Bufera su Peppe Tito: Vincenzo Iaccarino dovrà rivedere i suoi piani

In principio fu Peppe Tito

Peppe Tito era stato il primo dei leader  peninsulari  a credere in Vincenzo Iaccarino. Fu lui il vero promotore dell’accordo del 1° Maggio. Il patto che alle scorse elezioni portò la sezione locale del Partito Democratico a sostegno della candidatura di Iaccarino.

Da allora Tito fu sempre presente al fianco del futuro Sindaco di Piano di Sorrento.

Non pago indicò anche la cugina, Carmela Cilento, nella lista capeggiata dal dottore.

La Cilento, grazie anche al sostengo di Peppe Tito, ottenne una brillante affermazione al punto da essere nominata da subito assessore.

Nacque un vero “patto di ferro” tra Tito e Iaccarino.

La riconoscenza di Vincenzo Iaccarino

Iaccarino, alla prima utile ricambiò il favore. Divenne tra i principali sponsor della candidatura di Tito a Consigliere della Città Metropolitana.

Il 3 ottobre del 2016 così scrisse sul suo blog.

Al di là dei rapporti amicali e amministrativi, voglio evidenziare l’importanza per la Costiera di eleggere Tito nel nuovo Consiglio Metropolitano dando finalmente una rappresentanza alla Penisola Sorrentina che va al di là delle appartenenze partitiche. Per questo l’appello che rivolgo a tutti i Consiglieri di Piano di Sorrento in primis e poi a quelli degli altri Comuni è di fare quadrato sulla candidatura di Tito certi che, se come auspico sarà eletto, potremo contare su un rappresentante della nostra terra impegnato a tutelare i nostri legittimi interessi a livello napoletano. In bocca a lupo Peppe!

Alla fine Tito fu eletto e Piano di Sorrento contribuì in massa a quella elezione. Tanto che Iaccarino subito ne rivendicò con orgoglio il risultato.

L’amico e collega Peppe ha saputo cogliere quest’opportunità perché la sua lunga esperienza politica, oltre che amministrativa, ne ha fatto un personaggio conosciuto e apprezzato negli ambienti del suo partito, ma anche in molte altre amministrazioni che, per le caratteristiche del voto metropolitano, sono fondamentali ai fini dell’elezione di un candidato espressione di un piccolo Comune. Oggi su alcune tematiche consortili possiamo lavorare davvero insieme e meglio, decidendo insieme il da farsi per cui Tito potrà dimostrare tutto il proprio valore confermandoci di aver meritato la nostra fiducia. Auguri e Buon Lavoro Peppe!

Il “patto di ferro”

Quel “patto di ferro” si rinsaldava sempre di più. Quel “patto di ferro” aprì a Iaccarino le porte di Palazzo Santa Lucia.

Dapprima fu il Governatore Vincenzo De Luca in persona a ricevere nel suo ufficio di Presidenza il Primo cittadino di Piano di Sorrento. Ciò avvenne proprio grazie ai buoni auspici di Tito.

Poi gli stessi Tito Iaccarino furono invitati (unici due politici della Penisola) alla famosa conferenza dell’Hotel Ramada. Quella delle “ddoje fritture, tanto per intenderci.

Infine, sempre Tito e Iaccarino insieme, organizzarono per De Luca la kermesse pre-referendum a Villa Fondi. La serata della pioggia di milioni.

Tito e Iaccarino?

Tazza e cucchiaio  culo e camicia  che dir si voglia.

Non c’era occasione pubblica in cui i due non giungevano insieme, talvolta persino sottobraccio. Si sentivano una infinità di volte al giorno.

Il “Patto di Ferro” era ormai noto ovunque. Non a caso nello scacchiere regionale, l’Amministrazione di Piano di Sorrento veniva considerata “roba del PD”.

Addò t’a fatto ‘a stagione, ti fai pure ‘a vernata”.

Il “Patto di Ferro” stava anche alterando gli equilibri politici in Penisola sorrentina, dove sino ad ora era stato un altro Sindaco, il santanellese Piergiorgio Sagristani, a farla da padrone.

Sagristani alle elezioni di giugno era stato anche lui tra i sostenitori di Iaccarino. Diciamo, però, che era intervenuto più in un secondo momento. Quando i giochi erano già fatti.

Dopo il voto, per un po’ era rimasto ancora un punto di riferimento per il neo-eletto Primo cittadino di Piano di Sorrento, ma poi i rapporti erano iniziati a raffreddarsi.

Nella singolar tenzone  tra Peppe Tito Sagristani, Iaccarino aveva scelto il primo ed al secondo non restava che farsene una ragione.

Ora però cosa accadrà?

C’è chi è pronto a scommettere che con Peppe Tito in piena bufera, Iaccarino proverà a riavvicinarsi a Sagristani.

Conoscendo però il Sindaco di Sant’Agnello non è da escludersi che la risposta potrebbe essere: “Addò t’a fatto ‘a stagione, ti fai pure ‘a vernata”.

j.p.

 

 

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