- Prima infanzia, da 0 a 1 anno
- Età pre-scolare, da 1 a 4 anni
- Età scolare da 5 a 9 anni
- Prima adolescenza da 10 a 14 anni
Nella prima infanzia sono al primo posto come causa di infortunio le cadute, perché a quest’età il
senso del rischio è inesistente. Quello che va consigliato è di:
- fare attenzione alle caratteristiche di tavoli e mobili instabili o con spigoli vivi, cui apporre protezioni adesive di gomma;
- non lasciare mai i bambini soli mentre si sta cambiando il pannolino sul tavolo o sul letto;
- usare i mezzi di contenzione su seggioloni e passeggini;
- usare i cancelletti appositi a protezione delle rampe delle scale;
- evitare culle che presentino spazi ampi tra le sponde o sponde troppo basse.
Per quanto riguarda gli incidenti stradali, tener presente che:
- il trasporto di un lattante in auto deve avvenire esclusivamente sugli appositi seggiolini omologati e differenti a seconda del peso dei bambini, con il capo rivolto verso l’opposto del senso di marcia;
- mai lasciare solo un bambino in auto.
Per la prevenzione delle ustioni:
- regolare i termostati degli scaldabagni su temperature non superiori a 45-48°C;
- testare con il polso l’acqua del bagnetto;
- non tenere in braccio il bambino mentre si cucina o si trasportano cibi o liquidi bollenti;
- tenere lontane pentole contenenti liquidi bollenti soprattutto se con manici sporgenti;
- attenzione ad utilizzare il microonde per riscaldare il latte, il contenuto potrebbe essere bollente rispetto al biberon, meglio a bagnomaria.
Per prevenire i rischi di incendio:
- adozione di allarmi antincendio come i semplici rivelatori di fumo;
- avere in casa la possibilità di contenere le fiamme con estintori.
Infine, contro gli avvelenamenti:
- attenzione nella somministrazione delle medicine ai lattanti leggendo attentamente le etichette;
- allontanare i medicinali dalla vista e presa dei piccoli;
- avere a portata di mano il numero telefonico dei centri antiveleni.
In età pre-scolare, fra 1 e 4 anni, il piccolo comincia ad avvertire un certo senso dell’indipendenza dall’adulto e a voler esplorare il mondo circostante, ma ancora il senso del pericolo non è percepito.
Contro il rischio di cadute a questa età, le precauzioni già elencate per la prima infanzia, più:
- quando ci si allontana, lasciare il bambino confinato in uno spazio sicuro e controllato come il box.
Contro gli incidenti stradali: vale quanto detto per la prima infanzia, più:
- portare in auto giocattoli e libri per distrarli;
- dare sempre loro la mano quando si attraversa la strada o sui marciapiedi;
- i conducenti prima di salire in auto devono ispezionare tutt’attorno al mezzo per assicurarsi che non vi siano bambini nascosti.
Contro il rischio di ustioni, oltre a quanto già detto per i bambini fino a 1 anno:
- tenere pentole contenenti liquidi bollenti soprattutto se con manici sporgenti sui fuochi posteriori delle cucine;
- posizionare i contenitori con cibo o liquidi bollenti al centro e non ai bordi del tavolo.
Contro le fiamme, oltre alle precauzioni già dette:
- mantenere lontani dai bambini fiammiferi, accendini, bottiglie di alcool;
- insegnare loro a non giocare mai con fiammiferi ed accendini.
Contro gli avvelenamenti:
- utilizzare confezioni per tossici e medicinali a prova di bambino in modo da impedire l’apertura;
- conservare le sostanze tossiche o i medicinali nelle confezioni originali e non in scatole o bottiglie
di plastica ad uso alimentare;
- non chiamare caramelle i confetti o le capsule medicinali;
- evitare di farsi vedere mentre si assumono medicinali data la tendenza ad imitare gli adulti.
In età scolare, dai 5 ai 9 anni, i bambini sono in grado di capire le regole e le spiegazioni. Le principali precauzioni da tenere sono, a parte quelle già dette per le età precedenti:
- assicurarsi che giochino in spazi e con utensili adatti all’età;
- non posizionare mobili vicino alle finestre, potrebbero voler emulare i super eroi;
- farli giocare su tappetini di gomma per ridurre i danni da caduta su di una superficie dura;
- attenzione agli incidenti in bicicletta: far conoscere le regole della strada, far usare caschi e protezioni per ginocchi e spalle;
- in auto, preferire i sedili posteriori, possibilmente lato destro corrispondente a quello dei marciapiedi anziché della strada, su appositi rialzi sino all’altezza di 150 cm, con cinture allacciate.
