Borrelli: “Il Consiglio regionale faccia chiarezza sui rapporti tra centrodestra e camorra”

 

“Chiedendo di parlare dei toni usati nella campagna referendaria da De Luca e della frase infelice su Rosi Bindi, già ampiamente chiarita, Caldoro, a nostro avviso, sfiora il ridicolo. Siamo a noi a questo punto che chiederemo al Consiglio regionale di parlare della condanna di Cosentino in primo grado e di una gestione dei rifiuti in Campania in cui diversi rappresentanti del suo centrodestra erano conniventi con la camorra, stando alla sentenza di qualche giorno fa”.

Lo ha detto il presidente del gruppo consiliare Campania libera, Psi e Davvero Verdi, Francesco Emilio Borrelli, aggiungendo: “Siamo più interessati a fare un’operazione verità sulla gestione della Regione nel quinquennio di Caldoro piuttosto che parlare delle frasi di De Luca per le quali tra l’altro si è scusato”.

“L’aula del Consiglio regionale dovrebbe essere esclusa da polemiche strumentali e inutili e affrontare invece questioni importanti come quella del rapporto tra politica e camorra scoperchiato dalle indagini della Magistratura e che ha portato alla condanna a 9 anni per un leader indiscusso del centrodestra campano” ha aggiunto precisando che “sarebbe l’occasione per cercare di fare chiarezza sulla gestione dei rifiuti nel periodo in cui Caldoro è stato presidente della Regione, sui rapporti tra alcuni Consiglieri regionali e la camorra e sulle tante inchieste che interessarono rappresentanti istituzionali in carica, a cominciare dall’allora Presidente del Consiglio regionale di quella maggioranza che fu addirittura arrestato durante il mandato”.

“Se Caldoro deve trasformare l’aula del Consiglio Regionale in un’arena allora è giusto che comincino lui e l’ex maggioranza a spiegare come hanno potuto portare la Campania a un livello così basso da cui faticosamente stiamo cercando di risalire ” ha concluso Borrelli.

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