena lucidità e questa volta non mi faccio trovare impreparata dai successivi attacchi, utilizzo la mia bici come scudo riuscendo a tutelarmi fino all’arrivo dei vigili urbani di Vico Equense.

C’era un gruppo di donne impaurite sull’uscio della chiesa. Una di loro era stata azzannata prima di me. In ospedale ho trovato la mia vicina,dolorante per lo stesso motivo. Solo in un secondo momento ho scoperto che anche un dodicenne ha subìto lo stesso trattamento. Fortunatamente la sua scaltrezza lo ha salvato: infatti, lui si è rifugiato nella prima casa vicina. Purtroppo, si porterà dietro, per tutta la vita, il terrore verso i cani.

Se ci fosse stato mio nipote di soli tre anni – che tutti i giorni fa quella strada con la madreper prendere l’auto – non ce l’avrebbe fatta, il suo corpicino non è robusto come il mio, lui non avrebbe avuto la forza per divincolarsi da quelle ganasce che ti lacerano ferocemente la pelle, istintivamente non si sarebbe protetto e non sarebberiuscito a scappare. Non odio quel cane e mai potrò avercela con lui, sicuramente era spaventato o si era perso, sinceramente non so cosa gli sia passato per la testa, ma il mio rammarico va verso i suoi padroni, responsabili della sua cura e della mia/nostra “vita”. Io e i miei vicini stiamo uscendo da questa storia con lividi, lesioni cutanee con tanto di dolore penetrante e una marcata, giustificata diffidenza verso i quadrupedi. Per di più siamo in attesa di informazioni circa il libretto sanitario del cane per capire se effettuare altre cure del caso dopo l’antitetanica più il ciclo di antibiotici.

Sono molto arrabbiata verso i miei concittadini; nessuno ha chiamato qualcuno per vedere perché stesse li, o perché stesse attaccando. Mi chiedo perché nessuno abbia fatto niente,nonostante abbia assistito al tutto. Gli attacchi sono iniziati alle 16 e terminati alle 18. Horiscontrato uno scarso senso civico e,se mai un giorno prenderò visione delle scene dell’attacco registrate dalle telecamere pubbliche del Comune di Vico Equense, so già che quel rammarico – che oggi provo – si rafforzerà ancor di più.

Così come gli animali vanno tutelati, anche gli esseri umanidevono essere tutelati. In questi giorni, in tanti mi hanno fermata per saperne di più, ognuno aveva da raccontare una storia di una qualche aggressione da parte di cani. Alcuni hanno denunciato, ma spesso ho sentito la frase “è caduto tutto nel dimenticatoio”.Perché?Forse le denunce sono state lasciate cadere, forse tanti non hanno più voluto andare a fondo raccomandandosi a un legale. Così, tutto è stato buttato velocemente alle spalle.

Sappiate che quando un cane, gatto o altro animale morde una persona o un altro animale, un veterinario dell’Azienda USL deve visitare l’animale che ha morso, per escludere una sintomatologia riferibile a rabbia, malattia molto grave, ma fortunatamente del tutto assente dal territorio nazionale. Nel caso dei cani, il veterinario effettua anche una valutazione comportamentale circa la natura dell’aggressività che il cane ha manifestato, utilizzando il metodo del Dr. Joel Dehasse. Tutte le spese saranno a carico del proprietario del cane. Io e i miei vicini abbiamo denunciato poiché, oltre ad essere un nostro diritto è anche un dovere civico:situazioni così traumatiche e disdicevoli non solo non devono più accadere, ma non possono essere accantonate con tanta superficialità. Mettiamoci una mano sulla coscienza e domandiamoci: “se ci fossi stato io?“.Sappiate che la responsabilità per omessa adozione di tutte le cautele, per il codice civile e penale, è sempre del padrone del cane.

Mariateresa Caiafa

 

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