L’obiettivo è dimezzare il transito dei bus turistici in Penisola sorrentina. La soluzione è stabilire una sorta di senso unico, in entrata ed in uscita, per i mezzi ingombranti, utilizzando la dorsale che scorre nella parte a monte per decongestionare a valle. Un dispositivo ipotizzato, ed ancora allo studio, punta a prevedere l’obbligo per i mezzi diretti a Sorrento di imboccare Via Cavone a Piano di Sorrento, il proseguimento lungo la Meta-Amalfi per raggiungere i Colli di Fontanelle e di lì procedere per Via Nastro Azzurro e Via Nastro Verde in direzione Sorrento. In uscita verso Napoli, invece, sarebbero impegnate Via degli Aranci e Corso Italia in direzione S.Agnello. In questo modo si eviterebbe la contestuale presenza di veicoli di grandi dimensioni lungo strade in cui la larghezza della carreggiata non sempre consente la compresenza di tali veicoli. E così in entrata ed in uscita da Sorrento e lungo il Corso si dovrebbe, presumibilmente, ridurre la quantità di bus. Una criticità, questa, che incide in misura significativa sulla congestione del traffico, soprattutto nei periodo in cui è più intenso il movimento turistico. Una misura finalizzata a recuperare una migliore viabilità, restituendo una maggiore vivibilità all’intero comprensorio, sempre più soffocato dal traffico che cresce anche per l’incremento dei turisti e della propensione all’uso dell’auto. Come andare avanti con il piano per i bus? I Comuni di Piano, S.Agnello e Meta hanno condiviso l’intento e fornito una disponibilità di massima. Ora devono sedersi intorno allo stesso tavolo i comandanti dei vigili urbani ed i sindaci dei quattro Comuni interessati e le cose sono destinate a complicarsi, inevitabilmente. La soluzione proposta è ottimale per Sorrento, ma come coinvolgere i mezzi in arrivo a Meta, Piano e S.Agnello? Inoltre, devono essere anche esaminate le possibili controindicazioni. Ciò nonostante c’è grande attenzione da parte di tutte le Amministrazioni sulla necessità di superare questa condizione di impasse che, alla lunga, rischia di incidere negativamente sulla qualità dell’ospitalità in costiera sorrentina.