- per le ustioni, non permettere ai ragazzi di utilizzare il gas.
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In prima adolescenza, intervengono grandi modifiche non solo fisiche, ma anche mentali e sociali. Si tende all’indipendenza e spesso si è senza il controllo dei genitori. Il rischio a questa età è la percezione di invincibilità e immortalità. Per la prevenzione degli incidenti stradali è importante innanzitutto essere di esempio per i ragazzi rispettando semafori e segnali stradali, insegnargli ad allacciarsi le cinture di sicurezza e usare il rialzo che è necessario fino all’altezza di 150 cm, farli
viaggiare sui sedili posteriori. Importante anche la prevenzione degli incendi spiegando il rischio di accendere fuochi, lasciare fonti di fuoco accese in luoghi chiusi come candele, bracieri, ecc, e degli avvelenamenti informando sui pericoli connessi all’uso di medicinali, droghe, vernici spray, carburanti”. Il dottor Alfaro nella sua relazione ha poi focalizzato l’attenzione dei presenti sui rischi dell’abuso di farmaci: “Se il bambino si ammala spesso, ciò non rappresenta un male, perchè deve costruirsi pian piano un corredo anticorpale che nel tempo lo difenda dalle infezioni.
Le infezioni che colpiscono i bambini creano una risposta immunitaria persistente e duratura, per cui, dopo queste fasi della vita in cui si ammalano spesso, in seguito risultano immuni e resistenti.
E’ come se l’organismo dovesse pagare un pegno all’inizio per poi costruirsi un corredo immunitario importante e necessario per il futuro. Oggi molti genitori tendono all’iper-cura, anche nella somministrazione dei farmaci. Piu’ di 7 mila bambini finiscono ogni anno al pronto soccorso negli USA a causa di medicinali per il raffreddore, la tosse e l’influenza, come anti-tussigeni, antistaminici, decongestionanti nasali, anti-vomito, anti-infiammatori. Spesso gli effetti collaterali sono stati dovuti a un impiego improprio “fai da te” da parte dei genitori, o ad errori di dose. A volte farmaci largamente usati nel passato si scopre poi che sono tossici. Per esempio, l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), raccomanda di evitare l’uso di farmaci mucolitici nei bambini al di sotto dei due anni d’eta’, in seguito ad un’analisi sui dati di farmacovigilanza, nazionali e internazionali, che ha messo in luce numerosi casi di ostruzione respiratoria importante e di aggravamento di bronchiolite acuta nei bambini trattati con i mucolitici. Il Plasil non può essere più utilizzato nei bambini sotto i 16 anni perchè nei bambini il rischio di reazioni neurologiche è più alto che negli adulti. Così come n no si può somministrare ai bambini al di sotto dei 12 anni, se hanno influenza o varicella, per il rischio di Sindrome di Reye, una gravissima infiammazione di fegato e cervello. Altre volte il problema sono i conservanti. La Food Commission europea ha preso in esame anni fa 41 farmaci destinati ai bambini al di sotto dei 3 anni d’eta’, trovando in 40 di essi additivi artificiali potenzialmente pericolosi per la salute dei piccoli. Molti degli additivi trovati erano addirittura vietati negli alimenti e nelle bevande per i bambini di quella fascia d’eta’. Pulizia nasale con soluzione fisiologica, idratazione, ventilazione della camera, umidificazione dell’aria, eliminazione del fumo dall’ambiente domestico, congruo periodo di riposo, dieta adeguata, sono rimedi più sicuri e validi di tanti farmaci. Poi c’è il problema dell’abuso di antibiotici. L’Italia è al primo posto in Europa per il consumo di antibiotici. Le malattie febbrili dei bambini per almeno l’80% sono di origine virale e quindi non necessitano di cure antibiotiche. Non esiste la ‘copertura antibiotica’, perché un antibiotico non necessario ‘rinforza’ i batteri, selezionando ceppi resistenti, che sono in rapida crescita. Un ciclo di antibiotici prescritto in maniera errata aumenta del 50 per cento il rischio di sviluppo di resistenza al farmaco! Le regole d’oro per l’assunzione degli antibiotici stabilite dagli esperti sono: non assumerli in caso di influenza o raffreddore; mai senza prescrizione medica; seguire scrupolosamente tempi e modi di assunzione indicati dal medico; non interrompere il trattamento anzitempo; non cambiare farmaco senza indicazione medica”.